Multe per i no vax del Covid-19 verso un nuovo rinvio, mancano 100 milioni per cancellarle

Il governo non trova i fondi per cancellare le multe non pagate dai no vax nel 2021: probabile un nuovo rinvio

Pubblicato: 18 Novembre 2024 12:34Aggiornato: 18 novembre 2024 12:35

Matteo Runchi

Editor esperto di economia e attualità

Redattore esperto di tecnologia e esteri, scrive di attualità, cronaca ed economia

Torna il problema delle multe non pagate dai no-vax nel 2021. Quando il governo Draghi impose l’obbligo vaccinale per le persone con più di 50 anni, per affrontare la variante Omicron del Coronavirus che stava mettendo in crisi gli ospedali, l’esecutivo impose anche una multa per tutti coloro che non rispettavano la nuova legge.

Milioni di persone però non pagarono la sanzione, che fu comunque iscritta a bilancio come un’entrata tra i 100 e i 150 milioni di euro. L’esecutivo tecnico cadde pochi mesi dopo e da allora il governo Meloni non ha mai riscosso queste multe. Per cancellarle bisognerebbe però stanziare i fondi che lo Stato aveva previsto di incassare e, almeno per questa manovra finanziaria, non sembra possibile. Si va verso un altro rinvio annuale, il terzo.

Multe ai no-vax verso un altro rinvio

Nella discussione sulla Manovra finanziaria 2025 in Parlamento è emerso un problema inatteso per il Governo, quello delle multe ai no-vax del Covid-19. Erano state emanate nel 2021 ma, in moltissimi casi, non sono mai state pagate dalle persone che le hanno ricevute. Lo Stato le ha però ancora a bilancio come entrata.

Questo significa che per cancellarle definitivamente è necessario un intervento proprio sul bilancio, che andrebbe quindi inserito nella Manovra finanziaria. I fondi da dedicare a questa misura variano a seconda delle stime, ma sarebbero tra i 100 e i 150 milioni di euro. Soldi che il Governo non sembra però intenzionato a stanziare, date anche le difficoltà nel reperire disponibilità di bilancio per il 2025.

Di conseguenza l’esecutivo potrebbe evitare per un altro anno di discutere della questione. Le multe sono infatti in sospeso dal 2021 e il governo guidato da Giorgia Meloni ne ha sempre rimandato la cancellazione o il pagamento. Si prospetta una soluzione simile anche per quest’anno, con la discussione rimandata alla fine del 2025.

Da dove vengono le multe ai no-vax

La questione delle multe ai no-vax nasce nel 2021. Il governo, allora guidato da Mario Draghi, deve affrontare l’insorgere della variante Omicron del Coronavirus, che sta portando a un aumento molto rapido di casi di Covid-19. Nonostante la malattia causata da questa varietà del virus sia meno grave di quella delle prime ondate, Omicron risulta molto più contagiosa.

L’Italia ha già avviato la sua campagna vaccinale ma gli ospedali stanno registrando nuovamente un picco di accessi che sta mandando in crisi le terapie intensive. I dati rivelano che sono soprattutto le persone a rischio e non vaccinate a finire in reparto e quindi l’esecutivo decide di agire in maniera più incisiva per aumentare la diffusione dei vaccini in queste categorie e arrivare il prima possibile all’immunità di gregge.

Viene così approvata una legge sull’obbligo vaccinale per il Covid-19 che riguarda le persone con più di 50 anni. Chi non lo rispetta deve pagare una sanzione. Nei mesi successivi le multe vengono effettivamente consegnate a chi si rifiuta di seguire l’obbligo, ma nel frattempo il governo Draghi cade e la coalizione di centrodestra vince le elezioni del 2022. Da allora non c’è più stato un vero sforzo per far pagare queste sanzioni, ma nemmeno uno stanziamento di fondi per cancellarle.

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