Una delle iniziative più popolari per fronteggiare l’abbandono dei piccoli centri e rilanciare l’economia locale, è nota come “Case a 1 euro”. Prevede la messa in vendita di case abbandonate, in cattivo stato e da ristrutturare, a solo 1 euro. Luoghi speciali in cui immergersi nella meraviglia dei tempi passati, in cui perdersi per i vicoli solitari per poi rimanere estasiati di fronte a piazze salotto e chiese antiche: un viaggio nel tempo che, purtroppo, non è però in grado di bloccare lo spopolamento che questi luoghi sono costretti a subire, a causa soprattutto della mancanza di lavoro.
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Case a 1 euro, come comprarle e requisiti
Si tratta di appartamenti e ville di privati cittadini da Nord a Sud destinate all’abbandono o alla demolizione, che in questo modo possono essere ristrutturate e valorizzate. Le case a 1 euro si trovano soprattutto nel centro e nel sud del nostro Paese, dato che i Comuni in fase di spopolamento si trovano soprattutto nel meridione. Ma in tutta Italia si possono trovare province che vendono case a prezzo molto basso.
Comprare case a solo 1 euro è possibile grazie alle procedure pubbliche promosse da diversi Comuni. Non tutti possono acquistare le case a 1 euro. Bisogna soddisfare alcuni requisiti specifici, che variano a seconda del bando del Comune. Alcune di queste, però, sono fisse:
- la ristrutturazione e la rivalutazione dell’immobile deve avvenire entro 365 giorni dall’acquisto, per un valore di circa 20-25 mila euro;
- le spese notarili per la registrazione, le volture e l’accatastamento dell’immobile sono a carico dell’acquirente;
- i lavori andranno avviati a due mesi di distanza dal momento in cui si otterrà il via libera dei permessi;
- firmare una polizza fideiussoria di 5 mila euro della durata di tre anni a garanzia dell’acquisto per il Comune.
- possono comprare case a 1 euro i cittadini italiani extracomunitari o comunitari
Comprare casa a 1 euro, dunque, è possibile, ma l’acquirente dovrà assicurare la copertura dei costi di ristrutturazione. Inoltre ogni Comune determina dei requisiti propri e particolari, come la vendita solo a coppie giovani sotto una certa età o famiglie con minori.
Possono partecipare ai bandi sia privati cittadini italiani, comunitari ed extracomunitari che ditte individuali, agenzie o società che abbiano nel proprio oggetto sociale la gestione di immobili per uso turistico e ricettivo. Le imprese devono però essere iscritte alla C.C.I.A.A. – Camera di commercio, industria, artigianato e agricoltura ed essere in regola con le vigenti disposizioni in materia di contributi assistenziali e previdenziali come Inps e Inail.
L’elenco dei posti in Italia
Il primo comune italiano a lanciare il progetto “case a 1 euro” era stato nel 2021 Salemi, un borgo di circa 10mila abitanti, in provincia di Trapani. Anno dopo anno, l’iniziativa si è poi allargata a macchia d’olio in tutta Italia.
Attualmente ci sono case a 1 euro in vendita in decine di comuni Italiani. Seguendo la mappa presente sul sito web di Casea1euro questo è l’elenco ufficiale dei comuni che oggi vendono case a prezzo simbolico:
- Lecce nei Marsi (L’Aquila), Abruzzo
- Zungoli (Avellino), Campania
- Patrica (Frosinone), Lazio
- Cantiano (Pesaro Urbino), Marche
- Borgomezzavalle (Verbano Cusio Ossola), Piemonte
- Carrega Ligure (Alessandria), Piemonte
- Fabbriche di Vergemoli (Lucca), Toscana
- Montieri, (Grosseto), Toscana
- Ollolai (Nuoro), Sardegna
- Nulvi (Sassari), Sardegna
- Mussomeli (Caltanisetta), Sicilia
- Gangi (Palermo), Sicilia
- Regalbuto (Enna), Sicilia
- Salemi (Trapani), Sicilia
- Sambuca (Agrigento), Sicilia