Pisa, come sarà il “nuovo” stadio: costi e guadagni per tutta la città

Il ritorno in Serie A è stato a lungo atteso ma richiede degli interventi all'Arena Garibaldi: ecco come cambierà in tempo per l'inizio della stagione 2025-26

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Luca Incoronato

Giornalista

Giornalista pubblicista e copywriter, ha accumulato esperienze in TV, redazioni giornalistiche fisiche e online, così come in TV, come autore, giornalista e copywriter. È esperto in materie economiche.

Il Pisa ha atteso ben 34 anni per il ritorno in Serie A. Mentre il Napoli sognava il suo terzo scudetto post Maradona, in Toscana c’era chi agognava quest’ambita scalata. Finalmente la festa ha avuto inizio e, dopo l’ottimo campionato di B concluso, è stata decisamente meritata.

È innegabile, però, che la massima serie richieda degli standard differenti. Per questo motivo il club ha iniziato i lavori per l’adeguamento del proprio stadio, così da poter ospitare 12.500 spettatori in sicurezza.

Pisa, come sarà il nuovo stadio

È fondamentale che il Pisa abbia un nuovo stadio. A dire il vero, però, si continuerà a giocare ovviamente nell’Arena Garibaldi – Romeo Anconetani, che però cambierà in buona parte aspetto. Lo step successivo parte anche da qui, dagli spalti e dal terreno di gioco, oltre che dalla rosa.

La stagione di Serie A 2025-26 è dietro l’angolo, in pratica, distante pochi mesi, e il progetto è stato definito in accordo tra il club e il Comune di Pisa. Si prevedono quattro fasi principali:

Accordo e costi

Il via libera per la convenzione-ponte è giunta in sede di commissione consiliare. Come prevedibile, si è trattato di una delibera unanime, che ha visto il Consiglio comunale approvare una variazione di bilancio. Cifra complessiva pari a: 1,3 milioni di euro. Soldi da spendere per gli interventi obbligatori che la Lega Calcio di Serie A ha imposto al Pisa Sporting Club.

Si aggiungono poi ulteriori 800mila euro, stanziati già in precedenza, nel 2024, al fine di impermeabilizzare la curva Nord e montare 2.100 seggiolini. Questi sono già a disposizione della società, essendo stati rimossi temporaneamente per i lavori di consolidamento dell’impianto.

Non tutte le spese ricadranno però sul Comune, comprensibilmente. Il Pisa ha infatti destinato circa 1,5 milioni di euro alle varie opere di miglioramento. Il tutto grazie anche alla partecipazione di partner locali e sponsor tecnici. È facile comprendere l’importanza di questo ritorno in Serie A, ammirando la generale partecipazione della collettività.

L’investimento per adeguare l’Arena Garibaldi sarà dunque, complessivamente, di 3,6 milioni di euro, circa. È però importante indicare anche quelli che saranno i tempi. Come detto, la prima giornata di Serie A non dista poi molto.

I lavori avranno tempistiche molto serrate. I primi cantieri hanno ovviamente già avuto inizio e il Comune prevede di completare le opere entro fine agosto, lievemente prima della gara inaugurale in casa contro la Roma (primo match fuori casa per agevolare il club).

Proseguono inoltre i lavori propedeutici per il nuovo parcheggio, sito in via Rindi. Lo stesso dicasi per le necessarie variazioni urbanistiche. Le aree commerciali annesse allo stadio dovranno infatti essere “sbloccate”, evitando ingorghi prevedibili durante le gare casalinghe.

Opportunità per la comunità

Per quanto riguarda le aree dello stadio meno invasive, per così dire, i lavori hanno già avuto inizio. Le due fasi critiche saranno invece fronteggiate tra luglio e agosto:

Si mira a consegnare l’impianto preservando l’integrità della facciata storica, consentendo un rapido collaudo ed entro la prima gara casalinga, come detto. Un “restyling” dall’impatto decisamente notevole.

Il Pisa ha iniiato i lavori per il “nuovo” stadio: costi, progetto e ricadute sulla città

Al netto del fatto che senza lavori non sarebbe stato possibile giocare la prossima stagione di Serie A, salvo accordi con la Lega e rinvii eventuali, c’è una serie di ricadute di cui tener conto. Quanto sta accadendo ha infatti un chiaro impatto:

Le opportunità commerciali sono svariate, come dimostra il fatto che nel progetto si comprende la riqualificazione delle aree commerciali adiacenti allo stadio. I vani sottotribuna, poi, saranno con ogni probabilità trasformati per accogliere servizi di ristorazione, pop-up store e club lounge. Tutto ciò lascia stimare un indotto di circa 500mila euro annui, considerando le attività e i canoni di concessione.

Il Pisa è inoltre in trattative per l’installazione di un collegamento Wi-Fi gratuito, così come di schermi informativi per raccontare la storia della squadra e della città. Di fatto lo stadio diventerà una sorta di museo, a tratti, coniugando passato glorioso e presente innovativo.

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