Un piccolo gruppo di agricoltori ha manifestato a Roma, portando nel centro della capitale i propri trattori come già accaduto nel 2024. I gruppi indipendenti che hanno organizzato la protesta, lontani dalle tradizionali organizzazioni di settore, chiedono al ministro dell’Agricoltura Francesco Lollobrigida di rispettare gli accordi presi in occasione del tavolo di dialogo dello scorso anno.
Gli agricoltori vogliono uno stato di emergenza per le aziende del settore, una maggiore protezione dalla concorrenza dei prodotti esteri e un prezzo minimo per alcuni generi alimentari da loro venduti. Come nel 2024, la protesta è arrivata anche a Sanremo, con una nuova richiesta di salire sul palco.
Trattori a Roma, tra il governo e il Papa
Una ventina di mezzi agricoli guidati da una delegazione di agricoltori provenienti da Lazio, Emilia-Romagna e Toscana ha percorso la via Aurelia per arrivare nel pomeriggio dell’8 febbraio a Roma. Qui hanno protestato contro il governo, accusato di non aver rispettato gli accordi del 2024. La manifestazione è organizzata da alcune associazioni indipendenti, come Agricoltori Italiani, il cui fondatore, Salvatore Fais, ha partecipato al corteo.
“Da un anno non è cambiato niente, stanno facendo i progetti all’estero, basti guardare il progetto Mattei, dove il nostro ministro ha firmato per portare in Italia il 30% di prodotti fatti in Africa” ha detto Fais, stando a quanto riporta il sito di informazione locale Roma Today. Il leader della protesta ha anche minacciato di rinforzare il presidio di Torrimpietra, portando più trattori in manifestazione anche in confronto allo scorso anno. “Anche noi abbiamo fatto esperienza, lo scorso anno sono stati bravi a dividerci, quest’anno non so se riusciranno” ha continuato Fais.
I manifestanti hanno anche provato ad attirare l’attenzione del Vaticano. “Sua santità mi aspetta” si legge su uno degli striscioni esposti sui trattori. In occasione del Giubileo, i leader della protesta sperano infatti di poter avere un’udienza con Papa Francesco.
Cosa vogliono gli agricoltori
La ragione per cui gli agricoltori italiani riuniti in diverse associazioni indipendenti sono tornati a protestare, sarebbe il mancato rispetto degli impegni presi dal governo esattamente un anno fa. All’inizio del 2024 diverse proteste dei trattori avevano attirato l’attenzione di politica e media, culminando nella lettura di un comunicato delle associazioni da parte di Amadeus durante il Festival di Sanremo.
Alle manifestazioni era seguita una serie di incontri con il ministro dell’Agricoltura Lollobrigida e quindi un accordo che aveva posto fine alle proteste. Gli agricoltori non sono però soddisfatti, e chiedono:
- maggiore protezione contro la concorrenza estera, in particolare dopo l’accordo europeo con il Mercosur;
- un “prezzo giusto”, quindi un prezzo minimo più alto di quello attuale, per i prodotti agricoli e della pesca;
- l’istituzione di uno stato di emergenza per le aziende del settore.
Alcune associazioni stanno anche provando nuovamente a chiedere uno spazio durante Sanremo. Un’opportunità che difficilmente la nuova direzione del Festival potrà concedere. Carlo Conti, il nuovo presentatore che ha sostituito Amadeus, ha più volte sottolineato di non volere argomenti di attualità sul palco, nemmeno nei testi delle canzoni.