Ue, slitta (ancora) price cap su gas: che succede ora?

Ma, assicurano, "lo champagne è nel frigo": ecco quando potrebbe arrivare finalmente la fumata bianca.

Pubblicato: 25 Novembre 2022 14:31

QuiFinanza

Redazione

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Slitta ancora la fumata bianca sul price cup sul gas ma si sono gettate le basi per trovare l’intesa. Secondo molti, una formula politica per non ammettere che sulla questione si è ancora in alto mare. E’ finito, infatti, con un nulla di fatto sulla “vexata questio”  il Consiglio straordinario di ieri a Bruxelles. 

“Lo champagne è in frigo”

Non è ancora tempo di “stappare lo champagne” ma è già “in frigo”. Lo ha detto ieri il ministro dell’Industria
ceco Jozef Sikela per fare il punto della situazione sul tetto al prezzo del gas visto che la possibile fumata bianca dovrebbe arrivare a metà dicembre, quando, probabilmente il 13, si terrà un altro Consiglio Energia straordinario.

Il Consiglio straordinario di ieri, intanto,  si è chiuso con un accordo politico sul contenuto dei regolamenti sulla solidarietà energetica e sulle autorizzazioni degli impianti di produzione di energia da fonti rinnovabili, la cui approvazione formale avverrà contestualmente a quella di un regolamento che istituisca un tetto al prezzo del gas. Il dibattito tra i ministri dell’Energia è stato “abbastanza acceso” e la discussione “estremamente complicata”, perché c’erano “visioni piuttosto divergenti” sul tetto al prezzo proposto dalla Commissione.

Dicembre decisivo?

“Avevo due scelte”, spiega ancora  Sikela, “iniziare l’incontro e concordare che non siamo d’accordo, oppure prendermi la responsabilità politica come presidente e mettere insieme gli Stati. Quindi la mia proposta è stata di concordare sul contenuto dei due regolamenti sul tavolo oggi, in modo che non fossero necessari altri negoziati e che l’accordo sia stato formalmente chiuso, legato al price cap”.

“Sono lieto di informarvi – aggiunge – che mandiamo un messaggio chiaro: non stappiamo ancora lo champagne, ma lo mettiamo in frigorifero. Ci aspetterà probabilmente fino a metà dicembre, quando ci incontreremo ancora per il quinto Consiglio Energia straordinario del 2022″.

Conferme arrivano anche dal ministro dell’Ambiente e della sicurezza energetica, Gilberto Pichetto Fratin, il quale ha ribadito che il Consiglio Ue straordinario dell’Energia di ieri ha raggiunto un accordo di massima sui contenuti dei due regolamenti d’emergenza che la Commissione europea aveva proposto il 9 novembre scorso (sull’accelerazione dei procedimenti autorizzativi per gli impianti di energia rinnovabile), e il 18 ottobre (sugli acquisti congiunti e su un sistema di solidarietà fra gli Stati membri per le forniture di gas), con l’intesa che saranno approvati formalmente alla prossima riunione straordinaria del Consiglio Ue, il 13 dicembre.

Pichetto Fratin, la posizione dell’Italia

A condizione però che sia conseguito nel frattempo un accordo dei ministri sulle modifiche da apportare alla terza e molto più controversa proposta di regolamento, quella sul “meccanismo di correzione del mercato”, come viene ora chiamato il “price cap dinamico”. L’approvazione, in sostanza, dovrà avvenire “a pacchetto” per tutti e tre i testi.

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