Mondiale per club è un caso, calciatori fanno causa alla Fifa: come funziona il torneo

Calciatori in rivolta per il Mondiale per Club, i sindacati fanno causa alla Fifa e il torneo è sempre più a rischio dopo le proteste dei club

Pubblicato: 15 Giugno 2024 16:00

Luca Bucceri

Giornalista economico-sportivo

Giornalista pubblicista esperto di sport e politica, scrive di cronaca, economia ed attualità. Collabora con diverse testate giornalistiche e redazioni editoriali.

Il Mondiale per club, competizione che si giocherà per la prima volta nel suo nuovo format nell’estate del 2025, è diventato un vero e proprio caso. Attorno alla rassegna intercontinentale tra società, a cui parteciperanno 32 squadre, si è sollevato un polverone, tra club scontenti e giocatori tutt’altro che esaltati all’idea di viaggiare verso gli Stati Uniti per giocare i match che decreteranno chi sarà il migliore del calcio mondiale.

Dopo l’attacco poi ritrattato da Carlo Ancelotti e il Real Madrid, a usare parole al veleno sono ora i protagonisti del torneo, quei calciatori che di giocare no stop non ne hanno proprio voglia e con il proprio sindacato hanno deciso di fare causa alla Fifa. E si prospettano mesi roventi, col Mondiale che potrebbe finire ancor prima di iniziare.

Mondiale per Club 2025, più problemi che gioie

L’avventura del nuovo Mondiale per Club, infatti, non sembra essere partita nel migliore dei modi. Una competizione che di certo dà più possibilità ai club di sognare di laurearsi i migliori al mondo, ma che di certo richiede un dispendio di forze, sia economiche sia fisiche, non di poco conto. Certo, le cifre che orbitano attorno ai premi non sono da trascurare, ma non per tutti vale la pena.

I 50 milioni promessi per la sola partecipazione (cifre astronomiche rispetto alla partecipazione alla Champions), con il doppio da versare alla futura vincitrice del Mondiale, non sono per molti degni di nota, tanto che in diversi club hanno gettato non pochi dubbi sulla partecipazione.

Ultimo, in ordine di tempo, è il caso Real Madrid, prima esploso e poi rientrato per uno dei più classici misunderstanding. Equivoco nato dalle parole di Carlo Ancelotti che aveva detto: “Una partita sola del Real Madrid vale 20 milioni e la Fifa vuole darci quella cifra per tutta la coppa.  Negativo”. Dichiarazioni travisate e che avevano portato ai grandi titoli del tipo “Il Real Madrid non giocherà il Mondiale”.

Niente di più sbagliato, perché i Galacticos a oggi ci saranno. “In nessun momento è stata messa in discussione la partecipazione alla nuova Coppa del Mondo per club che sarà organizzata dalla Fifa nella prossima stagione 2024/2025. Il nostro club parteciperà come previsto a questa competizione ufficiale che affrontiamo con orgoglio e il massimo entusiasmo, sperando di regalare un nuovo titolo ai milioni di nostri tifosi in tutto il mondo” ha precisato la società Blanca.

I calciatori fanno causa alla Fifa

Ma intanto per un problema risolto, un altro è appena nato. E a far smuovere le acque non è un club, ma forse il motore essenziale del torneo: i calciatori. Attraverso FifPro, il sindacato mondiale dei giocatori, chi scende in campo ha fatto causa alla Fifa contestando la legittimità delle decisioni di stabilire unilateralmente il calendario internazionale delle partite e, in particolare, la decisione di creare e programmare la Coppa del Mondo per Club 2025.

Tradotto? I giocatori sono infuriati con la Fifa che ha deciso di organizzare un torneo nell’unica finestra che di solito i giocatori hanno per potersi riposare in estate. In poche parole, giocando il Mondiale per Club, i calciatori saranno chiamati a un tour de force da luglio 2024 a luglio 2025, per poi ritornare subito al lavoro per preparare la stagione 2025/2026.

In un lungo comunicato il sindacato è stato duro: “I sindacati dei giocatori ritengono che queste decisioni violino i diritti dei giocatori e dei loro sindacati garantiti dalla Carta dei diritti fondamentali dell’Ue e potenzialmente violino anche il diritto della concorrenza dell’Ue. La Professional Footballers’ Association (Pfa) inglese e l’Union Nationale des Footballeurs Professionnels (sindacato francese dei giocatori), con il supporto di FifPro Europe, chiedono al Tribunale del Commercio di Bruxelles di deferire il caso alla Corte di Giustizia dell’Unione Europea (Cgue) con quattro quesiti per un rinvio pregiudiziale”.

Il problema del super lavoro per i giocatori

Quali sono questi quattro quesiti? Riguardano:

Quello che viene denunciato dai giocatori è chiaro: “I giocatori e i loro sindacati hanno costantemente evidenziato che l’attuale calendario calcistico è sovraccarico e irrealizzabile. Tuttavia, la Fifa, come evidenziato nelle recenti rappresentazioni da parte di sindacati e leghe internazionali, non ha intrapreso negoziazioni significative e ha continuato unilateralmente un programma di espansione delle competizioni nonostante l’opposizione dei sindacati dei giocatori”.

E il rischio, ora, è concreto. Perché i giocatori non vogliono saperne di essere sfruttati: “Per i giocatori più richiesti per le partite di club e per le competizioni delle squadre nazionali, il diritto a una pausa annuale garantita è diventato praticamente inesistente, con la Coppa del Mondo per Club Fifa 2025 che si tiene durante l’unico periodo dell’anno teoricamente disponibile per i giocatori per prendere tali pause. I sindacati dei giocatori ritengono che tali decisioni da parte della Fifa violino la Carta dei diritti fondamentali dell’Ue (Cfreu)”.

I sindacati membri di FifPro Europe saranno rappresentati davanti al Tribunale del Commercio di Bruxelles dallo studio legale Dupont-Hissel, in particolare da Jean Louis Dupont che è il legale che ha difeso la Superlega nel caso vinto davanti alla Corte di Giustizia Ue e l’avvocato dietro la sentenza Bosman che nel 1995 ha rivoluzionato il sistema di trasferimenti del calcio mondiale.

Come funziona il Mondiale per Club

Il Mondiale per Club è un appuntamento annuale per i campioni delle competizioni continentali per club. Negli anni, infatti, hanno partecipato alla rassegna i vincitori di Champions League (Europa) e Copa Libertadores (Sud America), così come i vincitori della Afc Champions League (Asia), Caf Champions League (Africa), Concacaf Champions League (Nord e Centro America) Ofc Champions League (Oceania) e un club del Paese ospitante. Di fatto un torneo a 7 squadre che durava poco meno di due settimane. Ma il nuovo Mondiale non sarà così.

Dal 2025, infatti, è in arrivo la nuova versione del torneo a 32 squadre, così suddivise:

Ogni Paese ha la possibilità di mandare al Mondiale per Club al massimo due club, motivo per il quale per esempio, l’Italia ha solo due posti disponibili e già occupati (da Juventus e Inter). L’unica eccezione a questa regola è nel caso in cui più di due club dello stesso Paese vincano la principale competizione per club della confederazione nell’arco di quattro anni (come i casi di Messico e Brasile).

A oggi dei 32 posti disponibili 29 sono già stati assegnati e le ultime tre qualificate al Mondiale per Club saranno note nei prossimi mesi. Gli ultimi posti disponibili sono per il Paese ospitante (gli Usa devono ancora decidere a quale club fare disputare la rassegna intercontinentale) e due dalla federazione Conmebol (la squadra che vincerà la Copa Libertadores 2024 e la seconda classificata nel ranking Conmebol). Di seguito le qualificate:

Le 32 squadre verranno divise in otto gironi da quattro squadre e le prime due di ogni girone accederanno agli ottavi di finale che, come qualsiasi competizione continentale o intercontinentale tra nazionali, sarà a eliminazione diretta. A differenze della Coppa del Mondo (per nazionali), per il Mondiale per Club non è prevista alcuna finale per decretare il terzo posto.

Il Mondiale per Club 2025, come detto, si giocherà dal 15 giugno al 13 luglio 2025 negli Stati Uniti.

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