Via libera al Testo unico sulla riscossione. Il Consiglio dei Ministri martedì 17 settembre ha approvato il cosiddetto Testo Unico su versamenti e riscossioni. Vediamo di cosa si tratta e cosa cambia per le tasse degli italiani.
Via libera al Testo unico sulla riscossione
Il Consiglio dei Ministri ha dato il via libera, in via preliminare, al decreto legislativo che introduce il nuovo Testo unico in materia di versamenti e riscossioni, in attuazione dell’articolo 21 della legge delega per la riforma fiscale (legge n. 111 del 9 agosto 2023). La proposta è stata avanzata dal Ministro dell’Economia e delle Finanze Giancarlo Giorgetti.
Come ha precisato il viceministro dell’Economia Maurizio Leo, dopo i testi unici su giustizia tributaria, tributi erariali minori e sanzioni tributarie, attualmente all’esame del Parlamento, il governo ha approvato in prima lettura il testo unico in materia di versamenti e di riscossione. Si tratta del quarto testo unico approvato dall’Esecutivo di Giorgia Meloni, “a dimostrazione del nostro impegno costante per semplificare e razionalizzare le attuali norme in materia tributaria” ha commentato il viceministro.
“Rispetto al percorso dei testi unici, con l’approvazione di questo provvedimento, possiamo dire di essere a metà del percorso. In totale ne sono previsti 8“, conclude Leo. “Andiamo avanti nel percorso di attuazione della riforma fiscale, per la costruzione di un fisco più equo e moderno”.
Cosa prevede: come cambiano le tasse
Il nuovo testo, che consta di 13 Titoli, mira a semplificare le disposizioni esistenti, accorpando e quindi razionalizzando e armonizzando le norme che oggi sono distribuite tra diverse fonti legislative e si trovano stratificate lungo gli ultimi trent’anni.
Le principali aree disciplinate dal Testo Unico includono:
- la disciplina dei versamenti diretti e relativi rimborsi: il versamento diretto è il metodo di pagamento delle tasse più diffuso e consiste nello spontaneo pagamento da parte del contribuente allo Stato. Si fa per le imposte dirette, l’Irap, l’Iva e molti altri tributi, quasi sempre con il modello F24. Trova applicazione, tra l’altro, per i versamenti degli acconti e dei saldi delle imposte sui redditi indicate nella dichiarazione e delle relative addizionali e dell’Irap, per i versamenti periodici e a saldo dell’Iva, per il versamenti delle ritenute operate dai sostituti d’imposta.
- la disciplina della riscossione mediante ruoli e coattiva: la riscossione coattiva a mezzo ruolo è una procedura per il recupero dei crediti derivanti da indebite riscossioni. Il ruolo è un elenco nominativo di soggetti debitori che viene compilato dall’Agenzia delle entrate. I ruoli contengono le generalità e il codice fiscale del debitore e la somma dovuta.
- le disposizioni riguardo il funzionamento del servizio nazionale della riscossione
- le disposizioni che estendono la disciplina della riscossione mediante ruolo alle diverse entrate dello Stato, anche non tributarie
- la disciplina di recepimento della direttiva 2010/24/UE, in materia di mutua assistenza tra gli Stati membri dell’Unione Europea ai fini della riscossione dei crediti erariali
- le disposizioni transitorie e finali, nell’ambito delle quali sono individuate quelle oggetto di abrogazione, nonché di coordinamento.
Oltre al corpo principale del decreto, ci sono anche 3 allegati che riguardano:
- l’individuazione delle forme societarie dei soggetti residenti nell’Unione europea e delle imposte sui redditi applicate negli Stati membri, per l’applicazione dell’esenzione dalle imposte sugli interessi
- i canoni pagati a società non residenti o con stabile organizzazione in un altro Stato membro della Ue
- l’elenco delle disposizioni di interpretazione autentica ricondotte all’interno del Testo unico.
L’approvazione definitiva del decreto è attesa dopo l’iter di valutazione finale. Intanto il governo lo valuta come un passo importante verso una gestione fiscale più chiara ed efficiente.
I 13 Titoli della bozza approvata
Vediamo nel dettaglio i 13 Titoli.
Titolo I
Nel Titolo I “Disposizioni in materia di riscossione spontanea”, che si compone di tre Capi, sono confluite le disposizioni relative al sistema dei versamenti unitari mediante delega di pagamento modello F24 con facoltà di compensazione. In questo senso, nonostante l’utilizzo del modello F24 sia stato progressivamente esteso alla quasi totalità delle tasse statali, dal momento che rimane però, seppur pur in misura residuale e ancora per poco, l’uso del modello F23 per alcuni tributi speciali e ipo-catastali, il governo ha voluto recepire in un apposito Capo anche la disciplina relativa a quei versamenti che, attualmente, ha ad oggetto principalmente entrate diverse da quelle tributarie.
Titolo II, III, IV, V e VI
Nei successivi Titolo II “Riscossione delle imposte sul reddito”, Titolo III “Riscossione dell’IVA”, Titolo IV “Riscossione dell’imposta di registro”, Titolo V “Riscossione dell’imposta ipotecaria e catastale” e VI “Riscossione dell’imposta sulle successioni” sono state ricondotte le disposizioni in materia di versamenti e riscossione relativi alle rispettive imposte. Nell’ambito del titolo II dedicato alle imposte sui redditi in cui è confluita la disciplina delle ritenute e degli acconti è stata proposta una sistematizzazione della normativa relativa, in particolare, alla tassazione dei redditi di capitali cui è dedicata un’apposita sezione.
Titolo VII
Il Titolo VII “Rimborsi” riguarda la disciplina delle modalità di erogazione delle eccedenze di versamento con autonomi Capi dedicati alle diverse tipologie di imposte. Giorgetti e la sua squadra hanno deciso di inserire qui anche la disciplina del conto fiscale, la cui operatività oggi è limitata alla gestione dei rimborsi.
Titolo VIII
Riguarda invece la normativa sulla modalità di riscossione mediante iscrizione a ruolo e alla cartella di pagamento il Titolo VIII “Riscossione mediante ruoli” del nuovo Testo unico. Non rientra qui l’impianto normativo in materia di avviso di accertamento esecutivo. Come si legge nella bozza, “l’esecutività dell’atto impositivo rappresenta una qualità intrinseca dell’atto stesso da cui l’idoneità all’utilizzo ai fini della riscossione forzosa in luogo dell’iscrizione a ruolo”. Per questo il governo ha optato per far confluire questa disciplina integralmente nel testo unico adempimenti e accertamento nell’ambito delle disposizioni attinenti alle modalità di espletamento dell’attività di controllo sostanziale da parte dell’amministrazione.
Titolo IX
Il Titolo IX “Riscossione coattiva” riporta la disciplina delle attività finalizzate al recupero forzoso del credito dell’amministrazione finanziaria contenuta nell’attuale Titolo II del d.P.R. n. 602 del 1973.
Titolo X
Il Titolo X “Funzionamento del servizio nazionale della riscossione” è dedicato alla disciplina degli obblighi e degli adempimenti dell’agente della riscossione quale soggetto incaricato della gestione del servizio nazionale di riscossione. Nel Testo unico sono confluite solo le disposizioni relative alla gestione operativa del servizio, perché le norme istitutive e organizzative dell’Agenzia delle entrate vengono considerate parte integrante della disciplina dell’organizzazione dell’amministrazione finanziaria che esula dall’attività di codificazione cui è finalizzata l’attività ricognitiva.
Titolo XI
Nel Titolo XI “Estensione delle disposizioni sulla riscossione mediante ruolo” si estende alle diverse entrate dello Stato, anche non tributarie, l’utilizzo del ruolo ai fini della riscossione, richiamando la specifica disciplina in materia di riscossione delle imposte sul reddito e specificandone i limiti di compatibilità.
Titolo XII
Il Titolo XII “Mutua assistenza per il recupero dei crediti sorti nel territorio nazionale o in uno stato membro UE” è dedicato all’attività di riscossione internazionale sulla base della direttiva 2010/24/UE, recepita in Italia con il decreto legislativo n. 149 del 2012, in materia di mutua assistenza tra gli Stati membri dell’Unione europea ai fini della riscossione dei crediti erariali.
Titolo XIII
Il Titolo XIII “Disposizioni transitorie e finali”, infine, contiene l’elenco delle norme che si propone di abrogare perché ricondotte nel corpo del Testo unico o non più attuali.