Assegno di inclusione, il governo Meloni anticipa il click day a dicembre

Chi sono i beneficiari che potranno inviare la propria domanda prima del previsto: ecco l'ipotesi al vaglio del governo

Luca Incoronato

Giornalista

Giornalista pubblicista e copywriter, ha accumulato esperienze in TV, redazioni giornalistiche fisiche e online, così come in TV, come autore, giornalista e copywriter. È esperto in materie economiche.

Il click day del primo gennaio per quanto riguarda l’Assegno di inclusione potrebbe saltare. Il governo sta vagliando questa ipotesi. Ciò non vuol dire rinviare il tutto a data da destinarsi, anzi. La possibilità sul tavolo sarebbe infatti quella di anticipare il processo di invio delle istanze, considerando quanto poco conveniente sia, in effetti, la data ufficializzata al momento.

Assegno di inclusione: nuova data

Uno degli strumenti attuati dal governo di Giorgia Meloni per contrastare la povertà delle famiglie italiane è l’Assegno di inclusione. Una soluzione voluta da Marina Calderone, ministra del Lavoro. Ad oggi la presentazione delle domande da parte degli aventi diritto vede come click day il primo gennaio. Ciò vuol dire che tutte le istanze dovranno essere inviate a partire dal primo giorno del 2024. Un procedimento che, in caso di conferma, comporterebbe il la perdita di una mensilità per i soggetti richiedenti.

La misura è rivolta anche agli ex percettori del Reddito di Cittadinanza, il che lascia immaginare il gran numero di richieste che verrà avanzato. L’anticipo vagliato dal governo porterebbe il click day al 18 dicembre 2023. Stando alle stime proposte dall’Inps, saranno ben 737.400 i nuclei familiari interessati alla richiesta.

I beneficiari

Chi ha diritto all’Assegno di inclusione? Tutti i nuclei con un reddito basso, così come con a carico soggetti disabili, minori e over 60, ma anche persone prese in carico dai servizi sociali. Al fine di ottenere l’indennità, occorre attendere l’esito positivo dei controlli sui requisiti. Il tutto in seguito alla sottoscrizione del Patto di attivazione digitale.

Il contributo economico sarà erogato attraverso la Carta di inclusione, emessa da Poste italiane. La domanda potrà essere presentata tramite il sito dell’Inps, effettuando il riconoscimento della propria identità tramite SPID. L’intera procedura potrà anche essere svolta dai vari Patronati sparsi sul territorio e dai Caf. Ecco in breve cosa sapere:

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