Sciopero generale 11 aprile, dai trasporti alle Poste, dagli edili ai settori privati: gli orari

Giovedì 11 aprile nuovo blocco generale proclamato da Cgil e Uil, di 4 ore in tutti i settori privati e 8 ore in quello dell’edilizia

Pubblicato: 8 Aprile 2024 10:41Aggiornato: 11 aprile 2024 07:41

QuiFinanza

Redazione

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Un altro sciopero generale nazionale in arrivo. Con lo slogan “Adesso basta”, si terrà giovedì 11 aprile il nuovo blocco generale proclamato da Cgil e Uil, di 4 ore in tutti i settori privati e 8 ore in quello dell’edilizia, con manifestazioni e iniziative che si terranno nelle varie città italiane. Si fermano i trasporti, i settori privati, gli edili, le Poste, i metalmeccanici e molti altri.

Il segretario generale della Cgil, Maurizio Landini, concluderà la manifestazione di Brescia. Il concentramento del corteo è previsto per le ore 8.30 nel Piazzale Cesare Battisti, attraverserà poi le vie del centro per arrivare in piazza Paolo VI, dove prenderà la parola il leader della Cgil.

Vediamo le motivazioni dello sciopero e il dettaglio su chi aderisce e in quali orari.

I motivi dello sciopero

Dopo l’ultima agitazione sindacale dell’8 marzo, il nuovo sciopero di giovedì 11 aprile è stato proclamato per tre motivi principali: stop alle vittime sul lavoro, una giusta riforma fiscale e un nuovo modello sociale.

Zero morti su lavoro

La salute e la sicurezza sul lavoro devono diventare un vincolo per poter esercitare l’attività d’impresa, sostengono i sindacati.  Obiettivo del blocco è cancellare le leggi che negli anni hanno reso il lavoro precario e frammentato, superare la logica del subappalto a cascata e ripristinare la parità di trattamento economico e normativo per le lavoratrici e i lavoratori di tutti gli appalti pubblici e privati.

La manifestazione è anche per rafforzare le attività di vigilanza e prevenzione incrementando le assunzioni nell’Ispettorato del lavoro e nelle aziende sanitarie locali. Le federazioni dicono poi no al lavoro senza un’adeguata formazione e diritto alla formazione continua per tutte le lavoratrici e i lavoratori.

Sul tavolo anche la questione della “patente a punti” sul lavoro, per tutte le aziende e per tutti i settori, che blocchi le attività alle imprese che non rispettano le norme di sicurezza. Ok anche all’obbligo per le imprese ad applicare i Ccnl firmati dalle organizzazioni comparativamente più rappresentative, quali condizioni per poter accedere a finanziamenti e incentivi pubblici. Infine, un forte sostegno al diritto dei lavoratori di eleggere in tutti i luoghi di lavoro i propri rappresentanti dei lavoratori per la sicurezza.

Giusta riforma fiscale

Secondo tema caldo, una giusta riforma fiscale. Lavoratori dipendenti e pensionati pagano oltre il 90% del gettito Irpef, mentre intere categorie economiche continuano a non pagare fino al 70% delle imposte dovute. L’evasione complessiva continua ad essere pari a 90 miliardi all’anno, sottolineano ancora i sindacati.

“La delega che il governo sta applicando invece di combattere l’evasione fiscale e contributiva introduce nuove sanatorie, con doni e concordati. Non tassa gli extraprofitti, favorisce le rendite finanziare e immobiliari, il lavoro autonomo benestante e le grandi ricchezze: questa impostazione del governo va contrastata ed invertita” attaccano.

È necessario – spiegano le sigle sindacali aderenti – ridurre la tassazione sul lavoro dipendente e i pensionati, tassare le rendite e contrastare l’evasione, promuovere così un fisco progressivo abolendo la flat tax, estendendo la base imponibile dell’Irpef a tutti i redditi, indicizzare all’inflazione reale le detrazioni da lavoro e da pensione e detassare gli aumenti contrattuali. E infine, “andare a prendere le risorse dove sono” per finanziare sanità e istruzione, non autosufficienza, diritti sociali e investimenti pubblici.

Nuovo modello sociale e di fare impresa

Ultima motivazione dello sciopero dell’11 aprile, rimettere al centro delle politiche economiche e sociali del governo e delle imprese il valore del lavoro, a partire dal rinnovo dei contratti nazionali e da una legge sulla rappresentanza, la centralità della salute e della persona, la qualità di un’occupazione stabile e non precaria, una seria riforma delle pensioni, il rilancio degli investimenti pubblici e privati per riconvertire e innovare il nostro sistema produttivo e puntare alla piena e buona occupazione a partire dal Mezzogiorno.

Chi aderisce allo sciopero: i principali settori coinvolti

Poste e Telecomunicazioni

Allo sciopero di giovedì 11 aprile aderiscono per le prime 4 ore del turno i dipendenti di Poste e settore Telecomunicazioni.

Settore edile

Stop invece più lungo, di 8 ore, per i lavoratori del settore edile, con manifestazioni e iniziative territoriali.

Gli edili di Fillea e Feneal hanno anche deciso una manifestazione a Roma il 20 aprile su fisco, sanità e sicurezza sul lavoro. Per arginare le morti bianche le due confederazioni ritengono urgente un atto di responsabilità collettiva e chiedono a governo e istituzioni di stipulare un patto per la salute e sicurezza nei luoghi di lavoro. Un patto che deve inserirsi all’interno di una strategia nazionale di prevenzione e protezione dei lavoratori.

“Finora i confronti con il governo sono stati finti – ha detto il segretario generale della Cgil, Maurizio Landini, dal palco della Leopolda a Firenze – hanno già presentato un decreto che sta discutendo il Parlamento, ma che non è stato oggetto di un confronto preventivo e di una trattativa. Le nostre piattaforme presentate da un anno e mezzo non sono state oggetto di discussione. Finora trattative vere non ci sono state. C’è da cambiare radicalmente questo provvedimento”.

Landini ha sottolineato che “abbiamo bisogno che il mese di aprile dia un segno di cambiamento. Abbiamo bisogno di dare un segnale al Governo, alla politica e al Paese che il mondo del lavoro, che tiene in piedi il Paese, si è rotto le scatole”. Lo sciopero e la manifestazione a Roma sono “due appuntamenti fondamentali per dare l’idea che non chiniamo la testa e che vogliamo cambiare la situazione”, ha aggiunto non senza prima criticare la scelta della Cisl, comunque mai nominata, di non mobilitarsi con Cgil e Uil: “Se qualcuno si è preso un colpo di fulmine per il governo mi dispiace molto per lui. Noi dobbiamo rispondere ai bisogni che le persone hanno e andremo avanti”.

Metalmeccanici (Assistal)

Le segreterie nazionali delle organizzazioni sindacali Fiom-Cgil e Uilm-Uil hanno comunicato l’adesione della categoria dei metalmeccanici allo sciopero generale di 4 ore per turno di lavoro, proclamato da Cgil e Uil. Le federazioni di categoria e le strutture territoriali comunicheranno le modalità e la collocazione oraria di adesione allo sciopero generale, ma saranno garantite le prestazioni indispensabili, in osservanza delle regolamentazioni di settore. Le aziende che erogano servizi pubblici essenziali sono infatti tenute ad assicurare le prestazioni indispensabili, come definite dai rispettivi Piani aziendali, per la continuità dei servizi anche in caso di sciopero.

Settori Gas, acqua ed elettrico

Anche i lavoratori dei settori Gas, acqua ed elettrico incrociano le braccia.

Funzione pubblica

Stesso discorso per i settori della Funzione pubblica. Aderiscono allo sciopero dell’11 aprile l’Igiene ambientale pubblica e privata, dove sono applicati i contratti Utilitalia e Fise, come i gruppi A2a ed Econord. Ma scioperano anche i lavoratori della sanità privata, e quelli con i contratti Federcasa e Federculture. Lo sciopero è organizzato in base alle articolazioni orarie decise da ogni territorio.

Merci e logistica

Scioperano per le prime 4 ore del turno di lavoro anche gli addetti del settore trasporto merci e logistica, dei porti, degli impianti a fune, dei trasporti funebri, delle guardie ai fuochi. A rischio anche le consegne dei corrieri in diverse città italiane.

Sciopero dei trasporti

Nel trasporto ferroviario stop per il personale addetto alla circolazione dei treni dalle 9.01 alle 13. Viene assicurata la fascia di garanzia dalle 6 alle 9 e sono assicurati i treni garantiti, comunicati dalle società ferroviarie come servizi minimi.

Lo stop interessa anche il trasporto merci su rotaia. Il personale addetto agli appalti ferroviari sia di terra (pulizia treni, stazioni, uffici e servizi accessori) sia viaggiante (ristorazione, pulizia a bordo treno e accompagnamento treni notte) si ferma il secondo mezzo turno di lavoro, compreso nella giornata dell’11 aprile.

È escluso dall’adesione l’intero comparto del trasporto aereo: quindi nessun problema per i voli.

Trenitalia

Il grosso dei disagi per i cittadini riguarderà, come sempre in caso di sciopero, il settore dei trasporti. Per quanto riguarda i treni, Trenitalia ha comunicato che allo sciopero aderisce il personale del Gruppo FS Italiane dalle ore 09:01 alle ore 13:00. Lo stop può comportare però modifiche al servizio anche prima dell’inizio e dopo la sua conclusione.

Alla protesta sindacale non aderisce invece il personale di Trenitalia della Regione Campania, che sciopererà invece venerdì 12 aprile dalle 9.00 alle 17.00. Lo sciopero non interessa i treni a lunga percorrenza. Per i treni regionali, in Campania e nelle regioni limitrofe, possono verificarsi cancellazioni o variazioni.

Informazioni su collegamenti e servizi sono disponibili attraverso l’app Trenitalia, la sezione Infomobilità di trenitalia.com, il numero verde gratuito 800 89 20 21, oltre che nelle biglietterie e i presidi di assistenza clienti nelle stazioni.

Treni nazionali garantiti in caso di sciopero

Treni regionali garantiti in caso di sciopero

Nel trasporto regionale sono stati istituiti i servizi essenziali nelle fasce orarie di maggiore frequentazione, dalle ore 06.00 alle ore 09.00 e dalle ore 18.00 alle ore 21.00 dei giorni feriali.

Qui potete consultare l’elenco dei treni garantiti nella regione che vi interessa.

Servizi garantiti in caso di sciopero da altre imprese di trasporto

Servizi garantiti in caso di sciopero da altre imprese di trasporto.

Italo

Anche i treni Italo sono interessati dallo sciopero nello stesso orario di Trenitalia, dalle ore 09:01 alle ore 13:00. Qui la lista dei treni ad alta velocità Italo garantiti anche durante lo sciopero dell’11 aprile.

Trenord

Per la giornata di giovedì 11 aprile si fermano anche i treni Trenord, sempre con orario 09:01-13:00. Lo stop potrà generare ripercussioni sulla circolazione ferroviaria in tutta la Lombardia. Il servizio regionale, suburbano, la lunga percorrenza di Trenord e il servizio aeroportuale potranno subire variazioni e/o cancellazioni.

Le fasce orarie di garanzia non sono interessate dallo sciopero e arriveranno a fine corsa i treni con partenza prevista da orario ufficiale entro le ore 09:00 e che abbiano arrivo nella destinazione finale entro le ore 10:00.

Nel caso di cancellazione dei treni del servizio aeroportuale, saranno istituiti bus senza fermate intermedie tra:

Maggiori dettagli sul sito trenord.it o seguendo gli aggiornamenti sulla circolazione dei treni in real-time sull’app Trenord.

Busitalia

Sciopero nazionale dei trasporti di 4 ore giovedì 11 aprile 2024 anche per i lavoratori di Busitalia. Possibili disagi nella fascia 9-13.

Le segreterie regionali delle OO.SS. FILT-CGIL e UILTRASPORTI hanno aderito infatti all’azione di sciopero nazionale confederale di 4 ore del Trasporto Pubblico Locale. Lo sciopero si svolge nel rispetto della fascia mattutina di garanzia del servizio, dalle ore 6:30 alle ore 9:00.

Anas

Disagi anche per chi si sposta in auto. Le segreterie nazionali della FILT-CGIL e della UILPA Anas hanno comunicato l’adesione allo sciopero nazionale plurisettoriale dell’11 aprile che coinvolge tutti i settori pubblici e privati anche in appalto e strumentali. Lo sciopero avrà la durata di 4 ore.

Anas S.p.A. informa comunque che garantirà per l’intera durata dell’astensione collettiva i servizi del soccorso meccanico e della sicurezza stradale in strade e autostrada, ai sensi e per gli effetti della legge e delle disposizioni sullo sciopero nei servizi pubblici essenziali.

Trasporti locali

Roma

Per la giornata di giovedì 11 aprile i sindacati Cgil e Uil hanno proclamato uno sciopero di 4 ore del trasporto locale, dalle ore 20.01 alle ore 24.00.

Nel territorio di Roma Capitale, lo sciopero riguarda l’intera rete Atac e l’intera rete RomaTPl. Sulla rete Atac lo sciopero riguarda anche i collegamenti eseguiti da altri operatori in regime di subaffidamento.

Saranno garantite le corse previste entro le ore 20.00. Poi, il servizio sull’intera rete non sarà garantito dalle ore 20.01 alle ore 24.00.

Durante le sciopero, nelle stazioni della rete metroferroviaria che resteranno, eventualmente aperte, non sarà garantito il servizio di scale mobili, ascensori e montascale. I parcheggi di interscambio restano aperti. Il servizio delle biglietterie on-line non subirà alcuna interruzione.

Tutte le informazioni sullo stato del servizio sono disponibili sulla piattaforma informativa InfoAtac: atac.roma.it; Twitter: @infoatac; Whatsapp: inviando un breve testo con la richiesta di informazioni al numero 335 1990679.

Milano

A Milano Cgil e Uil avevano proclamato un nuovo sciopero di 4 ore del trasporto locale, dalle ore 20.01 alle ore 24.00, che però è stato precettato dal prefetto, e dunque annullato.

Nel capoluogo lombardo quindi le corse di bus, tram e metro saranno regolari. Tutte le linee metropolitane e di superficie saranno quindi in normale servizio.

Il blocco potrebbe avere conseguenze invece sul servizio delle linee Net extraurbane e urbane di Monza dalle 20 alle 24. Possibili problemi anche per la funicolare Como-Brunate: lo sciopero potrebbe avere conseguenze sul servizio dalle 19:30 alle 22:30.

Napoli

A Napoli lo sciopero nazionale di 4 ore toccherà la fascia 9-13 per i mezzi Eav. Non saranno garantite le corse durante l’orario di sciopero.

Torino

A Torino stop a bus, tram e treni Gtt, con queste modalità:

Sarà assicurato il completamento delle corse in partenza entro l’orario di inizio dello sciopero.

Maggiori dettagli sul sito gtt.to.it.

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