Biscotti per bambini e salumi ritirati dai supermercati prima di Natale: i lotti segnalati

Salumi e biscotti per bambini ritirati dai supermercati prima di Natale: i lotti ritirati dal Ministero della Salute e cosa fare in caso di acquisto

Pubblicato: 24 Dicembre 2024 21:00

Federica Petrucci

Editor esperta di economia e attualità

Laureata in Scienze Politiche presso l'Università di Palermo e Consulente del Lavoro abilitato.

Il Ministero della Salute, in data 23 dicembre 2024, proprio prima di Natale, ha segnalato il ritiro dai supermercati di diversi lotti di biscotti per bambini e salumi, a causa di contaminazioni microbiologiche e chimiche che potrebbero comportare rischi per la salute.

Di seguito, quali sono i prodotti ritirati e cosa fare in caso di acquisto.

Salumi Marzari ritirati dal supermercato per pericolo microbiologico

Un primo richiamo riguarda i salumi a marchio Salumi Marzari, nello specifico i prodotti “Diavoletti”, “Angioletti”, “Bastoncino Vastese” e le salsicce secche, tutti con una data di scadenza fissata a sei mesi dalla produzione. Il lotto segnalato è il 48-2024, prodotto il 25 novembre 2024, con scadenza a maggio 2025. Il motivo di questa segnalazione è un rischio microbiologico dovuto alla presenza del batterio Listeria monocytogenes, noto per causare infezioni alimentari, che può risultare particolarmente pericoloso per le persone con un sistema immunitario compromesso, per le donne in gravidanza e per gli anziani.

I consumatori che hanno acquistato questi prodotti sono invitati a non consumarli e a restituirli al punto vendita per il rimborso. Si tratta di una precauzione che, soprattutto in questo periodo dell’anno, mira a prevenire qualsiasi possibile rischio legato all’alimentazione, un aspetto fondamentale per la sicurezza della salute pubblica.

Biscotti per l’infanzia al farro Coop ritirati per rischio chimico

Un altro prodotto ritirato riguarda i biscotti per l’infanzia al farro senza latte e senza uova, venduti sotto il marchio COOP. Questo prodotto, confezionato in una scatola da 170 grammi e con lotto di produzione 4224, ha come data di scadenza il 21 gennaio 2025. Il motivo di questo richiamo è un rischio chimico legato dalla presenza di piombo oltre i limiti consentiti dal regolamento europeo 2023/915/CE. Il piombo è un metallo pesante che può essere nocivo, specialmente per i bambini, e un’esposizione prolungata a livelli elevati può causare gravi danni al sistema nervoso. Il richiamo è stato pubblicato il 23 dicembre 2024, con l’invito a non consumare il prodotto e a restituirlo al punto vendita.

Cosa fare in caso di acquisto

Nel caso in cui abbiate acquistato uno dei prodotti richiamati, la prima cosa da fare è non consumarli. È fondamentale restituirli al punto vendita, poiché i supermercati sono obbligati a ritirare il prodotto e a rimborsare il prezzo pagato, in quanto operatori del settore alimentare (OSA).

In aggiunta al ritiro, qualora il prodotto fosse già stato venduto al consumatore, l’OSA deve provvedere al richiamo cioè deve informare i consumatori sui prodotti a rischio, anche mediante cartellonistica da apporre nei punti vendita.

Generalmente è possibile restituire un prodotto anche in un punto vendita diverso da quello in cui è stato effettuato l’acquisto purché i negozi appartengano alla stessa catena. Tuttavia, le politiche di reso possono variare a seconda del brand e del tipo di prodotto commercializzato. Quindi è sempre consigliato verificare le condizioni di reso specifiche, anche perché potrebbero esserci altri vincoli, come la necessità di presentare lo scontrino originale.

In alternativa, è possibile contattare il servizio clienti del marchio coinvolto per ottenere ulteriori chiarimenti.

I richiami alimentari, purtroppo, sono una realtà che accompagna il consumo quotidiano, ma con la giusta attenzione e tempestività nell’agire, è possibile ridurre significativamente il rischio di incorrere in problemi di salute legati all’alimentazione.

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