Villa La Vagnola: Valentino vende il suo gioiello, e fissa il prezzo a 12 milioni di euro. Una cifra che in pochi possono permettersi, ma a guardare la bellezza e la raffinatezza della dimora non si tratta di denaro buttato.
Incastonata nel suggestivo paesaggio di Cetona – piccolo paesino in provincia di Siena dai contorni peculiari dettati dai fascinosi insediamenti medievali toscani che racchiude -, La Vagnola è stata per oltre trent’anni il rifugio del celebre stilista di Voghera, al secolo Valentino Clemente Ludovico Garavani.
Edificata nel XVIII secolo, la magnifica residenza misura 1.600 mq, ospitando al suo interno 15 camere da letto. Seppur ancor oggi rispecchia i tratti con cui è stata costruita nel Settecento, sono numerosi gli elementi di differenza rispetto al passato. Ciò, grazie all’interior designer Renzo Mongiardino, che negli Anni ’80, su commissione dello stesso Valentino, ha ripensato gli interni con nuove progettazioni.
Non appena si getta un occhio alle stanze, il tocco di Mongiardino è subito riconoscibile. A regnare è infatti il gusto iperdecorativo e scenografico, elemento distintivo dell’architetto genovese, il cui genio si espresse anche al cinema tanto che per due volte fu candidato agli Oscar nella sezione “Miglior scenografia” – Fratello sole, sorella luna (1972), La bisbetica domata (1967).
Mongiardino, per deliziare Valentino e rendergli una dimora altamente esclusiva, ha tratto diversi spunti dagli interni riprodotti su acquerelli austriaci e tedeschi degli inizi del XIX secolo, i quali, nell’intuizione dell’architetto, assomigliavano agli arredamenti delle case toscane del XVII secolo. Una delle stanze della villa che più incanta, è quella in cui trova posto la sala da biliardo, in cui si può ammirare un magnifico soffitto affrescato. Inoltre, nella stupenda hall d’ingresso, spicca il color indaco che si coniuga agli affreschi delle decorazioni della parete superiore, valorizzate da un pavimento in piastrelle di marmo e terracotta.
Se gli interni de La Vagnola sono una chicca, non da meno è l’esterno che si srotola per ben 27 ettari in cui trovano spazio un parco privato, un uliveto, squisiti giardini all’italiana pensati dall’architetto Paolo Pejrone, un anfiteatro in pietra della capienza di 200 posti e una tomba etrusca del VII secolo a.C.
Inoltre, nella proprietà, c’è una costruzione chiamata La Turkerie, edificata nel 1837 per rendere omaggio a un pasha turco in visita a Cetona. Mongiardino, per dargli un ulteriore tocco di originalità, l’ha impreziosita con affreschi sui generis, mutandola in un padiglione per la piscina che sta di fronte.