Reti di consulenza: patrimonio record a fine marzo

L'analisti trimestrale di Assoreti metto in luce la crescita registrata dalle reti di promotori finanziari grazie al buon andamento dei mercati ed anche al positivo andamento della raccolta

Pubblicato: 19 Maggio 2024 10:00

QuiFinanza

Redazione

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E’ di nuovo record per il patrimonio dei risparmiatori seguiti dalle reti di consulenza, che si riporta sui livelli di fine 2023, sia per effetto del buon andamento dei mercati sia per la crescita della raccolta. E’ quanto emerge dal report di Assoreti, secondo cui le reti di promotori sono state in grado di rispondere alla fase di incertezza con  portafoglio ben diversificato in grado di ridurre l’esposizione al rischio.

I dati di fine marzo

Il patrimonio a fine marzo si attesta a 839,8 miliardi, superando del 7% la valorizzazione di fine dicembre 2023. La principale leva di crescita è rappresentata dall’effetto performance dei mercati finanziari che contribuisce per 3,1 punti percentuali, mentre la raccolta per 1,3 punti; l’apporto derivante dalle modifiche intervenute sul perimetro di rilevazione è di 2,5 punti.

La valorizzazione complessiva della componente finanziaria/assicurativa/previdenziale del portafoglio raggiunge così i 717,1 miliardi di euro (+7,3% nel trimestre), rappresentando l’85,4% del portafoglio; di questi, 519,9 miliardi sono investiti in prodotti del risparmio gestito (il 61,9% del portafoglio) e 197,2 miliardi in strumenti finanziari amministrati (il 23,5% del patrimonio).

Risparmio gestito

La componente rappresentata dall’insieme dei prodotti del risparmio gestito registra una crescita del 5,5% nel trimestre, determinata per 3,7 punti dall’effetto mercato.

Il valore dei fondi comuni e Sicav si attesta a 227,3 miliardi di euro, con una crescita del 6,4% rispetto a fine 2023 e un’incidenza complessiva sul portafoglio che si attesta al 27,1%. In dettaglio,  fondi aperti di diritto estero rappresentano il 23,8% del portafoglio con 200,2 miliardi di euro, dei quali 86,2 miliardi investiti in fondi azionari; i prodotti di diritto italiano valgono 24 miliardi (2,9% del portafoglio).

La valorizzazione delle gestioni individuali aumenta del 4,8% e raggiunge 84,2 miliardi di euro; l’incidenza in portafoglio si attesta, così, al 10%. Il comparto assicurativo rappresenta il 22,5% del portafoglio, con 189 miliardi di euro (+4,7%). La crescita coinvolge in particolare le polizze multiramo (+8%), che raggiungono i 43 miliardi, e le unit linked (+4,4%) con 102 miliardi. Crescono anche i prodotti previdenziali (+6,3%) che raggiungono, così, 19,3 miliardi.

Risparmio amministrato

Gli strumenti finanziari amministrati raggiungono una valorizzazione complessiva di 197,2 miliardi di euro, con un incremento del 12,2%.

Si consolida la maggiore incidenza dei titoli di Stato, ora pari all’8,6% con 72,2 miliardi di euro; segue quella dei titoli azionari che, con 58,7 miliardi, rappresentano il 7% del portafoglio. Il 6,6% del patrimonio è rappresentato dalle obbligazioni corporate (3,6%), dagli exchange traded product (1,5%) e dai certificate (1,4%).

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