Sicurezza sul lavoro, la ministra Calderone propone di introdurre un nuovo reato

L'interposizione illecita di manodopera potrebbe diventare nuovamente reato penale nel nuovo pacchetto di Calderone sulla sicurezza sul lavoro

Pubblicato: 24 Febbraio 2024 23:04

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Redazione

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La ministra del lavoro Marina Calderone ha annunciato che il governo proporrà la reintroduzione del reato penale di interposizione illecita di manodopera, depenalizzato nel 2016. Secondo il dicastero non avrebbe portato i risultati sperati nella riduzione dei comportamenti irregolari e per la sicurezza sul lavoro.

Si tratterebbe dell’ultima aggiunta al pacchetto di misure che il ministero del Lavoro sta preparando per il Consiglio dei ministri di lunedì 26. Le altre norme riguarderanno soprattutto appalti e lavoro nero. Il tema della sicurezza sul lavoro è diventato di attualità dopo la tragica morte di cinque operai nel crollo di una trave in un cantiere per la costruzione di un supermercato a Firenze.

Cos’è il reato di interposizione illecita di manodopera che Calderone vuole reintrodurre

Marina Calderone, ministra del lavoro, ha annunciato un nuovo dettaglio dell’atteso pacchetto di norme sulla sicurezza nei cantieri e nelle fabbriche: “Noi facciamo la proposta di reintrodurre il reato penale per l’interposizione illecita di manodopera, che si ha quando non vi è un contratto di appalto regolare e un distacco regolare”. Secondo la titolare del dicastero la sua depenalizzazione, avvenuta nel 2016: “non ha portato a risultati nel contrasto alle irregolarità“.

L’interposizione illecita di manodopera si ha quando un’azienda assume un lavoratore formalmente attraverso una società di somministrazione di lavoro, ma in realtà il dipendente è a tutti gli effetti direttamente sottoposto direttamente al controllo e alle direttive dell’azienda stessa. Si può verificare anche se il lavoratore, che dovrebbe essere dipendente della società di somministrazione di lavoro, svolge le proprie mansioni nello stesso luogo e nello stesso orario di altri lavoratori dell’azienda.

Ad oggi le conseguenze per le aziende che attuano questo comportamento sono puramente amministrative. Il contratto di somministrazione di manodopera viene annullato, il lavoratore ha diritto al ripristino del rapporto di lavoro con l’azienda sotto la quale effettivamente lavorava e il somministratore può incorrere in una multa fino a 100.000 euro. Non sono però previste pene detentive, una modifica alla legge originale del 2003 avvenuta a fine 2015 e entrata in vigore nel 2016.

Le norme del pacchetto sicurezza sul lavoro

La ministra Calderone è tornata anche sul resto delle norme del pacchetto per la sicurezza sul lavoro, nel contesto del Forum in Masseria a Saturnia. Le imprese giudicate insicure saranno escluse dagli appalti pubblici, mentre potrebbero essere reintrodotte pene detentive anche in materia di appalti e subappalti. Previsto inoltre un inasprimento delle sanzioni per chi assume lavoratori in nero.

“Una cosa è certa che da un lato c’è sicuramente una riduzione del numero di infortuni nel 2023, lo ha certificato l’Inail, ma l’edilizia è un settore che va posto sotto massima attenzione perchè ha tutta una serie di rischi e questo lo sa anche l’Ance legati alla particolare tipologia di attività e legate al rischio che nasce dalle interferenze che possono intervenire nei cantieri per più lavorazioni contemporaneamente” ha commentato Calderone.

L’edilizia è effettivamente uno dei settori più a rischio per gli infortuni sul lavoro. Nel 2022 quelli denunciati sono stati circa 40mila, in aumento del 3,4% rispetto all’anno precedente, che aveva però dati parzialmente anomali a causa dei lockdown.

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