Da quando il Governo ha avviato la campagna vaccinale in Italia, sui social e nelle chat Whatsapp e Telegram hanno fatto il giro tutta una serie di fake news quasi sempre prontamente smentite. E la disinformazione non ha risparmiato nemmeno i bambini: una volta approvato il vaccino dai 5 agli 11 anni, infatti, circolano in rete sempre più notizie fasulle e studi scientifici inesistenti che rischiano di minare il lavoro fatto fino ad ora dalle autorità sanitaria.
Vaccino ai bambini, tra disinformazione e fake news
Tra le informazioni più pericolose, ci sono quelle che consigliano la somministrazioni di farmaci o antibiotici (prima o dopo la somministrazione del vaccino ai bambini) senza la consultazione di un medico. Ma esiste un modo per “preparare” i più piccoli al vaccino?
Considerando il numero sempre più crescente di contagi, dovuti anche e soprattutto alla diffusione della variante Omicron, il vaccino anti Covid rimane ad oggi l’unica arma efficiente contro il virus, anche per i bambini.
Dopo l’ok da parte delle autorità sanitarie e l’approvazione del Governo, la vaccinazione in Italia è stata aperta anche ai bambini dai 5 agli undici anni. Vi abbiamo spiegato già in un precedente articolo qual è il dosaggio somministrato ai minori e quali potrebbero essere gli effetti collaterali, di seguito invece proveremo a fare il punto su cosa è consigliato fare e cosa invece bisogna evitare assolutamente.
Come preparare i bambini al vaccino
Prima di tutto, diffidate dai consigli dei “non esperti”. Qualora il vostro bambino o la vostra bambina dovessero soffrire di particolari disturbi o allergie consultate il pediatra o lo specialista che vi segue. Qualsiasi sia il vostro dubbio, quindi, rivolgetevi sempre ai professionisti. Chiarito tutto con il medico, prenotate l’appuntamento per la prima dose.
Prima della somministrazione del vaccino evitate qualsiasi tipo di antibiotico o medicina, se non è il dottore a prescriverlo. Continua a circolare infatti la notizia falsa che prendendo una tachipirina prima del vaccino si è in grado di ridurre i rischi e gli effetti collaterali, non è così.
Gli antiinfiammatori sono generalmente usati per allievare il dolore, ridurre le infiammazioni e far scendere la temperatura corporea ma, anche in questo caso, dopo aver ricevuto il vaccino, prima di dare al bambino o la bambina qualche farmaco, è necessario sentire il proprio medico (anche nel caso di insorgenza di effetti collaterali).
Una sana e corretta alimentazione, delle ore di sonno adeguate e un organismo riposato e non compromesso, infine, possono solamente far bene ai più piccoli. In questo modo il corpo sarà meno debilitato, il che potrebbe aiutare. Febbre, dolori muscolari e disturbi conseguenti alla somministrazione durano in genere dai due ai quattro giorni. Contattate il pediatra se persistono.
Vaccino ai bambini: tutte le fake news smentite dal Governo
Onde evitare la circolazione di informazioni false, cui portata potrebbe addirittura compromettere l’andamento della campagna vaccinale (abbiamo visto con gli influncer no vax, cosa l’ignoranza è in grado di innescare), l’Istituto Superiore di Sanità ha dedicato un’intera pagina del proprio sito alla smentita delle fake news.
Prima di tutto, si legge a chiare lettere a inizio pagina: non è vero che i bambini non si ammalano di Covid e se si ammalano non muoiono. Non sempre infatti manifestano sintomi lievi e hanno bassa capacità di trasmettere il virus. Che sia inutile vaccinarli, quindi, è una grande bufala.
Come viene spiegato, infatti: “dall’inizio dell’epidemia nella fascia 6-11 anni ci sono stati oltre 263mila casi, 1453 ricoveri in reparti ordinari, 36 ricoveri in Terapia Intensiva e 9 decessi (dati all’1/12/2021). Nelle ultime settimane il numero di contagi in questa fascia di età è nettamente in crescita”.
Anche se in misura minore rispetto all’adulto, nell’età infantile “l’infezione da Sars-CoV-2 può comportare dei rischi per la salute, tanto è vero che circa 6 bambini su 1.000 vengono ricoverati in ospedale e circa 1 su 7.000 in terapia intensiva“. Inoltre anche nei casi nei quali l’infezione decorre in maniera quasi completamente asintomatica, non è possibile escludere la comparsa di complicazioni quali la sindrome infiammatoria multisistemica (una malattia rara ma grave che colpisce contemporaneamente molti organi), e quello che viene definito “long Covid”, e cioè la comparsa di effetti indesiderati a distanza di tempo.
Falso anche che il vaccino espone i bambini a rischi e effetti avversi che senza vaccino non avrebbero. L’Ema, l’agenzia regolatoria europea sui medicinali, ha concluso che il rapporto tra benefici e rischi è positivo anche per la fascia d’età 5-11 anni. E non esistono studi che hanno dimostrato una correlazione tra il vaccino e possibili problemi cardiaci o del sangue.
Infine, una fake news diffusissima è quella dei vaccini che indeboliscono il sistema immunitario ancora non sviluppato dei bambini: non è vero, perché il sistema immunitario dei bambini è ‘programmato’ per reagire a possibili pericoli già dalla nascita. Il vaccino anti Covid, così come gli altri, ‘insegna’ al sistema immunitario a riconoscere l’agente infettivo prima dell’effettiva esposizione, contribuendo così a rafforzarlo.
Perché è importante vaccinare i bambini
Nei bambini il vaccino si è mostrato efficace nel ridurre di circa il 91% il rischio di infezione. Questo vuol dire che, anche nei casi in cui si rischia di contrarre il virus, le probabilità di peggioramento o di ospedalizzazione si abbassano vertiginosamente in un bambino vaccinato.
Nel beneficio di una vaccinazione, afferma inoltre l’ISS, “si deve inoltre considerare non soltanto la protezione dalla malattia, ma anche la possibilità di frequentare con una maggiore sicurezza la scuola e condurre una vita sociale connotata da elementi ricreativi ed educativi che sono particolarmente importanti per lo sviluppo psichico e della personalità in questa fascia di età”.
Nei bambini risultati positivi al Covid (e non vaccinati) non è possibile escludere la comparsa di complicazioni quali la sindrome infiammatoria multisistemica (una malattia rara ma grave che colpisce contemporaneamente molti organi), e quello che viene definito “long Covid”, e cioè la comparsa di effetti indesiderati a distanza di tempo.
Il vaccino pediatrico, infine, ha superato tutti gli iter per essere considerato efficace e sicuro (con benefici che superano di gran lunga i rischi). Come stabilito dall’Ema – l’Agenzia Europea del Farmaco – ai più piccoli viene somministrato il vaccino Pfizer-Biontech, che ha lo stesso principio attivo di quello per gli adulti (vaccino a mRna). Nel caso dei bambini, però la dose è di circa un terzo rispetto agli altri.