Il tax day è arrivato: il 22 agosto migliaia di italiani hanno dovuto versare ingenti somme al Fisco, che ha ripreso la sua attività di riscossione dopo quella che in tanti hanno ribattezzato “tregua estiva”. Tra le tantissime voci da versare, ben 179, anche 20 voci Iva.
Indice
Chi deve iscriversi all’Iva
L’Iva, Imposta sul Valore Aggiunto, si applica alle cessioni di beni e alle prestazioni di servizi effettuate nel territorio dello Stato nell’esercizio di imprese o di arti e professioni e sulle importazioni da chiunque effettuate.
In generale, l’impresa è tenuta ad addebitare l’imposta nei confronti del cliente e a versarla all’Erario. Contestualmente ha diritto a detrarre dall’imposta dovuta l’Iva pagata ai fornitori per i propri acquisti. La liquidazione e il versamento dell’Iva dovuta avvengono con cadenza mensile o trimestrale.
L’Iva è dovuta solo sulle operazioni imponibili e si applica con aliquote proporzionali diverse a seconda della tipologia di operazione effettuata.
Ricordiamo che l’Iva va versata da tutti coloro che intraprendono in Italia:
- un’attività commerciale o agricola;
- un’attività artistica o professionale in modo abituale.
Come funziona la partita Iva
L’iscrizione comporta l’acquisizione di una partita Iva, un codice di 11 cifre che andrà indicato in ogni fattura o altro documento commerciale emesso o ricevuto nello svolgimento dell’attività.
Per iscriversi ai fini Iva in Italia, il soggetto non residente può scegliere tra:
- nominare un rappresentante fiscale residente e con partita Iva in Italia;
- effettuare l’identificazione diretta ai fini Iva, cioè acquisire direttamente una partita Iva italiana (questa seconda opzione è possibile solo per i soggetti residenti in altri Paesi dell’Unione europea oppure in un Paese terzo con cui esistono accordi di reciprocità). In entrambi i casi, l’operatore estero rimane un soggetto non residente ai fini Iva.
Qualsiasi soggetto non residente può istituire una stabile organizzazione in Italia. La stabile organizzazione deve iscriversi ai fini Iva come un soggetto residente.
Per aprire la partita Iva è necessario compilare e inviare la Dichiarazione di inizio, variazione dati o cessazione dell’attività entro 30 giorni dall’inizio dell’attività. L’Agenzia delle Entrate attribuirà e comunicherà il numero di partita Iva.
Nella Dichiarazione di inizio attività vanno indicate diverse informazioni, come
- i dati anagrafici
- il codice dell’attività economica che si intende avviare, presente all’interno della tabella dei codici attività Codifica automatica dell’attività economica Ateco2007
- le sedi dell’attività.
Ricordiamo che dal 1° luglio 2022 sussiste l’obbligo di fatturazione elettronica anche per le partite Iva che operano in regime forfettario. Per chi fosse alla ricerca di un sistema online facile e veloce per gestire tutte le fatture, sono diversi i software che è possibile utilizzare per avere la fatturazione elettronica. Tra questi, i più utilizzati sono i seguenti:
- Libero SiFattura
- Aruba
- Danea
- Fatture in Cloud
- TeamSystem.
Le voci Iva da versare entro il 22 agosto
Ma quali sono? Sicuri di averle versate tutte? Vediamole nel dettaglio.
- Contribuenti Iva trimestrali “per opzione”: versamento Iva 2° trimestre: versamento dell’IVA dovuta per il 2° trimestre, maggiorata dell’1%, ad esclusione dei regimi speciali
- Liquidazione e versamento dell’Iva relativa al mese precedente
- Associazioni sportive dilettantistiche e soggetti assimilati: liquidazione e versamento dell’IVA relativa al 2° trimestre, senza la maggiorazione del 1%
- Contribuenti Iva trimestrali (subfornitori): versamento Iva, riferita al 2° trimestre, relativa alle operazioni derivanti da contratti di subfornitura
- Soggetti passivi che facilitano, tramite l’uso di un’interfaccia elettronica quale un mercato virtuale, una piattaforma, un portale o mezzi analoghi, le vendite a distanza di telefoni cellulari, console da gioco, tablet PC e laptop: liquidazione e versamento IVA relativa al mese precedente
- Split payment: versamento dell’IVA derivante da scissione dei pagamenti
- Enti pubblici con vincolo di tesoreria unica: liquidazione e versamento Iva mese precedente
- Enti pubblici con vincolo di tesoreria unica: versamento della 6a rata del saldo IVA relativa all’anno d’imposta 2020 risultante dalla dichiarazione IVA annuale, con la maggiorazione dell’1,65% a titolo di interessi
- Soggetti che hanno affidato a terzi la contabilità: liquidazione e versamento dell’Iva relativa al secondo mese precedente
- Split payment: versamento dell’IVA dovuta dalle pubbliche amministrazioni non soggetti passivi IVA a seguito di “scissione dei pagamenti”:
– 10A. la pagano enti ed organismi pubblici e Amministrazioni centrali dello Stato tenuti al versamento unitario di imposte e contributi
– 10B. la pagano le Pubbliche amministrazioni autorizzate a detenere un conto corrente presso una banca convenzionata con l’Agenzia delle entrate o presso Poste italiane
– 10C. la pagano Pubbliche amministrazioni e società che effettuano acquisti di beni e servizi nell’esercizio di attività commerciali, in relazione alle quali sono identificate agli effetti dell’imposta sul valore aggiunto - Enti non commerciali e agricoltori esonerati: liquidazione e versamento dell’Iva relativa agli acquisti intracomunitari registrati nel mese precedente
- Contribuenti Iva trimestrali “naturali”: versamento Iva 2° trimestre
- Versamento rata del saldo Iva dovuta in base alla dichiarazione annuale: versamento 6a rata del saldo IVA relativo all’anno d’imposta 2021 risultante dalla dichiarazione annuale con la maggiorazione dell’1,65% mensile a titolo di interessi
- Titolare di partita IVA: versamento 3a rata del saldo IVA relativo al 2021 risultante dalla dichiarazione IVA annuale, maggiorato dello 0,40% per mese o frazione di mese per il periodo 16/03/2022 – 30/06/2022, con applicazione degli interessi nella misura dello 0,51%
- Titolare di partita IVA: versamento 2a rata del saldo IVA relativo al 2020 risultante dalla dichiarazione IVA annuale, maggiorato dello 0,40% per mese o frazione di mese per il periodo 16/03/2022 – 30/06/2022, maggiorando preventivamente l’intero importo da rateizzare dello 0,40% a titolo di interesse corrispettivo, senza applicazione degli interessi
- Soggetti Ires tenuti a presentare la dichiarazione IVA: versamento 3a rata del saldo IVA relativo al 2021 risultante dalla dichiarazione annuale, maggiorato dello 0,40% per mese o frazione di mese per il periodo 16/03/2022 – 30/06/2022, con applicazione degli interessi nella misura dello 0,51%
- Soggetti Ires tenuti a presentare la dichiarazione IVA: versamento 2a rata del saldo IVA relativo al 2021 risultante dalla dichiarazione annuale, maggiorato dello 0,40% per mese o frazione di mese per il periodo 16/03/2022 – 30/06/2022, maggiorando preventivamente l’intero importo da rateizzare dello 0,40% a titolo di interesse corrispettivo, senza applicazione degli interessi .
In collaborazione con Libero SiFattura