Donald Trump ha concluso la sua campagna elettorale con un evento in tarda serata a Grand Rapids, Michigan, una tappa simbolica per le sue campagne presidenziali. Già nel 2016 e nel 2020, Trump aveva scelto questa città come ultima fermata, segnando il Michigan come uno dei principali obiettivi nella sua corsa alla Casa Bianca.
Questa volta, accompagnato dal senatore dell’Ohio JD Vance, ha fatto del tema economico e industriale il fulcro del suo discorso, cercando di raccogliere il sostegno di una base elettorale chiave in uno stato dove si gioca un’importante battaglia elettorale.
Il messaggio di Trump: votare in ogni modo possibile
Mentre Grand Rapids si preparava ad accogliere Donald Trump per il suo ultimo comizio pre-elettorale, i sostenitori hanno avuto modo di seguire un video in cui l’ex presidente ha ribadito il suo invito a votare prima possibile, anche tramite posta. In un tono diretto e risoluto, Trump ha enfatizzato l’importanza di ogni singolo voto, presentandolo come un passo necessario in un momento delicato per il Paese.
Nel video, però, non sono mancati i riferimenti alla questione della trasparenza elettorale, un tema su cui Trump torna spesso. Ha invitato i suoi sostenitori a mantenere alta l’attenzione, con un’esortazione a “tenere gli occhi aperti” per eventuali anomalie.
L’appello di Trump alla vigilanza rimane, dunque, uno dei pilastri della sua campagna: un invito ai sostenitori a partecipare attivamente e con attenzione, rafforzando il senso di appartenenza e impegno che lo ha accompagnato in questa corsa elettorale.
Il sostegno della comunità arabo-americana e musulmana
A Grand Rapids, l’evento di chiusura della campagna di Donald Trump ha visto interventi di spicco di due sindaci musulmani della zona di Detroit: Amer Ghalib di Hamtramck e Bill Bazzi di Dearborn Heights. Entrambi democratici, hanno dichiarato il loro appoggio a Trump, esortando i cittadini arabi e musulmani a fare sentire il proprio voto in questo swing state cruciale. “Il vostro voto deciderà il futuro dell’America”, ha affermato Ghalib.
Con una parte della comunità arabo-americana del Michigan in disaccordo con l’amministrazione Biden-Harris, in particolare per la gestione della crisi israelo-palestinese, Trump ha puntato su questo malcontento per rafforzare la sua base. Bazzi, pur consapevole delle possibili ripercussioni locali, ha espresso il suo sostegno per evitare, come ha detto, che “vincano dei guerrafondai”.
Un finale di campagna tra toni accesi e promesse economiche
Nella stessa serata, Trump ha parlato alla folla di sostenitori riuniti a Pittsburgh, mantenendo il consueto stile diretto. Ha ribadito le differenze con Kamala Harris, evidenziando il proprio programma come la chiave per un’economia più forte e strade più sicure.
Il contrasto tra i due eventi non potrebbe essere più marcato: Trump ha parlato per un’ora e 45 minuti, coinvolgendo nomi come Megyn Kelly e Roberto Clemente Jr., mentre Harris nel suo comizio è stata affiancata da figure del mondo dello spettacolo come Oprah e Lady Gaga.
Retorica forte e appelli alla sicurezza
Trump ha nuovamente toccato temi cari ai suoi sostenitori, promettendo di “liberare” il paese da un presunto stato di “occupazione.” I suoi discorsi sul controllo dell’immigrazione e la pena di morte per chi uccide cittadini statunitensi hanno suscitato applausi e cori patriottici, riflettendo una linea dura che ha segnato l’intera campagna. Nell’ultimo comizio, Trump ha evocato la sua esperienza nelle precedenti campagne, dichiarando che questa sarà la sua ultima corsa alla Casa Bianca, un momento che i suoi sostenitori sembrano voler celebrare con entusiasmo.
Una retorica orientata al sostegno dell’industria americana
Nel discorso, Trump ha puntato sull’impegno a difendere i lavoratori e il comparto industriale degli Stati Uniti. Il suo intervento in Michigan ha ribadito una narrazione in cui l’industria automobilistica americana deve essere tutelata rispetto a potenziali concorrenze estere, un messaggio che risuona in uno Stato dal forte passato industriale.
Anche a poche ore dall’apertura delle urne, il tono deciso di Trump è rimasto fedele a una campagna in cui l’economia e il lavoro hanno occupato un posto centrale, un tema chiave per l’elettorato.