Torna in auge il risiko bancario dopo che la Unipol di Carlo Cimbri ha aumentato la sua partecipazione in BPER, rafforzando la presa sulla banca emiliana, che presenta grandi potenzialità sia come investimento sia come attore di un progetto di consolidamento nel settore bancario. Tanto più che l’aumento della quota di partecipazione avviene proprio nel momento in cui scade il vincolo di inalienabilità del MEF sulla quota residua del Montepaschi. Un dettaglio che ha riacceso le speculazioni in Borsa.
Il contratto di “share swap”
Unipol, che già deteneva una quota del 19,854% del capitale di BPER Banca, ha sottoscritto tramite la compagnia assicurativa UnipolSai, un contratto di “share swap” con scadenza massima 25 febbraio 2028, portando la sua partecipazione al 24,62%, secondo i dati comunicati ieri dalla Consob.
L’Istituto guidato da Carlo Cimbri ha così blindato la banca, che presenta grandi potenzialità sia come investimento, sia nella partita del consolidamento del settore bancario. La compagnia assicurativa ha infatti parlato di “un’interessante opportunità di investimento, in considerazione delle prospettive di rendimento complessivo (Total Return) del titolo BPER”.
Le azioni BPER sono le seconde migliori nel FTSE MIB quest’anno, con un rialzo del 69%, secondo solo ad Unipol, che da inizio anno sfiora un guadagno dell’85%. Il valore in Borsa di BPER è pari a 6,89 miliardi di euro, che corrisponde a 4,1 volte l’utile dell’esercizio 2023 e a 5,43 volte la redditività netta attesa nel 2024, ben al di sotto dei competitors. Agli attuali prezzi di mercato, inoltre, il titolo tratta a sconto (0,71 volte) rispetto al patrimonio netto contabile.
Ma il valore di BPER va ben al di là del semplice investimento profittevole.
Le mire su MPS
Il contratto di “share swap” è stato sottoscritto mentre scade il vincolo di inalienabilità delle azioni Banca MPS in mano al MEF: si tratta del residuo 26,7% della Banca senese, dopo le cessioni di quote tramite bookbuilding accelerato effettuate nei mesi scorsi.
Il Presidente di Unipol, Carlo Cimbri, non ha mai fatto mistero di avere un interesse generico sull’Istituto senese, ma né Unipol né BPER hanno “mai avuto allo studio” un investimento su Rocca Salimbeni “nell’immediato futuro”.
Unipol detiene anche il 19,7% di Banca Popolare di Sondrio, altra banca dalle grandi potenzialità, che potrebbe costituire una interessante partita di cambio per un’altra operazione di consolidamento con Unicredit.
L’euforia del mercato
A Piazza Affari, intanto, il settore bancario è fra i migliori: l’indice FTSE Italia Banks evidenzia un rialzo del 2%, performando meglio dell’indice principale FTSE MIB (+1,24%).
Forti i titoli al centro del risiko bancario, come Banca MPS, che si attesta a 4,946 euro, in aumento di circa il 7%. Il Ministro dell’Economia Giancarlo Giorgetti, a proposito ella vendita della quota in capo al MEF, ha precisato che il governo seguirà la strategia di valorizzazione seguita per ITA Airways e che non c’è fretta di vendere.
Bene anche BPER, che si attesta a 5,09 euro, con un aumento del 4,5%, mentre Unipol evidenzia un progresso del 3,19% a 9,55 euro. Non è da meno la Banca Popolare di Sondrio che fa segnare un +2,74% a 6,935 euro.