Lo sciopero degli autobus regionali del 14 luglio rischia di paralizzare mezza Sicilia.
L’agitazione è stata indetta dal sindacato Faisa-Cisal. Previsto uno stop di 4 ore dalle 9:30 alle 13:30 di alcune fra le principali linee di pullman regionali dell’Isola.
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Sciopero degli autobus in Sicilia
Saranno fermi gli autisti e il personale aderente al sindacato in forze presso le seguenti realtà: Autolinee Russo di Palermo, Segesta Autolinee di Palermo, Interbus di Enna ed Etna Trasporti di Catania.
Anche se ad aderire alla protesta sono esclusivamente i lavoratori del sindacato Faisa-Cisa, è evidente che lo sciopero dei pullman del 14 luglio in Sicilia rischia di creare non pochi disagi ai viaggiatori. Soprattutto in una giornata particolare per gli isolani: nella serata del 14 luglio 2025 si tiene il Festino di Santa Rosalia, la principale patrona di Palermo. L’evento, tradizionalmente, attira decine di migliaia di persone da tutta la Regione.
Sui siti web dei quattro vettori è apparso il medesimo avviso all’utenza:
Si comunica ai signori viaggiatori che per il giorno 14 luglio 2025 (lunedì), è stato proclamato uno sciopero da parte della segreteria regionale Faisa Cisal dalle ore 9:30 alle ore 13:30. Di conseguenza parte dei servizi programmati potrebbero venir meno o subire variazioni.
Disagi per chi viaggia in aereo
Disagi sono previsti anche per abbia in programma di prendere un aereo, dal momento che alcuni fra i vettori interessati dallo sciopero effettuano il servizio da e per l’aeroporto Punta Raisi vicino Palermo. In alternativa, è possibile affidarsi ad altri vettori, ai taxi, oppure utilizzare il collegamento ferroviario tra la stazione centrale di Palermo e l’aeroporto Falcone-Borsellino (Trinacria Express) al costo di 6,80 euro. La metropolitana di Palermo effettua una serie di fermate intermedie.
Possibile cambio di programma anche per chi intendeva visitare il Sicilia Outlet Village di Agira, in provincia di Enna: il servizio di trasporto è offerto da Interbus ed Etna trasporti. Gli utenti dovranno cercare vettori alternativi o riprogrammare il viaggio.
Le motivazioni dello sciopero
Tramite una nota, il sindacato Faisa-Cisal motiva lo sciopero con la necessità “di porre fine a una gestione sorda, distante e del tutto inadeguata rispetto ai bisogni concreti del personale e al rispetto delle normative di settore”.
Nello specifico si riportano, testualmente, i punti critici evidenziati dal sindacato che la Direzione starebbe ignorando relativamente alle istanze degli autisti degli autobus:
- turni oltre le 12 ore giornaliere in violazione del Ccnl e delle regole di sicurezza;
- violazioni del Regolamento (Ce) 561/06 con riposi settimanali non rispettati;
- tempi di percorrenza imposti irrealistici;
- inadeguate condizioni di sosta per il personale soprattutto nei turni notturni spesso in luoghi privi di qualsiasi comfort minimo;
- nessuna copertura economica per il rinnovo del Cqc necessario alla prosecuzione dell’attività lavorativa;
- personale part-time impiegato come full-time.
Viaggiare in autobus in Sicilia
Solo chi è siciliano, o chi è stato in Sicilia a qualsiasi titolo, sa cosa voglia dire spostarsi con i treni nell’Isola: ritardi, cancellazioni e guasti nel mezzo della campagna, solo per citare gli eventi infausti. Anche nell’ordinario, per spostarsi da una città all’altra, il viaggiatore che opti per il treno deve avere a che fare con tempi biblici: per fare un esempio, il turista che da Catania voglia spostarsi a Trapani in treno ha due scelte: un viaggio con partenza mattutina di 10 ore e 8 minuti con 4 cambi, oppure un viaggio nel primissimo pomeriggio di 9 ore e 6 minuti con 3 cambi. Si tratta, lo specifichiamo, di un viaggio di poco più di 300 chilometri.
Ecco perché in Sicilia sia i residenti privi di mezzo proprio che i turisti, per viaggiare da una città all’altra, si affidano per lo più agli autobus e non al treno.