G20, Meloni arriva a Rio: in mattinata il bilaterale con Lula

Meloni interverrà in due sessioni del summit, la prima in apertura dei lavori di lunedì sulla lotta alla povertà

Pubblicato: 17 Novembre 2024 14:25

Andrea Celesti

Giornalista economico-sportivo

Giornalista esperto di economia e sport. Laureato in Media, comunicazione digitale e giornalismo, scrive per diverse testate online e cartacee

Giorgia Meloni è arrivata nella notte a Rio de Janeiro per partecipare al G20, in programma lunedì e martedì. In mattinata (le 12.10 ora locale, le 16.10 in Italia) è in programma per la Presidente del Consiglio un bilaterale con il Presidente brasiliano Lula.

L’arrivo di Meloni a Rio

Nella notte Meloni è arrivata a Rio in vista della partecipazione al G20, in programma il 18 e il 19 novembre. La premier è stata accolta alla Base Aérea do Galeão da un Rappresentante del ministero degli Esteri brasiliano, dall’ambasciatore d’Italia in Brasile, Alessandro Cortese, e da Massimiliano Iacchini, console generale d’Italia a Rio de Janeiro.

Quando in Italia saranno le 16.10 circa, Meloni incontrerà Lula, che si confronterà anche con la presidente della Commissione europea, Ursula von der Leyen, il presidente turco Recep Tayyip Erdogan e quello francese Emmanuel Macron. La Presidente del Consiglio parlerà in due sessioni del summit. Previsto un primo intervento in apertura dei lavori in cui la premier parlerà del contrasto alla povertà.

Il summit di Rio

Domani si apriranno i lavori del vertice G20 di Rio de Janeiro, ultimo appuntamento internazionale per Joe Biden in qualità di Presidente degli Stati Uniti. L’evento, ospitato all’interno del Museo d’Arte Moderna, riunirà i leader delle principali economie mondiali e i rappresentanti dell’Unione Africana e dell’Unione Europea.

Il vertice rappresenta l’apice di un anno di intense attività diplomatiche guidate dal Brasile, che ha assunto la presidenza del G20 nel dicembre 2023. Oltre ai membri tradizionali del gruppo e ai blocchi regionali, il Brasile ha invitato diversi Paesi, tra cui Angola, Bolivia, Qatar Chile, Colombia, Egitto, Emirati Arabi e Nigeria. Insieme a loro, è prevista la partecipazione di diverse organizzazioni internazionali. Un’inclusività che riflette l’ambizione del Brasile ad ampliare il dialogo e affrontare le sfide globali in modo più collaborativo.

Con lo slogan “Costruire un mondo equo e un pianeta sostenibile”, la presidenza brasiliana ha delineato un’ambiziosa agenda che pone al centro temi cruciali come l’inclusione sociale, la riforma delle istituzioni internazionali, la transizione ecologica e la sicurezza alimentare.

Tra le iniziative più significative c’è il lancio dell’Alleanza globale contro la Fame e la povertà, un’iniziativa volta a mobilitare risorse per combattere una piaga che affligge ancora oggi 700 milioni di persone nel mondo (secondo i dati della Banca Mondiale), la metà delle quali bambini. Alla vigilia del vertice, i negoziati per la stesura della dichiarazione finale sono ancora in corso. “Siamo impegnati a trovare un linguaggio condiviso su temi sensibili”, hanno detto fonti diplomatiche.

L’obiettivo è infatti quello di trovare un linguaggio condiviso su temi cruciali come la guerra in Ucraina, il conflitto in Medio Oriente, la sicurezza alimentare, il debito internazionale, il clima e l’energia, l’empowerment femminile e l’intelligenza artificiale. Per l’evento sono previste imponenti misure di sicurezza a seguito degli ultimi avvenimenti in Brasile, su tutti l’attentato di Brasilia. Si tratta di un appuntamento di grande rilevanza, considerando che i partecipanti rappresentano l’85% del Pil globale e il 75% del commercio mondiale.

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