Il mercato dei prestiti personali in Italia sta vivendo un momento di grande espansione. Dopo un 2023 segnato da una sostanziale stabilità, con una leggera flessione rispetto al 2022 (-1,6%), il primo semestre del 2024 ha registrato un incremento significativo dei volumi intermediati, che sono cresciuti del 9,3% rispetto allo stesso periodo dell’anno precedente. Con una domanda ancora più crescente se si analizzato specifiche aree del mercato dei finanziamenti.
Per esempio, da un’analisi di Kìron Partner SpA, società finanziaria che fa parte del Gruppo Tecnocasa, è emerso un aumento del 55% nei volumi di prestiti personali intermediati. Si tratta di quelli che vengono gestiti e distribuiti tramite un intermediario, anziché direttamente dalla banca o dall’istituto di credito che eroga il finanziamento.
Prestiti personali in crescita soprattutto tra i giovani
L’analisi dei dati socio-demografici di Kìron rivela un dato interessante: oltre il 56% delle richieste di prestiti personali proviene da giovani under 45 anni. Questo segmento di età sta dimostrando un crescente interesse per il credito, segnando una tendenza che sta diventando sempre più rilevante.
L’età media dei richiedenti è di 43,4 anni che, come spiegato da Renato Landoni, presidente di Kìron, hanno sempre più interesse per forme di finanziamento flessibili. “Nel primo semestre del 2024, abbiamo visto una forte spinta da parte dei clienti verso soluzioni di credito che offrono versatilità e maggiore accessibilità”. I giovani, cioè, sembrano preferire finanziamenti che permettano di affrontare spese importanti, ma con rate mensili più dilazionate nel tempo.
Qual è l’importo medio e la durata dei prestiti personali
Un ulteriore dettaglio interessante riguarda il ticket medio dei prestiti (ovvero l’importo e la durata delle soluzioni scelte). Stando a quanto emerso, infatti, nel primo semestre del 2024, l’importo medio dei prestiti richiesti in Italia è salito a 13.480 euro, un valore superiore rispetto alla media del mercato (del 50%) e anche rispetto ai prestiti concessi da Kìron nello stesso periodo dell’anno precedente (+8%).
Questo significa che i clienti stanno chiedendo prestiti più alti rispetto al passato. Inoltre, la durata media dei prestiti è aumentata da 80 a 83,4 mesi, il che indica che le persone scelgono di distribuire il pagamento su un periodo più lungo. Questo permette di avere rate mensili più basse e di gestire meglio il rimborso, dando maggiore flessibilità a chi chiede il prestito.
Più domande al nord e tra i lavoratori dipendenti
Geograficamente, la maggior parte dei prestiti è stata erogata nel nord Italia (46%), seguito dal sud e dalle isole (34,7%) e dal centro (19,4%). La presenza di clienti stranieri è particolarmente significativa al nord (circa il 40%) e al centro (35%), mentre al sud e nelle isole è meno marcata.
Dal punto di vista professionale, il 79% dei richiedenti è dipendente, sia nel pubblico che nel privato, mentre il 10% svolge attività autonoma o professionale. Un altro dato interessante è che anche coloro che hanno contratti a termine o forme di reddito meno stabili riescono ad accedere ai prestiti personali, sebbene in misura minore (3%).
In generale, anche l’indice di fiducia delle famiglie è in crescita, nonostante un approccio prudente al mercato del credito. Per questo motivo, come ha spiegato Landoni, guardando al futuro il continuo aumento della fiducia dei consumatori, unito a un miglioramento delle condizioni di accesso al credito, è possibile che i prestiti personali diventino sempre più un elemento chiave nella gestione finanziaria delle famiglie italiane.