Cosa cambia per trasferimenti di denaro, come bonifici e addebiti, da e verso il Regno Unito, e per pagamenti e prelievi oltre Manica. Ma anche le conseguenze dell’uscita del Regno Unito dall’Unione Europea per la gestione dei propri investimenti e risparmi.
Per far luce su questi aspetti in tema di servizi bancari e di pagamento e supportare i cittadini nella loro operatività, l’Abi in collaborazione con le banche e le Associazioni dei consumatori che partecipano al progetto Trasparenza semplice, ha pubblicato l’infografica “Brexit, le maggiori novità in 6 punti” .
Una guida che mira ad accompagnare i clienti nella gestione delle operazioni bancarie, degli investimenti e dei contratti di assicurazione già stipulati dopo che il Regno Unito, a partire dal 1 gennaio 2021, è uscito dall’Unione doganale e dal Mercato unico Ue.
Pagamenti e prelievi nel Regno Unito
Come avvenuto sino ad oggi si potranno continuare ad effettuare pagamenti e prelievi nel Regno Unito con una carta emessa da una banca italiana. Se si è titolari di una carta abilitata ad un circuito internazionale, è possibile continuare a utilizzarla per prelevare agli sportelli automatici e fare pagamenti negli esercizi commerciali.
Trasferimenti di danaro nel Regno Unito
Per effettuare trasferimenti di denaro nel Regno Unito sarò possibile continuare a utilizzare l’IBAN e a fare pagamenti SEPA, ossia bonifici e addebiti diretti in quanto il Paese continua a fare parte dell’area unica dei pagamenti in euro (in inglese ‘Single Euro Payments Area’, SEPA). Tuttavia, potrebbe esserti richiesto di fornire il codice BIC in aggiunta all’IBAN e il proprio indirizzo di residenza dovrà necessariamente essere noto ai beneficiari. In caso di variazioni di costo dovute al recesso, la banca informerà l’utente con 60 giorni di anticipo, come previsto dalla normativa nazionale sulla variazione unilaterale delle condizioni contrattuali.
Aquisti online dall’Italia
È possibile fare acquisti dall’Italia attraverso un sito britannico. Poiché tali operazioni equivalgono a una transazione commerciale effettuata sul sito di un Paese extra UE, verranno applicate le norme doganali vigenti nell’Unione. In particolare, se la merce è di origine britannica, non si applicano dazi ma è dovuta l’IVA. Se invece la merce è di origine, ad esempio, cinese e non ha subito trasformazioni o lavorazioni ulteriori nel Regno Unito, si applicano anche i dazi, secondo la tariffa dell’UE. È importante leggere attentamente i termini e le condizioni di consegna, prima di procedere all’acquisto.
Operatività banche
Se le banca britanniche che hanno operato in Italia fino al 31 dicembre 2020 sono state autorizzate a operare sul territorio italiano come intermediario di Paese terzo, tali banche possono svolgere le attività per le quali è stata richiesta dal cliente l’autorizzazione (limitandosi alla gestione dei rapporti esistenti). Analoga disciplina anche per la prestazione dei servizi di investimento. Inoltre, i depositi continuano ad essere tutelati da un sistema di garanzia italiano e puoi accedere all’Arbitro Bancario Finanziario (ABF). In mancanza di autorizzazione, è stata prevista la cessazione delle attività svolte dalla banca in Italia, con conseguente chiusura dei rapporti esistenti.
Assicurazioni
In caso di contratti di assicurazione con un’impresa assicurativa del Regno Unito le coperture assicurative e l’importo dei premi previsti dal proprio contratto non subiranno limitazioni o condizionamenti a seguito degli eventuali cambiamenti a livello societario, pianificati dalla propria impresa di assicurazione britannica per garantire la continuità del servizio in Italia. Gli effetti della Brexit sui rapporti contrattuali tra l’utente e la propria impresa di assicurazione dipenderanno anche dalla legislazione nazionale applicabile al contratto. Per maggiori informazioni, puoi contattare l’impresa di assicurazione britannica con la quale hai stipulato la polizza, l’intermediario attraverso il quale l’hai acquistata e l’IVASS in qualità di Autorità per quanto concerne le assicurazioni.