Gli Usa contro TikTok. Il presidente Biden ha firmato un disegno di legge per vietare TikTok o forzarne la vendita a una società americana, poche ore dopo che il Congresso ha rivolto alla proprietà cinese della piattaforma di condivisione video, ByteDance, uno storico richiamo, dopo anni in cui l’America chiedeva di affrontare la questione dei presunti rischi per la sicurezza nazionale collegati all’app. Questo scenario potrebbe persino portare al divieto di usare TikTok negli Stati Uniti.
Vediamo meglio di capire cosa sta succedendo e cosa prevede il disegno di legge firmato dal presidente Joe Biden.
Dal 19 gennaio 2025 TikTok potrebbe essere vietata in tutti gli Usa
Se ne parlava da marzo, e il 24 aprile il presidente Usa Biden ha firmato un disegno di legge per vietare o forzare la vendita di TikTok. Il Senato americano aveva approvato la misura con un voto di 79 a 18 come parte di un ampio pacchetto di aiuti a Israele, Ucraina e Taiwan. Cosa prevede?
Di fatto, vengono dati alla società madre di TikTok, ByteDance, circa 9 mesi per vendere l’app a una società americana, oppure scatterà il divieto Usa di utilizzo della app in tutti gli Stati Uniti. In pratica, il disegno di legge firmato da Biden dà alla società madre cinese di TikTok, ByteDance, 270 giorni per vendere TikTok. La decisione di Biden fissa la scadenza per la vendita al 19 gennaio 2025.
La misura, che gode di un ampio sostegno bipartisan, rappresenta la minaccia più significativa finora per le operazioni dell’app negli Stati Uniti, dove ha più di 170 milioni di utenti ed è diventata una potenza economica e culturale, dal momento che sono oltre 7 milioni le aziende che vi operano.
In caso contrario, le conseguenze sarebbero incredibili: TikTok sarebbe vietata dagli app store statunitensi e dai servizi di hosting Internet che la supportano. Questo significherebbe lo stop ai nuovi download e l’utilizzo della piattaforma.
Se TikTok non riuscirà a separarsi da ByteDance entro la scadenza, gli utenti TikTok statunitensi potrebbero ipoteticamente essere cancellati dalla piattaforma entro metà gennaio. Ma questa sarebbe l’extrema ratio, quindi plausibile ma probabilmente troppo radicale. Per ora, gli utenti di TikTok non si devono preoccupare e possono continuare a utilizzare l’app come prima, ma quantomeno dovrebbero iniziare a pensare che il futuro potrebbe cambiare.
Secondo la legislazione, Biden potrebbe estendere la scadenza di altri 90 giorni se fossero evidenti i progressi compiuti dall’azienda verso una vendita, dando a TikTok potenzialmente un anno in più di vita prima di far scattare il divieto.
Perché TikTok è stata messa al bando in Usa
Come siamo arrivati fino a qui? Per quasi 5 anni, i legislatori statunitensi hanno esaminato attentamente il rapporto tra TikTok e ByteDance con sede a Pechino per timore che potesse lasciare i dati degli utenti americani vulnerabili alla sorveglianza da parte del governo cinese. Insomma, in ballo, secondo Washington, ci sarebbero il rischio che i dati sensibili degli americani, cui ByteDance ha di fatto accesso, finiscano nelle mani del governo cinese.
Non solo. Appena qualche settimana fa ByteDance è stata multata dall’Antitrust italiana per ben 10 milioni di euro: l’accusa è di non aver preso adeguate misure per impedire la diffusione di contenuti suscettibili a minacciare la sicurezza psico-fisica degli utenti, specialmente minori. Questa multa rappresenta solo l’ultimo sviluppo in una serie di azioni contro TikTok in varie parti del mondo.
Come risposta alle pressanti richieste Usa, TikTok ha proposto il piano “Project Texas” per salvaguardare i dati degli americani, che tra le altre cose includerebbe l’archiviazione delle loro informazioni personali presso il colosso tecnologico americano Oracle. I negoziati tra TikTok e il governo federale a un certo si sono arenati, e i legislatori hanno pensato bene di rafforzato la legge che garantisce al potere esecutivo di limitare la piattaforma video in America.
Come ha reagito TikTok
Come previsto da tempo, TikTok ha annunciato che intende contestare la legge in tribunale, avviando una battaglia legale che metterà alla prova la tesi dell’azienda secondo cui la proposta di legge che porta la firma di Biden violerebbe i diritti di libertà di parola di milioni di persone.
In un video pubblicato su TikTok, il CEO dell’azienda Shou Chew ha detto agli utenti: “State tranquilli: non andremo da nessuna parte. Siamo fiduciosi e continueremo a lottare per i vostri diritti nei tribunali. I fatti e la Costituzione sono dalla nostra parte e ci aspettiamo di vincere”.
In una dichiarazione, un portavoce di TikTok ha definito la legge “incostituzionale” e ha affermato che “devasterà” i 170 milioni di utenti statunitensi della piattaforma e i 7 milioni di aziende che operano sull’app. In un’altra nota, un alto dirigente di TikTok ha scritto ai dipendenti che questo sarebbe “l’inizio, non la fine” di un lungo processo per contestare ciò che l’azienda definisce una legislazione incostituzionale che censura il diritto di parola degli americani e che danneggerebbe le piccole imprese che dipendono dall’app.
Cosa farà il governo cinese
C’è da dire che allo scontro ci sono due economie, due mondi economici opposti. Da un lato la Cina comunista e paradossalmente protezionista, che chiude i suoi mercati all’import, ma vive di esportazioni – proprio in questi giorni la notizia che Italia, Germania, Paesi Bassi e Francia sono i 4 Paesi tra i maggiori produttori ed esportatori di dispositivi medici in Ue che potrebbero risentire di più delle barriere agli appalti pubblici cinesi – e dall’altro gli Usa, ultra liberisti ma anch’essi attentissimi a proteggere l’economia nazionale, tanto che lo stato di salute del tessuto economico oggi è ottimo: piena occupazione, aumento del reddito disponibile, resilienza dei consumatori americani hanno spinto in su gli indici Usa.
Dal canto suo la Cina, negli ultimi anni, ha implementato i controlli sulle esportazioni grazie ai suoi potenti algoritmi: una politica che sembrerebbe funzionare alla grande. Lo vediamo noi stessi, chiaramente, facendo una qualunque ricerca su Google, dove ai primi posti dei risultati troviamo spesso le cinesi Temu, Shein e… TikTok. La produzione industriale nazionale, peraltro, sarebbe persino pronta a fare un salto di qualità: spostarsi su un segmento alto, quello delle tecnologie green ad esempio, oltre a consolidare la presenza sul largo consumo di bassa qualità (vedi i vestiti, ad esempio).
Cosa farà dunque il governo di Pechino con l’America di Biden? Potrebbe bloccare la vendita a titolo definitivo, oppure potrebbe consentila ma senza il costosissimo algoritmo, appunto, che costituisce la base della sua popolarità. La domanda che gli analisti a questo punto si stanno facendo è se TikTok possa ancora avere successo senza il suo algoritmo: sono in tanti a sostenere che l’app, senza la sua formula magica, sarebbe morta.
Quanto vale TikTok
TikTok è stata lanciata nel 2016 dalla società tecnologica cinese ByteDance e da allora la sua popolarità non ha messo di aumentare. Nel 2021 TikTok è diventata la seconda app, dopo Facebook, a superare la pietra miliare dei 3 miliardi di download.
Oggi vale 225 miliardi di dollari, circa 210 miliardi di euro. Secondo quanto riportato dall’agenzia di stampa Bloomberg, che ha citato “fonti vicine all’azienda”, il margine operativo lordo di ByteDance sarebbe cresciuto del 60% in appena un anno, nel 2023 rispetto al 2022, passando da circa 25 miliardi di dollari (circa 23,4 miliardi di euro) a oltre 40 (37,3 miliardi di euro). Le vendite sono salite da 80 miliardi (74,6 miliardi di euro) a quasi 120 (112 miliardi di euro).
Quanto paga TikTok i creators?
Ma quanto si guadagna su TikTok? Negli ultimi anni la piattaforma ha lanciato una serie di programmi che consentono ai creatori di guadagnare denaro direttamente tramite l’app.
Prima il TikTok Creator Fund, ormai defunto, ora il nuovo Creator Rewards Program, precedentemente noto come Creativity Program Beta, che paga ai creatori una parte delle entrate di TikTok in base alle visualizzazioni. Il programma è stato sviluppato per generare guadagni più elevati per i creatori che realizzano “contenuti originali e di alta qualità della durata di più di un minuto”.
TikTok in una nota ufficiale ha affermato che, attraverso il nuovo programma Creator Rewards, i creatori possono guadagnare fino a 20 volte la quantità di denaro che guadagnavano tramite il precedente Creator Fund. Secondo i dati ufficiali, i guadagni dei creatori sono aumentati del 250% da settembre 2023 a marzo 2024 e il numero di creatori che guadagnano 50mila dollari al mese (quasi 47mila euro) è quasi raddoppiato.
Secondo quanto riferito da alcuni creatori, i guadagni sarebbero persino più alti. TikTok paga da circa 0,50 dollari (0,47 euro) a 1 dollaro (0,93 euro) per 1.000 visualizzazioni attraverso questo programma, rispetto a 0,02 dollari e 0,04 per 1.000 visualizzazioni tramite il vecchio Creator Fund. Alcuni creatori hanno addirittura riferito di aver guadagnato fino a 19mila dollari (quasi 18mila euro) in soli 4 mesi.
Attualmente, il programma TikTok Creator Rewards è disponibile per i creatori idonei in Paesi selezionati, tra cui Stati Uniti, Brasile, Francia, Germania, Giappone, Corea e Regno Unito.
TikTok in Italia
Quanto vale TikTok in Italia? Posto che la sua ascesa è inarrestabile, soprattutto tra la Generazione Z, per la sua incredibile (limitante?) capacità di mettere insieme funzionalità e interazioni tipiche dei social, notizie e consigli per gli acquisti, le statistiche sull’utilizzo della piattaforma elaborate da Business2Community lo scorso anno parlano chiaro.
Il dato ufficiale di TikTok pubblicato il 24 ottobre 2023 dice che sono ormai 19,7 milioni le persone in tutta Italia che utilizzano TikTok ogni mese. Una community “diversificata e in crescita, che abbraccia tutti: dagli amanti dei libri ai viaggiatori, dai comici agli insegnanti, dalle famiglie alle piccole e medie imprese, artisti emergenti e tanti altri”.
Su TikTok si scoprono le grandi passioni degli italiani, dice il social. Dagli scaffali della biblioteca (#BookTokItalia 2.9 miliardi di visualizzazioni), al palco di Sanremo (#Sanremo2023 2.9 miliardi), alle emozioni del calcio con #Scudetto2023 (194 milioni), alla scoperta di novità (#ImparaConTikTok 41.4 miliardi), fino ai prodotti delle maestranze del Made in Italy (#SpiritoArtigiano), passando per il fenomeno globale #TikTokMadeMeBuyIt, con oltre 74 miliardi di visualizzazioni, la piattaforma di intrattenimento è una finestra su ciò che appassiona gli italiani.
Ci potrebbero essere ripercussioni rispetto alla scelta di Biden sugli utenti italiani? Al momento è molto difficile dirlo, ma tendenzialmente il blocco della app o comunque forme di limitazioni dovrebbero riguardare esclusivamente gli utenti americani, questo sempre che, come detto, in questi 9 mesi il social non venga ceduto a una società Usa o non si trovi una soluzione di compromesso.