Una valanga di multe travolgerà nei prossimi giorni gli ultracinquantenni che non hanno osservato l’obbligo di vaccino contro il Covid-19. Si stima che l’ammenda di 100 euro diretta a coloro che hanno rifiutato l’iniezione, con scadenza il 15 giugno, ha già raggiunto circa 600mila soggetti e verrà recapitata ad altre 100mila persone al giorno.
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No vax, pioggia di multe per over 50: quante già arrivate
Le multe erano attese già da diverse settimane dai circa 1,7 milioni di over 50 non vaccinati, dato che l’entrata in vigore dell’obbligo vaccinale per questa categoria risale a tre mesi fa.
Finora l’agenzia della Riscossione, a cui spetta l’invio della sanziona una tantum, è stata bloccata del ritardo nelle comunicazioni da parte del ministero della Salute degli elenchi delle persone che non risultano iscritte all’anagrafe vaccinale.
Il contrattempo principale sarebbe stato rappresentato dal mancato via libera del Garante per la Privacy sulla legittimità della trasmissione dei dati personali.
Il compito di incrociare le informazioni contenute nella tessera sanitaria, ricade in capo Sogei, la società informatica in house e controllata al 100% dal Ministero dell’Economia e delle Finanze, che ha trasferito in queste settimane i dati sull’adesione alla campagna vaccinale al ministero della Salute, il quale a sua volta doveva li ha trasmessi all’Agenzia.
Dal momento della ricezione dell’avviso, i cittadini avevano 10 giorni di tempo per comunicare alla Asl di competenza l’eventuale esenzione o di essere guarito da meno di 6 mesi.
Stesso numero di giorni a disposizione dell’azienda sanitaria per verificare lo status del cittadino e comunicarlo al Ministero della Salute, per il successivo invio della multa entro tre mesi da parte del Fisco.
No vax, pioggia di multe per over 50: quando si dovranno pagare
Le ammende notificate in questi giorni sono in realtà degli avvisi di pagamento che non dovranno essere pagate subito: chi ha ricevuto la multa avrà 60 giorni di tempo per contestare eventualmente le sanzioni nel caso si fossero nel frattempo vaccinati.
In caso di conferma dell’inadempienza all’obbligo, che dovrà essere necessariamente saldate dopo il 15 giugno, al termine dell’obbligo di vaccinazione.
Con le nuove regole sul Green pass stabilite nell’ultimo decreto Covid, gli over 50 non vaccinati hanno avuto la possibilità di tornare al lavoro dall’1 aprile anche soltanto col certificato di esito negativo del tampone, senza più quindi il rischio di una sanzione da 600 a 1.500 euro se trovati sul luogo di lavoro senza Super Green pass.
Come per il personale sanitario e delle Rsa, che fino al 31 dicembre avranno bisogno del vaccino, il rispetto dell’obbligo vaccinale per la categoria degli ultracinquantenni continua però a rimanere valido fino a metà giugno.