Sciopero Leonardo 13 giugno 2024, futuro incerto per il sito di Grottaglie

Sciopero a Grottaglie, i sindacati sostengono lo stop di 4 ore delle attività per protestare contro la gestione aziendale di Leonardo Aerostrutture

Pubblicato: 13 Giugno 2024 11:39

Federica Petrucci

Editor esperta di economia e attualità

Laureata in Scienze Politiche presso l'Università di Palermo e Consulente del Lavoro abilitato.

Oggi, giovedì 13 giugno 2024, lo stabilimento Leonardo Aerostrutture di Grottaglie è teatro di una giornata di protesta e tensione. I dipendenti hanno avviato uno sciopero con astensione di quattro ore per turno, in risposta alle gravi preoccupazioni riguardanti il futuro del sito e le condizioni lavorative emerse durante le assemblee sindacali delle organizzazioni Fim, Fiom e Uilm.

Perché è stato indetto lo sciopero

La decisione di scioperare è stata motivata principalmente dalla gestione delle attività produttive da parte dell’azienda, in particolare dalla sospensione prolungata delle operazioni nello stabilimento. I sindacati accusano la dirigenza di adottare una strategia contabile che non tiene adeguatamente conto delle conseguenze per i lavoratori, inclusi quelli delle aziende dell’indotto Axist, Technoplants, Ivra e Svib, strettamente legate alla produzione di Grottaglie.

Grottaglie è noto per la sua parte cruciale nella realizzazione delle sezioni in composito della fusoliera del Boeing 787, ma la dipendenza esclusiva da questo programma rende il sito particolarmente vulnerabile alle decisioni aziendali che non contemplano un piano di diversificazione adeguato per il futuro.

Le precedenti negoziazioni tra i sindacati e la dirigenza, tenutesi il 31 maggio, non hanno portato ai risultati sperati. I rappresentanti sindacali hanno espresso frustrazione per l’atteggiamento rigido e la mancanza di soluzioni concrete da parte dell’azienda, evidenziando la necessità di un cambiamento radicale nell’approccio aziendale per rispondere alle esigenze immediate dei lavoratori. Da qui, la decisione di confermare lo sciopero e sospendere le attività.

Parallelamente allo sciopero, i sindacati hanno dichiarato uno stato di agitazione, bloccando gli straordinari e qualsiasi forma di flessibilità contrattuale come misura di protesta immediata contro le politiche aziendali ritenute dannose. Un presidio è stato organizzato infatti davanti all’ingresso dello stabilimento durante le ore di sciopero, per manifestare visivamente il malcontento dei dipendenti.

La Regione Puglia convoca incontro per il 17 giugno

In risposta alla sciopero di giovedì 13 giugno, la Regione Puglia ha convocato un incontro per il 17 giugno, che coinvolgerà sindacati e enti locali, per affrontare la situazione critica di Grottaglie e trovare soluzioni per sostenere l’occupazione e lo sviluppo industriale della zona. Questo incontro riveste un’importanza fondamentale, considerando l’impatto economico e sociale dello stabilimento Leonardo Aerostrutture, che impiega direttamente e indirettamente circa mille lavoratori.

Di fatto, l’auspicio è che venga sviluppato un piano di azione comune tra sindacati, azienda e istituzioni locali per affrontare le sfide operative e le incertezze future dello stabilimento, stabilendo obiettivi chiari e misure concrete da implementare nel breve e lungo termine.

Lo sciopero odierno a Grottaglie si inserisce in un contesto più ampio di preoccupazioni riguardo al futuro industriale e occupazionale della regione. I sindacati rimangono fermi nel loro intento di difendere i diritti dei lavoratori e di spingere per una gestione aziendale più responsabile e sostenibile nel lungo termine, al di là delle esigenze immediate di bilancio e produzione dell’azienda.

In sintesi, l’incontro del 17 giugno rappresenta una potenziale svolta per la risoluzione delle criticità dello stabilimento di Grottaglie, ma molto dipenderà dalla volontà delle parti coinvolte di trovare un terreno comune e da eventuali risorse e supporti che la Regione Puglia potrebbe offrire per sostenere la situazione industriale e occupazionale della zona.

Se non emergono soluzioni soddisfacenti durante l’incontro o se le posizioni delle parti rimangono distanti, potrebbero continuare le tensioni e le proteste sindacali, con possibili ulteriori scioperi o azioni di agitazione.

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