I sondaggi politici mostrano come Fratelli d’Italia sia inarrestabile: nonostante polemiche e inciampi, il partito della premier Giorgia Meloni guadagna il +0,5% andando al 30,4%.
Guadagna anche il Partito Democratico di Elly Schlein (+0,2%) andando al 21,7%. Il Movimento 5 Stelle di Giuseppe Conte perde qualche decimale (-0,2%) calando al 12,4%.
Indice
Chi sale e chi scende nei sondaggi politici
Di seguito la Supermedia Youtrend per Agi dei sondaggi sulle intenzioni di voto (e variazione rispetto al 6 novembre):
- Fratelli d’Italia 30,4% – (+0,5%);
- Partito Democratico – 21,7% (+0,2%);
- Movimento 5 Stelle – 12,4% (-0,2%);
- Forza Italia – 9,1% (=);
- Lega – 8,2% (=);
- Alleanza Verdi e Sinistra – 6,4% (+0,1%);
- Azione – 3,3% (-0,2%);
- Italia Viva – 2,6% (+0,2%);
- +Europa – 1,6% (-0,1%);
- Noi Moderati – 1,2% (+0,1%).*
* Non rilevato da Tecnè.
La Supermedia Youtrend/Agi è una ponderazione dei sondaggi elettorali. I sondaggi considerati sono stati realizzati dal 6 al 19 novembre e la media è stata effettuata il 20 novembre. I sondaggi considerati sono stati realizzati da Emg (data di pubblicazione 14 ottobre), Eumetra (13 novembre), Noto (18 novembre), Only Numbers (11 novembre), Swg (10 e 17 novembre) e Tecnè (7 novembre). La nota metodologica dettagliata di ciascun sondaggio considerato è disponibile sul sito ufficiale sondaggipoliticoelettorali.it.
Si ricordano i principali eventi che hanno tenuto banco nel dibattito politico delle ultime due settimane: la polemica sul consigliere del Quirinale, Francesco Saverio Garofani, che durante una cena avrebbe auspicato un “provvidenziale scossone” contro il Governo Meloni; il nuovo stop della Corte dei Conti al ponte sullo Stretto; la polemica Salvini-Crosetto sull’invio delle armi all’Ucraina; l’ipotesi di condono edilizio in Manovra; la polemica Meloni-Landini sugli scioperi sempre di venerdì; la pentastellata Susanna Ceccardi che ha accostato il ministro Giuseppe Valditara, per atteggiamento, agli uomini che uccidono le donne; il dibattito sull’educazione sessuale a scuola e Valditara che ha accusato le opposizioni di strumentalizzare i femminicidi; l’inchiesta di Report sul Garante della privacy; la barca di Roberto Fico.
La situazione delle coalizioni è la seguente:
- centro-destra – 48,9%,
- centro-sinistra – 29,7%;
- Movimento 5 Stelle – 12,4%;
- Terzo Polo – 5,8%;
- altri – 3,2%.
La situazione alle elezioni europee dell’8 e del 9 giugno 2024:
- centro-destra – 46,4%;
- centro-sinistra – 32,1%;
- Movimento 5 Stelle – 9,8%;
- Terzo Polo – 7,1%;
- altri – 4,7%.
Alle elezioni politiche del 25 settembre 2022:
- centro-destra – 43,8%;
- centro-sinistra – 26,1%;
- Movimento 5 Stelle – 15,4%;
- Terzo Polo – 7,8%;
- altri – 6,9%.
Chi resterebbe fuori dal Parlamento
Il Rosatellum introduce un muro insormontabile per i piccoli partiti che non superano la soglia di sbarramento del 3%. Se oggi si andasse a votare resterebbero fuori dal Parlamento:
- Italia Viva di Matteo Renzi (2,6%);
- +Europa di Riccardo Magi (1,6%);
- Noi Moderati di Maurizio Lupi (1,2%).
Fuori dal Parlamento anche tutti i piccoli partiti inclusi nella voce “altri”: Partito Liberaldemocratico, Democrazia Sovrana Popolare, Partito della Rifondazione Comunista, Movimento Drin Drin e Potere al Popolo, fra gli altri. Purché, come detto, dovessero rifiutare di correre in una coalizione.
Astensionismo e indecisione
L’astensionismo in Italia la fa sempre da padrone: il sondaggio Ipsos del 30 ottobre stima che il 42% degli aventi diritto al voto sono astenuti o indecisi, oppure voterebbero scheda bianca o nulla. Tolto il non-voto, è questo il quadro relativo alle preferenze degli elettori italiani:
- Astenuti/indecisi/schede bianche o nulle – 42%;
- Fratelli d’Italia – 18,2%;
- Partito Democratico – 13%;
- Movimento 5 Stelle – 7,4%;
- Forza Italia – 5,4%;
- Lega – 4,9%;
- Alleanza Verdi e Sinistra – 3,8%;
- Azione – 2%;
- Italia Viva – 1,6%;
- +Europa – 1%;
- Noi Moderati – 0,7%.
Sondaggi elezioni regionali
Milioni di italiani sono chiamati a votare per le elezioni regionali indette per il rinnovo dei consigli regionali e per l’elezione del presidente di Regione.
Nei mesi scorsi si è già votato in Valle d’Aosta, nelle Marche, in Calabria e in Toscana. I prossimi appuntamenti elettorali sono fissati per il 23 e 24 novembre in:
- Campania con la sfida fra Roberto Fico (centro-sinistra) ed Edmondo Cirielli (centro-destra);
- Puglia con la sfida fra Antonio Decaro (centro-sinistra) e Luigi Lobuono (centro-destra);
- Veneto con la sfida fra Giovanni Manildo (centro-sinistra) e Alberto Stefani (centro-destra).
Per approfondire si rimanda al nostro speciale sui sondaggi sulle elezioni regionali in Campania, Puglia e Veneto.