Il sindaco di Ascoli Piceno Marco Fioravanti è il più amato d’Italia secondo la classifica stilata da Noto Sondaggi e commissionata dal Sole 24 Ore. È la prima volta che un primo cittadino di Fratelli d’Italia domina questa lista – nonostante il calo di popolarità rispetto al momento dell’elezione.
Quasi tutte le altre posizioni di testa sono occupate però da sindaci di centrosinistra, anche se, esattamente come Fioravanti, il consenso di tutti è calato rispetto alle elezioni.
Tra le grandi città si distingue per un buon risultato Beppe Sala a Milano, mentre il peggiore è Roberto Gualtieri a Roma.
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I sindaci più amati d’Italia
Vittoria di misura, per il centrodestra, nella classifica dei sindaci più amati d’Italia. Sfruttando il clamoroso risultato con cui ha vinto le elezioni (73,9% al primo turno), il sindaco di Ascoli Piceno Marco Fioravanti, di Fratelli d’Italia, si guadagna il primo posto.
Seguono però quattro sindaci di centrosinistra, ma nella top 10 la coalizione di governo vince per 5 a 4. A rompere il pareggio la presenza di Paolo Calcinaro, sindaco di Fermo, candidato civico.
La top 5 recita:
- Marco Fioravanti, Ascoli Piceno, centrodestra, 70% di consenso;
- Michele Guerra, Parma, centrosinistra, 65% di consenso;
- Vito Leccese, Bari, centrosinistra, 61% di consenso;
- Gaetano Manfredi, Napoli, centrosinistra, 60% di consenso;
- Mattia Palazzi, Mantova, centrosinistra, 60% di consenso.
Tra i sindaci delle grandi città da segnalare il miglioramento di Beppe Sala, primo cittadino di Milano, 14esimo con il 59% di consenso.
La prima donna in classifica è Valeria Cittadin, sindaca di Rovigo, sostenuta dal centrodestra, anche lei con il 59% dei consensi.
I sindaci più odiati d’Italia
Molti i sindaci di centrosinistra tra i meno amati d’Italia. Degli ultimi 10, ben 6 sono sostenuti dai partiti progressisti, 2 sono civici e solo 2 apertamente di centrodestra. La coalizione di Governo è però all’ultimo posto, con il sindaco di Palermo Roberto Lagalla.
La classifica dei 5 sindaci meno apprezzati d’Italia, dal quintultimo all’ultimo, include:
- Giuseppe Marchionna, Brindisi, centrodestra, 46% di consenso;
- Francesco Italia, Siracusa, civico, 45% di consenso;
- Laura Nargi, Avellino, civico, 42% di consenso;
- Giacomo Tranchida, Trapani, centrosinistra, 40% di consenso;
- Roberto Lagalla, Palermo, centrodestra, 39% di consenso.
Tra i sindaci delle grandi città, il peggiore è Roberto Gualtieri, primo cittadino di Roma, a otto posizioni dal fondo della classifica, con il 47% dei consensi.
I numeri dei sindaci italiani
Nonostante la classifica rilevi un distacco molto significativo tra i consensi del sindaco più amato (il 70% di Fioravanti) e quelli del sindaco meno amato, (il 39% di Lagalla), i distacchi al centro della classifica si riducono fortemente.
Tutti i primi cittadini tra l’11esimo posto, occupato da Jamil Sadegholvaad di Rimini, e il primo fuori dalla “flop 10”, Giorgio Abonante di Alessandria, hanno consensi tra il 59% e il 49%.
Il primo cittadino della città romagnola è anche quello che ha rafforzato maggiormente la propria reputazione dalle ultime elezioni, aumentando i suoi consensi del 7,7%.
Aumenta, inoltre, anche il numero di sindaci che supera il 50% dei consensi. Il dato passa dal 77,5% del 2024 all’85,5% del 2025, con 83 sindaci su 97 totali considerati nella classifica hanno l’approvazione di almeno la metà dei loro cittadini.
Sono esclusi dalla graduatoria gli ultimi sindaci eletti nelle più recenti tornate di amministrative, vale a dire quelli di Bolzano, Genova, Matera, Nuoro, Pordenone, Ravenna, Taranto e Trento, oltre a quello di Caserta, comune sciolto, e alla sindaca di Prato, che si è recentemente dimessa.