Uscire dal sovraindebitamento: cosa si può fare grazie alla Legge

Emergenza sovraindebitamento: imprese, professionisti e privati possono affidarsi alla Legge per iniziare la procedura di esdebitazione: ecco in cosa consiste e quali sono i vantaggi

Pubblicato: 29 Luglio 2021 12:15

QuiFinanza

Redazione

QuiFinanza, il canale verticale di Italiaonline dedicato al mondo dell’economia e della finanza: il sito di riferimento e di approfondimento per risparmiatori, professionisti e PMI.

PROMO

La crisi da sovraindebitamento è una problematica che colpisce molte piccole imprese italiane, professionisti e consumatori e che si è particolarmente intensificata durante la pandemia. Secondo gli ultimi dati Istat, le aziende e, soprattutto, le famiglie, in difficoltà sono aumentate pericolosamente: molte hanno visto il proprio fatturato o reddito precipitare e tutt’oggi non riescono più a far fronte ai propri impegni economici e finanziari.

Come risolvere la crisi da indebitamento? Innanzitutto, esiste una normativa ad hoc che assicura questa possibilità: la Legge 3/2012, chiamata anche “legge antisuicidi” tutela i cittadini e consente di attivare la procedura di esdebitazione col supporto degli OCC (Organismi di Composizione della Crisi) presenti nelle Camera di Commercio e altri enti pubblici e privati accreditati. La campagna lanciata dalla Direzione Generale per il Mercato, la Concorrenza, la Tutela del Consumatore in collaborazione con Unioncamere vuole proprio sensibilizzare cittadini e imprese circa i benefici della procedura.

Cos’è la procedura di esdebitazione

La Legge n.3/2012 offre a consumatori, imprese e tutti i soggetti sovraindebitati (esclusi dalle procedure fallimentari) di ricorrere al il procedimento di esdebitazione per sanare la propria condizione. L’iniziativa è cruciale anche perché, oltre a risolvere il problema dei debiti, consente agli interessati di ripartire da zero e operare nel mercato e nella società come soggetto economicamente sano.

Possono accedere alla procedura piccoli imprenditori commerciali, imprenditori agricoli, eredi dell’imprenditore, startup, ma anche consumatori e professionisti.

Come funziona la procedura di esdebitazione: le fasi del risanamento

La Legge consente a chi è in debito di proporre ai propri creditori un piano di pagamento rateizzato che deve essere approvato dal Tribunale o un accordo in cui si propone il versamento di una certa quota di patrimonio atta a pagare il debito.

La procedura è suddivisa in diverse fasi. Parliamo, nella fattispecie, di ciò che può fare un’azienda o un professionista in difficoltà.

Innanzitutto, viene riconosciuto il problema del sovraindebitamento anche col supporto delle Camera di Commercio e associazioni dei consumatori che offrono un servizio di prima assistenza per la valutazione dei requisiti.  In seguito, occorre depositare la domanda di nomina del Gestore della Crisi all’Organismo di Composizione della Crisi (OCC) che si occupa di analizzare la situazione patrimoniale e debitoria.

A questo punto, il Gestore delle Crisi prepara e deposita l’accordo di risanamento tra debitore e creditore. Viene nominato un Giudice che fissa l’udienza e in Tribunale dove si approva il piano o l’accordo proposto.

Procedura di esdebitazione: vantaggi

Uno dei principali vantaggi offerti dalla Legge è che l’impresa o il consumatore che si trova in difficoltà a causa dei debiti, può cancellarli – in alcuni casi – integralmente o, comunque, ridurli in modo importante. Si tratta di una procedura atta a tutelare chi è in difficoltà. Le rate e tutti gli accordi di risanamento sono concordati tra le parti con l’aiuto dell’OCC, un soggetto esterno, imparziale e accreditato.

Inoltre, l’avvio della procedura può sospendere qualsiasi azione individuale esecutiva in corso o da avviare.

Alla fine della procedura si ottiene la liberazione da tutti i debiti residui nei confronti dei creditori non soddisfatti e la cancellazione del proprio nominativo dalle banche dati delle banche e altri istituti, quindi la pulizia del proprio curriculum creditizio. La procedura dura al massimo un anno e non comporta costi onerosi: bisogna sostenere un contributo in Tribunale e il compenso per l’OCC (previsti nel decreto ministeriale n. 202 del 2014).

Il procedimento quindi si configura come una sorta di via d’uscita per consumatori, famiglie,  professionisti e piccole imprese eccessivamente indebitati.

Procedura di esdebitazione: a chi rivolgersi

Per iniziare la procedura è fondamentale affidarsi solo agli OCC ufficialmente riconosciuti dal Ministero della giustizia.

Per ulteriori informazioni sul procedimento di gestione delle crisi da Sovraindebitamento e per un servizio di prima assistenza è rivolgersi direttamente alle Camere di Commercio della propria circoscrizione o alle Associazioni dei consumatori.

In collaborazione con Unioncamere

© Italiaonline S.p.A. 2024Direzione e coordinamento di Libero Acquisition S.á r.l.P. IVA 03970540963