Il 30 giugno scade il servizio di maggior tutela dell’energia elettrica. Dal 1 luglio sarà obbligatorio passare al mercato libero per tutti, tranne per i cosiddetti vulnerabili. Alcune categorie infatti potranno entrare all’interno del servizio a tutele graduali, che durerà fino al 2027 per permettere un passaggio graduale e garantito a tutti gli utenti.
Le tariffe sul mercato libero nel frattempo continuano a crescere, superando quelle della maggior tutela a causa di un aumento dei prezzi nei mesi scorsi. Spesso però queste sono associate anche a servizi aggiuntivi che il mercato tutelato non può offrire ai clienti.
La fine della maggior tutela il 30 giugno
Il 30 giugno 2024 sarà l’ultimo giorno in cui sarà valida, per il mercato dell’energia elettrica, la maggior tutela. Si conclude quindi definitivamente il periodo di transizione tra mercato monopolistico e libero, con una totale liberalizzazione delle offerte dell’energia che nell’ultimo periodo ha portato alla nascita e alla crescita di decine di aziende di distribuzione su tutto il territorio nazionale.
Nonostante ciò però, alcune specifiche categorie avranno la possibilità di rimanere fino al 2027 sotto una sorta di mercato tutelato, il servizio a tutele graduali. Si tratta dei cosiddetti clienti vulnerabili, termine che include:
- Le persone con più di 75 anni
- I percettori di bonus sociale per disagio economico o fisico
- I beneficiari della legge 104 sull’invalidità e le disabilità
- Gli utenti delle isole minori non interconnesse con la rete nazionale
- Gli utenti che abitano in strutture di emergenza
Per queste cinque categorie non avverrà quindi alcun cambiamento. Il costo della loro bolletta elettrica continuerà a basarsi sul Pun, il prezzo unico nazionale, che ha regolato il mercato tutelato per tutta la sua esistenza. Questa ulteriore tutela non sarà però considerata permanente. Anche gli utenti che rientrano in queste categorie dovranno infatti passare al mercato libero ma soltanto a partire dal 2027.
I prezzi nel mercato libero e in quello tutelato
Per diverse persone il passaggio al mercato libero potrebbe comportare un aumento del prezzo della bolletta. In media infatti, è stato rilevato un aumento dei costi dell’energia nel 2023 tanto che la maggior parte delle offerte fuori dal mercato tutelato supera il prezzo di quella della maggior tutela. L’utente però può comunque scegliere quella dal costo minore, trovando in alcuni casi anche aziende che offrono soluzioni più vantaggiose rispetto all’ex monopolista statale.
Una parte di questo aumento di prezzo è anche dovuto al fatto che diverse aziende stanno unendo l’offerta di energia elettrica ad altri servizi. Questo è un metodo per attirare una clientela legata a una diversa fornitura, che a volte può essere di gas, verso un solo distributore. Nel servizio di maggior tutela non esiste nessuna offerta di questo tipo.
Nella seconda parte del 2023 il prezzo medio finale per i privati sul mercato libero aveva raggiunto i 36,62 centesimi di euro per kWh, mentre il servizio di maggior tutela si era assestato sui 28 centesimi a kWh. Arera ha comunque messo a disposizione di tutti i cittadini un portale che permette di confrontare le offerte per il mercato libero dell’energia elettrica e scegliere quella più conveniente.