Pensione a 64 anni o a 67 anni, quali i requisiti confermati per i prossimi anni

Quali sono le condizioni di accesso al pensionamento dal 1° gennaio 2022? Ecco i requisiti confermati dall'Inps

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Redazione

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Con la circolare n. 28 del 18 febbraio 2022, l’Inps ha reso noti i requisiti di accesso alla pensione di vecchiaia, alla pensione anticipata e alla pensione di anzianità, adeguati agli incrementi della speranza di vita, validi per il biennio 2023-2024.

Vediamo quindi, nello specifico, quali saranno le condizioni di uscita dal lavoro nei prossimi anni.

Pensione di vecchiaia: età e requisiti

Il decreto direttoriale del 27 ottobre 2021 del Ministero dell’Economia e delle finanze, di concerto con il Ministero del Lavoro e delle politiche sociali, recante disposizioni in materia di adeguamento dei requisiti di accesso al pensionamento agli incrementi della speranza di vita ha disposto che: “A decorrere dal 1° gennaio 2023, i requisiti di accesso ai trattamenti pensionistici […] non sono ulteriormente incrementati”.

Pertanto, relativamente all’età anagrafica minima richiesta per richiedere la pensione di vecchiaia, questa resta confermata a 67 anni per il prossimo biennio.

Inoltre, il requisito anagrafico per l’accesso alla pensione di vecchiaia è fissato anche per il biennio 2023/2024 al raggiungimento dei 66 anni e 7 mesi nei confronti dei lavoratori dipendenti, che:

Chi ha diritto alla pensione minima

Come ribadito dalla circolare Inps, per i soggetti il cui primo accredito contributivo decorre dal 1° gennaio 1996, il requisito anagrafico previsto, che consente l’accesso alla pensione di vecchiaia con un’anzianità contributiva minima effettiva di cinque anni, si perfeziona, anche nel biennio 2023/2024, al raggiungimento dei 71 anni.

Pertanto, nei prossimi anni avranno diritto alla pensione cd. minima coloro i quali:

Pensione anticipata, i requisiti confermati dall’Inps

A partire dal 2022 e fino al 2024, l’Inps ha confermato come requisito contributivo necessario per l’accesso alla pensione anticipata quello di:

L’Istituto ha ribadito inoltre che per conseguire il diritto alla pensione anticipata rimane lo stesso il requisito contributivo nel periodo compreso tra il 1° gennaio 2019 e il 31 dicembre 2026 (per effetto della disapplicazione, nel predetto periodo, degli adeguamenti alla speranza di vita).

Con riferimento ai soggetti il cui primo accredito contributivo decorre dal 1° gennaio 1996, invece, il requisito anagrafico previsto che consente l’accesso alla pensione anticipata con almeno 20 anni di contribuzione effettiva e con il requisito del c.d. importo soglia mensile, si perfeziona, anche per il biennio 2023/2024, al raggiungimento dei 64 anni.

Pensione anticipata lavoratori precoci: le disposizioni Inps

La circolare fa riferimento anche alla pensione per i cd. lavoratori precoci (qui come fare domanda nel 2022), ovvero coloro che possono far valere 12 mesi di contribuzione effettiva antecedente al 19° anno di età e si trovano in determinate condizioni indicate dalla legge e perfezionano, entro il 31 dicembre 2026.

In questo caso, il requisito contributivo è di 41 anni dal 1° gennaio 2023, e tale rimane fino al 31 dicembre 2026. Dal 1° gennaio 2027, invece, la norma prevede un nuovo adattamento alle speranze di vita.

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Pensione di anzianità: quando spetta? Età, requisiti e contribuzione minima

A decorrere dal 1° gennaio 2023, nei confronti di coloro che raggiungano il limite di età previsto in relazione alla qualifica o grado di appartenenza e non abbiano a tale data già maturato i requisiti previsti per la pensione di anzianità, il requisito anagrafico non è ulteriormente incrementato rispetto a quello previsto per il biennio 2021/2022.

Quindi a decorrere dal 1° gennaio 2023, l’accesso alla pensione di anzianità avviene con i seguenti requisiti:

Infine, alla pensione di vecchiaia e di anzianità in regime di totalizzazione continuano ad applicarsi la disciplina della c.d. finestra mobile, la quale fissa la decorrenza della pensione dodici mesi dopo il raggiungimento dei requisiti per i lavoratori dipendenti e diciotto mesi dopo tale data per i lavoratori autonomi, riguarda chi raggiunge i requisiti previsti dalla legge a partire dal 1° gennaio 2011.

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