I talebani per la Russia non sono più terroristi: perché sono stati rimossi dalla black list

La Russia ha anche invitato i rappresentanti dei talebani al suo Forum economico internazionale di San Pietroburgo

Pubblicato: 29 Maggio 2024 09:34

Giorgio Pirani

Giornalista economico-culturale

Giornalista professionista esperto di tematiche di attualità, cultura ed economia. Collabora con diverse testate giornalistiche a livello nazionale.

A tre anni e mezzo dal loro ritorno al potere in Afghanistan, i talebani non sono più considerati un’organizzazione terroristica. dal governo russo. L’annuncio è stato fatto dal ministro degli Esteri russo, Sergei Lavrov, seguendo la decisione del Kazakistan.

I talebani erano stati inseriti nella lista delle organizzazioni terroristiche in Russia nel 2003, pur avendo periodicamente contatti informali con il movimento; tanto che Mosca aveva già accolto i loro emissari sul suo territorio in più occasioni.

Perchè la Russia ha tolto i terroristi

La mossa potrebbe dare un ulteriore impulso alla diplomazia tra Russia e Afghanistan, ma non rappresenta un riconoscimento ufficiale del governo talebano, salito al potere nel 2021 dopo aver spodestato l’esecutivo sostenuto dagli Stati Uniti.

Da quando sono tornati al potere, i talebani hanno ricevuto un’attenzione piuttosto conciliante da Mosca, in cambio della promessa di non permettere alle organizzazioni più radicali di stabilirsi nella zona. Il capo dei servizi di sicurezza russi, Alexander Bortnikov, si è anche detto recentemente certo che “i talebani riusciranno a mettere ordine in casa loro, se attori esterni non glielo impediranno”. 

Le autorità russe sono preoccupate soprattutto per la sicurezza delle ex repubbliche sovietiche dell’Asia centrale confinanti con l’Afghanistan e per l’emergere di nuovi gruppi jihadisti ispirati dai talebani o da essi sostenuti. Il Cremlino vuole anche evitare un afflusso di rifugiati e l’esplosione del narcotraffico di oppio ed eroina.

In passato, la Russia era stata accusata dall’Occidente di sostenere i talebani e di cercare di destabilizzare l’amministrazione afghana filo-americana dell’epoca. Nel 2018, il capo delle forze armate statunitensi in Afghanistan aveva accusato Mosca di fornire armi ai talebani, un’accusa categoricamente smentita dalla Russia.

La Russia non è l’unica potenza che sta facendo affari con i talebani: anche la Cina recentemente ha iniziato a stringere rapporti con l’Afghanistan, facendo nascere così una nuova Via della Seta che sta portando ingenti investimenti nel paese governato dia talebani.

La loro presenza al Forum economico

I rapporti tra Russia e talebani sono così concilianti che la Russia ha invitato i rappresentanti dei talebani a partecipare al Forum economico di San Pietroburgo, il principale incontro nel mondo dell’economia e del business russo, che si terrà all’inizio di giugno.

Un tempo, questo evento rappresentava il punto culminante delle relazioni economiche della Russia con l’Occidente, ospitando amministratori delegati e banchieri occidentali provenienti da Londra e New York. Tuttavia, a causa della guerra in Ucraina, l’evento ha subito cambiamenti significativi. Gli investitori occidentali sono stati sostituiti da aziende provenienti da Cina, India, Africa e Medio Oriente. I leader afghani sono tradizionalmente interessati all’acquisto di prodotti petroliferi.

Mosca ha una storia complessa con l’Afghanistan: l’Unione Sovietica ha combattuto una guerra decennale contro i guerriglieri mujāhidīn negli anni Ottanta, nel tentativo di sostenere un governo alleato del Cremlino. Nel 2003, la Russia aveva formalmente etichettato i talebani come organizzazione terroristica, pur avendo avuto periodici contatti informali con il movimento. Ora, la Russia è pronta a fare un passo indietro per ampliare la sua rete di alleanze internazionali.

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