Draghi proroga il bonus luce, gas e acqua anche nel 2022: come averlo

Nel nuovo decreto energia varato dal governo, la proroga del bonus sociale contro il caro bollette di luce, gas e acqua: come funziona e a chi spetta

Pierpaolo Molinengo

Giornalista economico-finanziario

Giornalista specializzato in fisco, tasse ed economia. Muove i primi passi nel mondo immobiliare, nel occupandosi di norme e tributi, per poi appassionarsi di fisco, diritto, economia e finanza.

Con il nuovo decreto energia varato dal governo il 18 febbraio, Draghi e la sua squadra tornano sul fronte caldissimo del caro bollette, che sta mettendo in ginocchio famiglie e imprese in questo inizio 2022. L’Esecutivo era già intervenuto per ridurre la pressione per il caro bollette con 1,2 miliardi nel III trimestre 2021, 3,5 miliardi nel IV trimestre 2021 e 5,5 miliardi nel I trimestre 2022.

Gli aiuti nel decreto bollette 2022

Con il nuovo decreto vengono prorogate diverse misure già in essere, come:

Viene inoltre introdotto un nuovo contributo straordinario, sotto forma di credito di imposta, in favore delle imprese gasivore.

Come abbiamo visto, un elemento molto importante contenuto nel decreto energia contro il caro-bollette riguarda la conferma del Bonus sociale. Vediamo nel dettaglio di cosa si tratta, come funziona e chi può richiederlo (qui i 20 consigli di Enea su come risparmiare sulla bolletta).

Bonus sociale per disagio economico

Il bonus sociale elettrico o di gas naturale consiste in generale in uno sconto applicato sulla bolletta della fornitura elettrica o domestica di gas naturale ed è rivolto alle famiglie in disagio economico che si trovino in una delle seguenti condizioni.

I requisiti

Requisiti del richiedente

Ecco i requisiti del richiedente:

il cittadino/nucleo familiare deve risultare in condizione di disagio economico, ossia deve:

uno dei componenti del nucleo familiare ISEE deve risultare intestatario di un contratto di fornitura elettrica e/o di gas naturale e/o idrica:

Requisiti della fornitura

Quali requisiti deve avere invece la fornitura per poter beneficiare del bonus?

Fornitura diretta

La fornitura diretta elettrica, gas e idrica deve essere intestata a uno dei componenti del nucleo familiare ISEE, ossia il contratto di luce, gas e acqua deve essere intestato a uno dei componenti del nucleo indicati nella DSU. Inoltre:

la fornitura diretta elettrica deve essere:

la fornitura diretta gas deve essere:

la fornitura diretta di acqua deve essere:

Fornitura condominiale

La fornitura condominiale, ossia la fornitura che serve il condominio in cui si trova l’abitazione del componente del nucleo familiare ISEE, deve avere le seguenti caratteristiche:

fornitura condominiale di gas naturale:

fornitura condominiale idrica:

Come averlo e come funziona

Dal 1° gennaio 2021 non c’è più bisogno di presentare alcuna richiesta per ottenere questo tipo di bonus. Chi ha diritto al Bonus sociale per disagio economico non deve più presentare una specifica domanda presso i Comuni o i CAF.

Basta presentare ogni anno tramite ad esempio il Comune, i CAF o il sito INPS, la Dichiarazione Sostituiva Unica (DSU) per richiedere l’ISEE e, automaticamente, il bonus sarà accreditato a chi risponde ai requisiti. Il Bonus sociale, dunque, viene applicato automaticamente e direttamente sotto forma di sconto in bolletta.

In presenza dei requisiti, l’INPS invia i dati del nucleo familiare al SII (Sistema Informativo Integrato, gestito dalla società Acquirente Unico), e successivamente gli operatori ricevono le informazioni per riconoscere automaticamente il bonus in bolletta.

Ogni nucleo familiare ha diritto a un solo bonus per tipologia – elettrico, gas, idrico – per anno di competenza della DSU: è il cosiddetto “vincolo di unicità”. Ad esempio per l’anno 2021 un solo bonus per disagio economico elettrico, un solo bonus gas e un solo bonus idrico.

Il Bonus per disagio economico è cumulabile con quello per disagio fisico?

Oltre al Bonus sociale per disagio economico, esiste anche quello per disagio fisico.

L’ottima notizia è che, se in casa di chi ha i requisiti per il Bonus per disagio economico, vive un soggetto in gravi condizioni di salute che possiede i requisiti per il Bonus sociale per disagio fisico, la famiglia può richiedere anche questa agevolazione. I due bonus sono quindi cumulabili.

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