Sono a luci e ombre le prospettive di chi sta cercando lavoro. Secondo i dati Istat gli occupati sono in crescita (a ottobre +2,7% in un anno) ma che lo sono anche gli inattivi; parallelamente, i salari sono fermi da trent’anni e la produttività del lavoro è tra le più basse d’Europa.
Lavoro, come sarà il 2023?
Le forti oscillazioni dell’attività economica registrate in questi tre anni di pandemia, tuttavia, hanno determinato problemi di scarsità di manodopera che sussistono ancora oggi e non mancano, quindi, opportunità di inserimento. Jobtech, ha analizzato gli annunci di lavoro in somministrazione nel mondo del retail, della logistica, del call center, dell’hospitality e dell’Ho.Re.Ca. scoprendo quali sono le cinque professioni con più opportunità di lavoro in somministrazione per il 2023.
Professioni, la top five
Addetti al customer service: il servizio clienti è ormai riconosciuto come leva di fidelizzazione del cliente e chi si occupa di customer support è diventato una risorsa strategica, un vero e proprio advisor capace di interagire in maniera personalizzata, di fornire suggerimenti e soluzioni, di far sentire il cliente curato e capito. Questa rinnovata consapevolezza ha dato nuova spinta al settore: sono sempre di più, oggi, gli annunci relativi a lavori nel customer care o nelle inside sales; alcuni di questi, oltretutto, sono gestiti completamente da casa e in full remote working.
Sales assistant: dopo anni di crisi per i punti vendita, con aperture e chiusure a singhiozzo, per commesse e commessi ci sono nuove opportunità di inserimento su tutto il territorio nazionale. Ad offrirle sono principalmente le catene di abbigliamento, la GDO e la GDS.
Autisti e spedizionieri: in Italia il mercato delle aziende che si occupano di logistica è in piena salute, grazie all’esplosione dell’e-commerce degli ultimi anni. Dietro questo enorme giro di affari si nasconde un mondo complesso che non può fare a meno del lavoro sia di risorse poco qualificate, sia di quelle più specializzate. Nel 2023 ci saranno opportunità di inserimento, in particolare, per autisti e spedizionieri, oltre che per figure maggiormente specializzate, come gli addetti al controllo qualità.
Camerieri: se la pandemia ha stravolto il comparto ho.re.ca, producendo un drastico turnover della forza lavoro, quella a cui abbiamo assistito nel corso dell’anno è stata una forte spinta alle assunzioni di camerieri, barman, chef e pizzaioli, che ha rivelato come il mismatch tra domanda e offerta di lavoro sia ormai un fenomeno strutturale del comparto. Le opportunità di lavoro non mancheranno nemmeno nel 2023, soprattutto per professionisti con esperienza, a cui i datori di lavoro devono però garantire tutele, diritti e adeguata retribuzione.
Operai metalmeccanici: la ricerca di personale tecnico con le competenze richieste dall’industria 4.0 è uno dei principali nodi da sciogliere per il futuro delle imprese metalmeccaniche, che non hanno ben gestito il ricambio generazionale e corrono oggi ai ripari, assumendo personale anche da formare parzialmente pur di coprire le carenze di personale. Chi sta cercando occupazione in questo settore avrà ottime chance di trovarla.
Scenari e tendenze
“Il lavoro in somministrazione rappresenta spesso il punto di partenza, o di ripartenza, per molti lavoratori – dichiara Paolo Andreozzi, founder di Jobtech – ed è una buona notizia che per loro il mercato offra numerose opportunità di inserimento. Il lavoro del futuro dovrà essere ibrido (in parte remoto e in parte in presenza), trasparente per ciò che riguarda retribuzioni, tutele e mansioni e rispettoso del benessere mentale del dipendente. Sono questi gli elementi che soprattutto i più giovani non vogliono mettere in discussione e chi offre lavoro deve tenerlo bene a mente se si vuole colmare davvero il mismatch tra domanda e offerta (ricordiamo che per il 41% delle imprese italiane trovare dipendenti, nel 2022, è stato difficile se non impossibile)”.