Richiamate cozze per la presenza di escherichia coli, i lotti e i rischi

Il ministero della Salute ha richiamato un lotto di cozze a marchio Mitili Olbia per la riscontrata presenza di escherichia coli oltre i limiti di legge: il lotto è B5/10/12/24

Pubblicato: 16 Dicembre 2024 21:04

Riccardo Castrichini

Giornalista

Nato a Latina nel 1991, è laureato in Economia e Marketing e ha un Master in Radio, Tv e Web Content. Ha collaborato con molte redazioni e radio.

L’avvicinarsi del Natale e dei cenoni con amici e familiari impone al ministero della Salute un lavoro maggiore e più attento in merito al controllo dei prodotti alimentari che vengono venduti nei supermercati italiani. Proprio in virtù di questo, il dicastero ha pubblicato in data 16 dicembre 2024 un nuovo avviso di richiamo dal mercato che interessa un lotto di mitili o cozze (Mytilus galloprovincialis) che vengono commercializzate con il marchio Mitili Olbia. Così come si apprende dal suddetto avviso, all’interno dell’alimento è stata riscontrata la presenza di escherichia coli oltre i limiti di legge, il che rappresenta un rischio per la salute dei consumatori. Per riconoscere il prodotto ed evitare di consumarlo si possono seguire una serie di indicazioni fornite sempre dal ministero della Salute.

Richiamate cozze per escherichia coli, il lotto

Le cozze (Mytilus galloprovincialis) richiamate dal ministero della Salute sono vendute nei supermercati italiani con il marchio Mitili Olbia. Questo è il primo elemento di riconoscibilità del prodotto oggetto dell’avviso, con l’attività di indagine che deve poi passare ad altri elementi, quali il lotto e la data di confezionamento. Nel primo caso, il prodotto richiamato corrisponde al seriale B5/10/12/24, mentre nel secondo caso la data è il 10 dicembre 2024. E ancora, le cozze richiamate vengono vendute in retine dal peso di 2 kg l’una.

Lo stabilimento di produzione delle cozze

C’è un ulteriore elemento di riscontro che viene fornito nell’avviso del ministero della Salute ai cittadini: lo stabilimento di produzione. Più nel dettaglio, le cozze richiamate sono state prodotte per Mitili Olbia Società Cooperativa dall’azienda Arsellatori e Mitilicoltori Olbiesi Snc. Il sito di lavorazione si trova in località Sa Marinedda snc, a Olbia, in provincia di Sassari. Il marchio di identificazione corrisponde a UE IT E5N7U.

I rischi delle cozze richiamate

Chi in seguito a un controllo dovesse rendersi conto di essere in possesso delle cozze richiamate dal mercato deve, come prima cosa, evitare di consumarle. I riscontrati livelli di escherichia coli oltre i limiti nell’alimento, infatti, potrebbero comportare dei rischi per la salute. I sintomi dell’infezione intestinale in questo caso sono dolore addominale, diarrea (anche sanguinolenta), nausea, vomito e febbre. La durata degli stessi è di circa 1 settimana.

Come ottenere il cambio o il rimborso

I consumatori e le consumatrici in possesso delle cozze richiamate possono anche provvedere a chiedere il rimborso della merce contaminata acquistata o il cambio. In entrambi i casi sarà necessario recarsi al punto vendita d’acquisto ed esporre la propria situazione al centro cassa del negozio avendo cura di mostrare anche la regolare fattura o scontrino.

Richiami alimentari a portata di app

Le decisioni prese dal ministero della Salute in merito ai richiami alimentari hanno la loro massima utilità se le stesse riescono a raggiungere quanti più consumatori nel minor tempo possibile. Per migliorare la propria comunicazione, il dicastero ha sviluppato un’app che, grazie a un semplice sistema di notifiche istantanee, consente ai consumatori di ricevere in tempo reale tutti gli avvisi pubblicati.

L’applicazione si chiama Richiami Prodotti Italia ed è disponibile sia negli store dei dispositivi Android che in quelli iOS.

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