Un tribunale statunitense ha tolto a Marvel e DC il possesso di diversi marchi riconducibili alle parole inglesi “Super Hero” e “Super Heroes”. I due colossi dei fumetti avevano acquisito nel corso degli anni questi termini per diversi ambiti, ma una petizione di una casa editrice inglese non ha trovato opposizione.
Negli ultimi anni i supereroi hanno assunto nuova importanza nella cultura popolare grazie soprattutto ai numerosi film prodotti proprio da studi legati a Marvel e DC che hanno ottenuto un successo mondiale enorme.
I “Supereroi” sono di tutti
L’ufficio dei brevetti degli Stati Uniti ha stabilito che le parole “Super Hero” e “Super Heroes” non possono essere un marchio registrato. Questa sentenza toglie a Marvel e DC Comics, i due colossi del fumetto che hanno reso famosissimi proprio i supereroi, il possesso commerciale di queste parole. L’iniziativa è nata in Inghilterra, da parte del proprietario di una casa editrice per bambini Superbabies, Scott Richold.
L’uomo era stato contattato da DC Comics per alcuni suoi prodotti editoriali che utilizzavano il termine “Super Hero” e che quindi avrebbero violato il marchio dell’azienda. Ritenendo sbagliato che una parola di uso così comune fosse di fatto proprietà di due società, Richold ha fatto ricorso all’ufficio brevetti americano. Un ricorso a cui Marvel e DC non si sono opposte e che quindi ha avuto successo.
Il marchio Super Hero è stato comprato da Marvel e DC Comics in diverse fasi. Il primo passo è stato quello di comprare i diritti per il termine al singolare, nel 1979. L’anno dopo fu il turno del plurale prima per i giocattoli e poi, nel 1981, per alcuni vestiti. Nel 2009 infine nessuna rivista cartacea avrebbe più potuto chiamarsi Super Heroes senza pagare i diritti a DC e Marvel.
Il business dei cinematic universe di DC e Marvel
Nonostante abbiano sempre avuto una fama molto diffusa, anche da prima che Marvel e DC Comics cominciassero le loro pubblicazioni, negli anni ’30, i supereroi hanno vissuto momento di grande fama e relativa oscurità nella cultura di massa. Gli ultimi 20 anni sono stati una sorta di epoca d’oro, non per via di un particolare successo dei fumetti ma per lo sviluppo dei cinematic universe.
Marvel e DC, rispettivamente inglobate in Disney e Warner Bros., hanno creato serie di film interconnessi basati su alcuni dei personaggi più famosi dei fumetti supereroistici, portando al cinema milioni di spettatori. Il risultato, soprattutto per Marvel, è stato molto positivo dal punto di vista economico. Quasi 30 miliardi di incassi per il Marvel cinematic universe (Mcu), una media di quasi 2 miliardi a film.
Negli ultimi anni l’attenzione attorno ai film di supereroi è relativamente calata, ma lo sdoganamento del termine inglese potrebbe aiutare anche produzioni più piccole a svilupparsi maggiormente. Nell’ambito televisivo, soprattutto sulla piattaforma Amazon Prime Video, si sono distinte due serie tv che stanno reinterpretando in chiave più cupa il concetto di supereroe. Una di animazione, Invincible, e l’altra live action, The Boys.