Come funziona il congedo di maternità facoltativa

La scheda sulla maternità facoltativa e su come richiederla, alla luce delle ultime novità di legge

Pubblicato: 1 Giugno 2020 19:10Aggiornato: 7 maggio 2024 16:39

Claudio Garau

Editor esperto in materie giuridiche

Laureato in Giurisprudenza, con esperienza legale, ora redattore web per giornali online. Ha una passione per la scrittura e la tecnologia, con un focus particolare sull'informazione giuridica.

La maternità facoltativa è un diritto che spetta alle mamme, ed ai papà, che lavorano e consiste nella possibilità di richiedere un periodo di astensione dal lavoro per la nascita del bambino.

Oltre al congedo obbligatorio di maternità/paternità, i genitori possono dunque scegliere liberamente di fruire o meno anche della maternità facoltativa – o meglio del congedo parentale – entro i primi 12 anni di vita del bambino.

Come per la maternità / paternità obbligatoria, anche per il congedo parentale è prevista un’indennità erogata dall’Inps. La durata della maternità facoltativa e l’importo dell’indennità corrisposta sono variabili.

Scopri se possiedi i requisiti necessari per poter richiedere tale tipologia di congedo e come presentare la domanda.

Chi può richiedere il congedo di maternità facoltativa

Grazie alla maternità facoltativa dunque i genitori siano essi naturali, adottivi o affidatari possono godere di un periodo aggiuntivo di astensione dal lavoro, per soddisfare i bisogni affettivi e relazionali di uno o più bambini.

Per tutta la durata del congedo parentale, l’Inps riconosce ai genitori un’indennità. In merito al funzionamento della maternità facoltativa è importante sapere che i genitori possono fruirne contemporaneamente e scegliere anche se in modo continuativo o frazionato (anche a ore).

La maternità facoltativa, prevista dall’Inps, spetta alle seguenti categorie di lavoratrici e lavoratori:

Non spetta ai genitori disoccupati o sospesi, lavoratori/trici domestici, lavoratori/trici a domicilio.

Inoltre, come spiega Inps nel suo sito web:

nel caso in cui il rapporto di lavoro in atto cessi all’inizio o durante il periodo di fruizione del congedo, il diritto al congedo stesso viene meno dal momento in cui è cessato il rapporto di lavoro.

Come funziona il congedo di maternità facoltativo

Abbiamo appena visto chi sono i beneficiari di questa agevolazione e quali requisiti debbono avere, ora scopriamo il meccanismo del congedo parentale.

Lavoratori/lavoratrici dipendenti

Il periodo complessivo di congedo parentale tra i due genitori non può superare i 10 mesi. Se il padre si astiene dal lavoro per un periodo continuativo o frazionato di almeno 3 mesi, il congedo parentale può invece durare fino ad 11 mesi.

Il diritto di astensione dal lavoro può essere esercitato nello specifico:

In particolare, nel caso di adozione ed affidamento le modalità di fruizione sono le stesse: il congedo spetta entro i primi 12 anni dall’ingresso del minore nella famiglia, a prescindere dalla sua età e non oltre il compimento dei 18 anni. Il congedo parentale viene immediatamente interrotto nel caso in cui si verifichi la cessazione del rapporto di lavoro.

Lavoratrici/lavoratori Iscritti alla Gestione Separata

Per i lavoratori a progetto e liberi professionisti iscritti alla Gestione Separata spetta un congedo parentale per un periodo non superiore ai 3 mesi entro e non oltre il primo anno di vita del bambino.

In caso di adozione e affidamento, i 3 mesi sono fruibili entro il primo anno dall’ingresso del minore in famiglia a condizione che lo stesso, all’atto dell’adozione/affidamento, non abbia compiuto i 12 anni d’età.

Lavoratrici autonome

Anche per le lavoratrici autonome, la durata della maternità facoltativa è pari a 3 mesi entro e non oltre il primo anno di vita/ingresso in famiglia del bambino.

Maternità facoltativa ad ore

La legge n° 228/2012 ha inoltre introdotto la possibilità per i genitori di frazionare a ore la maternità / paternità facoltativa. In merito alle modalità di fruizione del congedo parentale ad ore, ai criteri per calcolare la base oraria ed il monte orario giornaliero bisogna attenersi a quanto stabilito dai contratti collettivi nazionali.

Qualora non siano presenti tali indicazioni, bisogna far riferimento a quanto stabilito dal d. lgs. n. 80 del 15 giugno 2015, recante misure per la conciliazione delle esigenze di cura, di vita e di lavoro, in attuazione del cd. Jobs Act.

La durata del congedo parentale ad ore è, di solito, corrispondente alla metà delle ore medie di lavoro. Se ad esempio la tua giornata di lavoro è mediamente di 8 ore, il permesso in oggetto sarà di 4 ore. La fruizione di tale tipologia di congedo non è però cumulabile con altre tipologie di permessi o riposi. In merito ai beneficiari e all’indennità prevista, si rimanda ai paragrafi successivi

Indennità di maternità facoltativa: quanto spetta e come viene erogata?

Come per la durata, anche l’importo dell’indennità di maternità facoltativa viene calcolato in base alla categoria lavorativa di appartenenza.

Dipendenti

Ai genitori lavoratori con contratto di lavoro subordinato spetta:

Attenzione: la manovra 2023 non inserisce un altro mese di congedo parentale pagato all’80% della retribuzione, piuttosto fissa l’aumento dell’indennità dal 30% all’80% di un solo mese.

Inoltre, sono indennizzati – come visto – all’80% della retribuzione, fino al raggiungimento del limite di un mese della coppia, gli iniziali periodi di congedo parentale. I periodi posteriori sono pagati con il 30% della retribuzione, nei limiti individuali e di ambo i genitori del congedo parentale, nonché nei termini temporali entro cui è possibile fruire del congedo stesso.

Il mese indennizzato all’80% della retribuzione vale altresì per il genitore solo.

Iscritti alla Gestione Separata

L’indennità riconosciuta alle lavoratrici e lavoratori iscritti alla Gestione Separata è pari al 30% del reddito di lavoro. L’istituto di previdenza usa queste parole per indicare come viene pagata:

L’indennità è calcolata, per ciascuna giornata del periodo indennizzabile, in misura pari al 30% di 1/365 del reddito derivante da attività di lavoro a progetto o assimilata, percepito negli stessi 12 mesi presi a riferimento per l’accertamento del requisito contributivo.

Il pagamento è effettuato direttamente dall’Inps.

Lavoratrici autonome

L’indennità di maternità facoltativa è pari al 30% della retribuzione convenzionale per l’anno in cui ha inizio il congedo stesso ed anche in questo caso è l’Inps che provvede direttamente al pagamento.

Maternità facoltativa: come si presenta la domanda

Se rientri nelle categorie di lavoratori su elencate e possiedi tutti i requisiti richiesti, hai diverse opzioni per richiedere il congedo di maternità facoltativa. La domanda può essere presentata:

La domanda va inoltrata prima dell’inizio del periodo di congedo, che hai intenzione di richiedere. Questo è un aspetto da non sottovalutare: se invii la domanda dopo ti verranno pagati soltanto i giorni successivi alla data di presentazione della domanda. Se ad esempio cominci il periodo di congedo parentale il 1 giugno ma invii la domanda il 7 giugno, riceverai il pagamento soltanto per i giorni dal 7 giugno in poi.

Ricorda inoltre che per ogni periodo di congedo, dovrai inviare una nuova richiesta.

In merito alle tempistiche, l’Inps rammenta che salvo i casi di oggettiva impossibilità, il genitore deve dare un preavviso al datore di lavoro secondo le modalità ed i tempi indicati nei contratti collettivi. Il termine di preavviso non può essere mai inferiore a 5 giorni nel caso di congedo parentale mensile e giornaliero.

Per il congedo parentale ad ore valgono le stesse modalità, cambia il termine di preavviso al datore di lavoro che non può essere inferiore a 2 giorni. Il sito web del Ministero del Lavoro precisa altresì che il lavoratore o la lavoratrice non possono essere licenziati o discriminati, per aver richiesto questa agevolazione.

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