In aeroporto via ai controlli biometrici per entrare nello spazio Schengen

Dal 12 ottobre l’Europa introduce un nuovo sistema digitale alle frontiere per sostituire i timbri sul passaporto con i dati biometrici

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Giorgia Bonamoneta

Giornalista

Nata ad Anzio, dopo la laurea in Editoria e Scrittura e un periodo in Belgio, ha iniziato a scrivere di attualità, geopolitica, lavoro e giovani.

Dal 12 ottobre 2025 cambiano i controlli alle frontiere in Europa. Il nuovo sistema si chiama Entry/Exit System (EES) e andrà a sostituire i timbri sul passaporto. Al posto di questi ci saranno il riconoscimento facciale e le impronte digitali. Il nuovo sistema, introdotto dall’Unione Europea, riguarderà i viaggiatori provenienti dai Paesi extra-Schengen: sono quindi compresi tra questi anche i viaggiatori del Regno Unito.

Si tratta ancora di un sistema da sperimentare e tra gli aeroporti scelti per la sperimentazione del nuovo sistema ci sono quelli di Milano Linate, Malpensa e Roma Fiumicino. Lo scopo è quello di rafforzare la sicurezza delle frontiere, ma soprattutto di monitorare gli ingressi e le uscite di quei cittadini non europei che si trattengono all’interno dei Paesi Ue per periodi brevi, entro i 90 giorni.

Addio timbri sul passaporto: come funziona l’Entry/Exit System

Il nuovo sistema digitale di frontiera, l’Entry/Exit System o EES, metterà fine ai timbri manuali sul passaporto. Al loro posto il processo sarà completamente elettronico e prevederà la registrazione delle impronte digitali, la foto del volto e la conferma dei dati anagrafici di tutti i viaggiatori provenienti dai Paesi extra-Schengen.

A gestire la procedura sarà la polizia di frontiera, che dal 20 ottobre applicherà il nuovo protocollo su circa il 10% dei passeggeri in arrivo o in partenza. Entro l’aprile 2026 l’obiettivo è di coprire l’intero traffico aereo, così come previsto dal calendario della nuova procedura descritta all’interno del Regolamento 2025-1534 dell’Unione Europea.

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Si tratta di un sistema in fase di sperimentazione e coinvolgerà per adesso ancora pochi aeroporti. Al momento saranno coinvolti:

La sperimentazione avverrà anche nei porti di Civitavecchia e Genova, per poi estendersi a tutta la rete nazionale.

Cosa cambia per i viaggiatori?

Per chi viaggia potrebbero esserci dei disagi al primo accesso. Infatti, questo richiederà alcuni minuti in più rispetto ai viaggi successivi, perché sarà necessario presentare tutti i propri dati all’interno del database. In seguito questi verranno confrontati automaticamente dal sistema.

Nello specifico, però, come funziona? All’arrivo in aeroporto, i cittadini extra-Schengen dovranno scansionare il passaporto e fornire le impronte digitali. Queste verranno confrontate con le impronte digitali all’interno del database e con una fotografia. Per i viaggiatori più piccoli, ossia per i minori di 12 anni, non sarà necessario il rilevamento delle impronte.

In alcuni scali sarà possibile completare tutta la procedura attraverso dei chioschi self-service o delle applicazioni dedicate.

Per chi viaggia molto non è nulla di nuovo o difficile, infatti, in molti aeroporti internazionali questa pratica è già attuata, per esempio come all’aeroporto di Haneda in Giappone.

Tutta la procedura sarà velocizzata in caso di passaporto elettronico, perché invece di utilizzare i varchi tradizionali potranno essere utilizzati i varchi automatici, contrassegnati dal simbolo dorato della macchina fotografica. In ogni caso si prevedono tempi di attesa più lunghi ai varchi, soprattutto nei principali aeroporti come quello di Fiumicino, per via dell’inserimento dei nuovi dati all’interno del database.

Nel lungo periodo, però, secondo quanto previsto dalla Commissione Europea, il nuovo sistema consentirà controlli più rapidi e sicuri, riducendo i tempi ma anche il rischio di frodi, immigrazione irregolare e traffici illeciti alle frontiere.

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