Chiudere un’attività, come fare e quanto costa

Come si chiude un'attività e soprattutto come si fa a chiudere la partita Iva. Come fare per essere in regola con l'Agenzia delle Entrate.

Pubblicato: 29 Gennaio 2025 12:59

Pierpaolo Molinengo

Giornalista

Giornalista specializzato in fisco, tasse ed economia. Muove i primi passi nel mondo immobiliare, nel occupandosi di norme e tributi, per poi appassionarsi di fisco, diritto, economia e finanza.

Come si fa a chiudere l’attività senza commettere degli errori? Quali sono gli adempimenti da compiere per chiudere la partita Iva? Come si devono comportare i contribuenti, in maniera corretta, quando hanno intenzione di smettere di lavorare come lavoratori autonomi o come dei liberi professionisti?

Sono in molti che hanno sempre immaginato di intraprendere una libera professione. È il sogno di molti lavoratori dipendenti o di chi deve ancora fare i primi passi nel mondo del lavoro. È il sogno di quanti hanno intenzione di rispettare i propri ritmi e le proprie idee, senza dover necessariamente dipendere dai superiori.

L’attività da freelance è faticosa da gestire, ma può anche essere piena di soddisfazioni: ci sei tu ed il cliente. O i clienti. Non ci sono dei superiori che dicano quale strada intraprendere o come debba essere svolto un determinato compito. Sei tu che devi sapere cosa e come farlo: in caso contrario il cliente andrà via. E poi, questo è meglio non dimenticarlo, ci sono sempre una marea di tasse da pagare.

Chiusura della partita Iva

Nel caso in cui a voler chiudere la partita Iva sia un professionista od un imprenditore individuale è necessario che, il diretto interessato, presenti il Modello AA9/12 all’Agenzia delle Entrate. Questo documento, in estrema sintesi, è un modello di variazione dati o cessazione attività ai fini Iva delle persone fisiche. Il modello deve essere presentato entro 30 giorni dall’evento di variazione o cessazione.

Per chiudere la partita Iva il Modello AA9/12 dovrà essere inviato:

Nel momento in cui si procede con la compilazione del Modello AA9/12 bisogna prestare la massima attenzione al codice attività e alla data di chiusura della partita Iva.

Le istruzioni dell’Agenzia delle Entrate

Come abbiamo appena anticipato, per poter chiudere la partita Iva è necessario provvedere ad inviare il Modulo AA9/12 all’Agenzia delle Entrate. Questa operazione deve essere effettuata entro 30 giorni dalla data di cessazione dell’attività. Per dichiarare la cessazione della propria attività il diretto interessato dovrà barrare la casella 3 del quadro A, inserendo il numero della partita iva e la data di conclusione dell’attività.

Per poter chiudere la partita Iva, il modulo, una volta compilato in ogni sua parte, dovrà essere presentato in via telematica per i contribuenti che sono obbligati all’iscrizione al Registro delle Imprese con Comunicazione Unica. Attraverso la comunicazione unica vengono assolti tutti gli adempimenti amministrativi previsti per l’iscrizione al Registro delle imprese. Nel caso in cui sussistano i presupposti di legge ha effetto immediato anche ai fini previdenziali, assistenziali e fiscali.

La pratica è leggermente diversa per i contribuenti che non sono obbligati all’iscrizione al Registro delle imprese. In questo caso il Modello AA9/12 dovrà essere presentato:

Attenzione al Codice Ateco

Nella chiusura della propria attività è necessario prestare particolare attenzione al codice Ateco. Questo è il codice numerico che identifica l’attività che il contribuente ha esercitato in forma autonoma. Nel momento in cui si provvede a chiudere la partita Iva è indispensabile indicare anche il codice attività che a suo tempo era stato aperto. solo in questo modo si riuscirà a chiedere effettivamente l’attività.

Nel caso in cui non il diretto interessato non sia a conoscenza del codice Ateco corretto, può verificarlo direttamente dal proprio cassetto fiscale, dove sono contenute tutte le informazioni fiscalmente rilevanti di ogni singolo contribuente. Il cassetto fiscale è consultabile direttamente sull’area riservata del sito dell’Agenzia delle Entate.

Costi chiusura della partita Iva

Quali costi è necessario sostenere per chiudere l’attività? Generalmente la chiusura la partita Iva non ha alcun costo. Ovviamente nel momento in cui ci si dovesse rivolgere ad un qualsiasi commercialista, è necessario mettere in conto il costo della sua consulenza. Lo stesso ragionamento vale nel momento in cui si ha intenzione di procedere con la chiusura della partita Iva forfettaria.

Quando è il momento giusto per chiudere la partita Iva? Questa operazione deve essere effettuata nel momento in cui tutte le prestazioni relative all’attività di lavoro autonomo sono state incassate. Questo risulta essere il momento perfetto per provvedere alla chiusura della partita Iva.

Fino a quando ci sono degli importi da incassare la partita Iva deve rimanere aperta per permettere la fatturazione di queste operazioni. Nel momento in cui tutti gli emolumenti sono stati incassati, è possibile procedere con la sua chiusura.

Annullare chiusura della partita Iva

È possibile annullare la chiusura della partita Iva? Sì, ma è necessario distinguere due casi differenti. La partita Iva può essere stata chiusa per errore o, essendo inattiva e silente da parecchio tempo, è stata direttamente l’Agenzia delle Entrate a chiuderla d’ufficio.

Nel caso in cui si volesse annullare la chiusura per errore della partita Iva è sufficiente recarsi in un ufficio dell’AdE e spiegare l’accaduto. Si richiede l’attivazione. Un errore in questo senso può avvenire nella compilazione della Comunicazione Unica da parte dei titoli di partita Iva che siano anche iscritti nel registro delle imprese. O l’errore può essere sorto nella compilazione di un qualsiasi altro modello.

Chiusura d’ufficio della partita Iva

Come abbiamo anticipato al punto precedente la partita Iva può anche essere chiusa d’ufficio. A prevedere questa possibilità è l’articolo 35, comma 15 – quinquies, del Dpr n. 633 del 1972, il quale prevede che la procedura d’ufficio si attivi nel momento in cui il titolare non abbia esercitato l’attività nel corso dei tre anni precedenti. Ad ogni modo il diretto interessato riceve una comunicazione con la quale viene informato della chiusura d’ufficio della partita Iva.

Certificato chiusura partita Iva

Una volta che è stata espletata la pratica, è possibile chiedere il certificato che attesti la chiusura della partita Iva.

Ricordiamo che la partita Iva deve essere chiusa solo dopo aver definitivamente concluso tutte le attività professionali ed aver incassato le spettanze. Successivamente si potranno unicamente emettere delle note con ritenuta alla fonte e non più delle fatture. In altre parole sarà possibile effettuare una prestazione occasionale dopo la chiusura della partita Iva.

Chiusura e riapertura partita Iva

Un’operazione a cui prestare attenzione è quella che porta alla chiusura e alla riapertura della partita Iva dopo sei mesi o dopo breve tempo. Benché non ci sia alcuna legge che impedisca di farlo, il rischio è di finire sotto la lente d’ingrandimento dell’Agenzia delle Entrate, che può ritenere che il contribuente effettui questa operazione per evadere le tasse.

Per permettere la riapertura della partita Iva l’AdE potrebbe chiedere delle garanzie fideiussorie a garanzia dela pagamento delle tasse.

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