STMicroelectronics in crisi, fino a 3mila dipendenti rischiano il posto di lavoro

La STMicroelectronics ha chiuso il 2024 in profonda crisi. Utili e azioni sono a picco ed è in fase di valutazione un piano di licenziamento del 6% dei dipendenti

Pubblicato: 1 Febbraio 2025 07:35

Riccardo Castrichini

Giornalista

Nato a Latina nel 1991, è laureato in Economia e Marketing e ha un Master in Radio, Tv e Web Content. Ha collaborato con molte redazioni e radio.

Il produttore italo-francese di semiconduttori STMicroelectronics sta iniziando il nuovo anno con una serie di problemi finanziari. Diventa così sempre più certo il licenziamento del 6% dell’attuale forza lavoro, attraverso incentivi e prepensionamenti.

La azioni della società di semiconduttori hanno toccato nella giornata di giovedì 30 dicembre il loro valore più basso dal 2020. Il motivo è da rintracciare principalmente nelle previsioni negative sulle vendite nel primo trimestre dell’anno. La diffusione dei dati di bilancio ha fatto crollare il titolo del 9%, con la perdita totale annuale dell’azienda in Borsa che è stata complessivamente del 47%. In questo scenario, a rischio ci sarebbero ci sia i lavoratori in Italia che in Francia.

I problemi di STMicroelectronics

Per comprendere come si sia arrivati oggi a questa non facile situazione è necessario guardare principalemente allo scorso anno. Il 2024 è stato uno dei peggiori degli ultimi decenni per il settore dei microprocessori, principalmente a causa del calo della domanda del settore auto e dall’industria.

STMicroelectronics ha chiuso il 2024 con ricavi in calo del 23%, a 13,2 miliardi, e con profitti in discesa del 63%, 1,5 miliardi. Una situazione disastrosa che potrebbe portare alla rinuncia del 6% dell’attuale forza lavoro, come riferito da Bloomberg, e che ha già impedito all’azienda di fornire l’abituale prospetto per l’intero 2025. Questo interessa al momento soltanto i primi tre mesi dell’anno, con i ricavi netti attesi che sono pari a 2,51 miliardi di dollari e un margine lordo al 33,8%. Si tratta di una netta revisione al ribasso rispetto alla previsioni degli analisti, che avev stimato ricavi per 2,73 miliardi e un margine del 36,1%. Ennesimo segnale che la situazione di crisi è peggiore di quanto si sia pensato fino ad oggi.

I tagli al personale di STMicroelectronics

Lo scenario descritto rende sempre più concreta la possibilità, al momento non confermata, che STMicroelectronics decida di efettuare dei tagli al proprio personale. L’entità dell’intervento sarebbe pari al 6% dell’attuale forza lavoro, con circa 2mila o addirittura 3mila dipendenti che potrebbero essere lasciati a casa sia in Italia che in Francia. La comunicazione ufficiale sembra possa arrivare entro la fine di febbraio 2025.

I problemi finanziari di STMicroelectronics interessano, non poco, anche il governo di Giorgia Meloni. La società è infatti controllata al 50% dal Mef, Ministero dell’Economia e delle Finanze. Alla notizia dei suoi pessimi risultati a chiusura del 2024 e all’assenza di prospettive certe, il mondo della politica si è mosso per chiedere all’esecutivo di muoversi e tutelare la posizione dei lavoratori.

Così una nota di diversi parlamentari del Pd,: “I dati finanziari pubblicati da STMicroelectronics confermano un trend allarmante già oggetto di nostre interrogazioni in Parlamento: il calo dei ricavi e una forte contrazione dell’utile rappresentano un segnale di forte difficoltà per un settore strategico come quello dei semiconduttori. In un contesto globale sempre più competitivo, non possiamo permetterci di perdere terreno anche in questo comparto, cruciale per l’indipendenza tecnologica e l’autonomia industriale dell’Italia e dell’Europa”.

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