Scadenze fiscali a luglio 2024, tutte le date da ricordare

Luglio 2024 è ricco di scadenze fiscali: dal saldo 2023 e primo acconto 2024 delle imposte sui redditi, alla Tari, fino ai contributi per colf e badanti

Pubblicato: 28 Giugno 2024 16:18

Francesca Secci

Giornalista

Giornalista pubblicista con esperienza in redazioni rilevanti, è specializzata in economia, finanza e geopolitica.

Luglio si conferma uno dei mesi più intensi per il rapporto tra fisco e contribuenti, con numerosi adempimenti e scadenze fiscali da rispettare. A partire dal primo luglio, infatti, i cittadini sono chiamati a effettuare importanti versamenti e a presentare dichiarazioni fondamentali per il corretto adempimento delle loro obbligazioni tributarie.

Il calendario fiscale di luglio non concede tregua, richiedendo ai contribuenti attenzione e puntualità per evitare sanzioni e interessi. Le modifiche introdotte dalla Riforma fiscale mirano a rendere il sistema più flessibile, ma l’osservanza delle scadenze rimane fondamentale. Durante il mese, infatti, devono essere saldati i primi saldi e acconti delle imposte. Si dovrà presentare entro il mese anche la dichiarazione Tari.

I contribuenti, tra cui lavoratori dipendenti e pensionati, devono effettuare il saldo 2023 e il primo acconto 2024 delle imposte sui redditi, comprese Irpef e cedolare secca.

Scadenze al primo luglio: saldo imposte e primo acconto

Il primo luglio rappresenta una data chiave per il versamento del saldo delle imposte relative al 2023 e del primo acconto per il 2024, da effettuare utilizzando il Modulo Redditi/Irap. Questa data segna anche l’inizio del blocco della compensazione per i contribuenti con debiti iscritti a ruolo superiori a 100 mila euro.

Novità per le Partite Iva: proroga e maggiorazioni

Importanti novità riguardano le partite Iva che applicano gli Indici Sintetici di Affidabilità (Isa). L’ultimo decreto legislativo di Riforma fiscale ha previsto una proroga di un mese per i versamenti relativi a Irpef, Ires, Irap e alla flat tax incrementale. La nuova scadenza, fissata al 31 luglio, è stata posticipata al 30 agosto con una maggiorazione dello 0,40% a titolo di interessi. Una proroga che interessa circa 4,5 milioni di professionisti.

Modello 730 e imposte su immobili e attività estere

Sempre il primo luglio è un termine importante anche per chi utilizza il modello 730 con quadro W o nella versione senza sostituto d’imposta. Tali contribuenti devono versare il saldo e il primo acconto di Ivie (Imposta sul valore degli immobili situati all’estero) e Ivafe (Imposta sul valore delle attività finanziarie detenute all’estero), oltre al saldo e primo acconto delle imposte liquidate nel modello.

Tutte le date e le scadenze da ricordare del mese di luglio

Il primo luglio non si esaurisce con le imposte sui redditi. Entro questa data devono essere presentati il modello Redditi 2024 cartaceo e la dichiarazione Imu 2024. Inoltre, scade la seconda finestra per richiedere l’esonero dal pagamento del canone Rai per il secondo semestre del 2024.

I datori di lavoro domestico devono ricordare il termine del 10 luglio per versare i contributi Inps relativi al secondo trimestre del 2024. Questi pagamenti possono essere effettuati tramite diverse modalità, tra cui l’app Io e i bollettini Mai precompilati.

A partire dal 15 luglio, i titolari di partita Iva in regime forfetario possono aderire al concordato biennale preventivo con il Fisco. Questo strumento consente di definire anticipatamente la tassazione per i due periodi d’imposta successivi, tramite una piattaforma telematica dedicata.

Il 16 luglio scade poi il termine per il versamento trimestrale dell’Iva e delle ritenute relative al mese di giugno.

Il 23 luglio è invece l’ultima data utile per i professionisti e i Caf per l’invio dei modelli 730 con documentazione consegnata dal 21 giugno al 15 luglio.

Il 30 luglio, infine, è un’altra giornata di paga per i contribuenti, con due scadenze fondamentali:

Sempre a fine mese, chi ha aderito alla rottamazione quater deve versare la quinta rata dovuta. Questa scadenza è cruciale per mantenere i benefici previsti dalla definizione agevolata.

Luglio è anche il mese in cui molti comuni fissano la scadenza per il pagamento della Tari, la tassa sui rifiuti. Parallelamente, i datori di lavoro domestico devono versare la seconda rata dei contributi INPS per colf e badanti entro il 10 luglio.

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