Assegno di inclusione fino a 7.560 euro, domande dal 18 dicembre: i requisiti e come fare

L'ADI arriva in anticipo rispetto al 1° gennaio 2024, data di entrata in vigore della nuova misura di sostegno economico e inclusione sociale messa a punto dal governo Meloni

Pubblicato: 18 Dicembre 2023 08:49

Miriam Carraretto

Giornalista politico-economica

Esperienza ventennale come caporedattrice e giornalista, sia carta che web. Specializzata in politica, economia, società, green e scenari internazionali.

Al via da lunedì 18 dicembre le domande per chiedere l’Assegno di inclusione, il cosiddetto ADI, che arriva dopo l’avvio del Supporto formazione e lavoro (SFL), partito il 1° settembre. L’Assegno di inclusione parte dunque in anticipo rispetto al 1° gennaio 2024, data di entrata in vigore della nuova misura di sostegno economico e inclusione sociale messa a punto dal governo Meloni. Con questa mossa l’Esecutivo ha così anticipato il pagamento dell’agevolazione, che avverrà già a partire dalla fine di gennaio.

Le misure contenute nell’ADI, ha spiegato Palazzo Chigi, rappresentano un passaggio da un welfare passivo a uno attivo e generativo, che non si limita a fornire sostegno economico, ma punta a intercettare i bisogni individuali e a fornire gli strumenti necessari per l’inserimento sociale e lavorativo.

La ministra del Lavoro e delle Politiche Sociali Marina Calderone l’ha definito “un passaggio importante, un cambio di paradigma a favore di una misura di inclusione attiva che guarda al sostegno concreto delle persone più fragili, puntando allo stesso tempo all’integrazione sociale e lavorativa. Con il nuovo Assegno di inclusione stiamo realizzando un percorso di attenzione che mette al centro le persone e le loro necessità”.

Chi può chiedere l’Assegno di inclusione: i requisiti personali e economici

L’Assegno di inclusione spetta ai nuclei familiari che presentino almeno una di queste condizioni:

Fondamentale inoltre che:

Ci sono poi altri requisiti di cui è necessario essere in possesso per poter ottenere l’aiuto:

Quanto spetta

Per capire l’importo esatto spettante viene utilizzata una scala di equivalenza che tiene conto dei componenti in una delle condizioni sopra indicate, del componente che svolge funzioni di cura con riferimento alla presenza di minori di 3 anni di età, di 3 o più figli minorenni o di componenti con disabilità o non autosufficienti.

L’importo massimo per l’ADI è di 6mila euro all’anno, cifra che può essere aumentata fino a 7.560 euro in base alla composizione del nucleo familiare e a particolari necessità abitative. L’aiuto può essere rinnovato poi per 12 mesi, dopo un mese di sospensione.

L’aiuto non può essere inferiore a 480 euro all’anno.

Nel dettaglio, l’ADI può prevedere due distinte “quote”:

Come viene erogato l’ADI

L’indennità ADI viene erogata attraverso la cosiddetta Carta di inclusione emessa da Poste Italiane, a differenza del Supporto Formazione Lavoro, che invece viene accreditato tramite bonifico.

La Carta di Inclusione permette di effettuare acquisti e prelievi in contante entro un limite mensile di 100 euro per un singolo individuo moltiplicato per la scala di equivalenza, e anche di eseguire un bonifico mensile in favore dell’eventuale locatore indicato nel contratto di locazione.

Come fare domanda

Tutti i soggetti che rispettino i requisiti visti sopra e dunque che abbiano diritto all’aiuto possono presentare la domanda di ADI esclusivamente on line in 3 modi diversi:

Chi presenta la domanda deve anche sottoscrivere il cosiddetto Patto di attivazione digitale (PAD), all’interno del SIISL (Sistema Informativo per l’Inclusione Sociale e Lavorativa), al quale si accede online, direttamente dal portale INPS, dopo aver presentato domanda di ADI.

Quali documenti servono

Per presentare domanda basta avere con sé un ISEE in corso di validità. Se non lo si ha, per le domande presentate fino a febbraio 2024 la verifica dei requisiti per il pagamento dell’aiuto nei mesi di gennaio e febbraio 2024 viene effettuata sulla base dell’ISEE valido al 31 dicembre 2023.

Per le domande a partire da marzo 2024 invece è assolutamente necessario avere un ISEE valido per continuare a ricevere il beneficio, diversamente si verrà esclusi.

Cosa si è obbligati a fare per mantenere l’ADI

Una volta che si è ottenuto l’Assegno di inclusione, le persone che lo hanno ricevuto vengono inserite in percorsi personalizzati di inclusione sociale e lavorativa.

I componenti del nucleo familiare beneficiario di ADI che abbiano tra i 18 e i 59 anni, che siano genitori e attivabili al lavoro, vengono indirizzati ai Centri per l’impiego o ai soggetti accreditati ai servizi per il lavoro per la sottoscrizione del cosiddetto Patto di servizio personalizzato (PSP). Può anche essere richiesto loro di partecipare ai cosiddetti PUC, Progetti utili alla collettività.

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