Come funziona all’estero la spartizione dei diritti Tv sul calcio

Francia e Inghilterra, Spagna e Germania: tutte le combinazioni per chi vuole guardare le partite dei rispettivi campionati (e il paragone con l’Italia)

Pubblicato: 25 Ottobre 2023 11:26

Federico Casanova

Giornalista politico-economico

Giornalista professionista specializzato in tematiche politiche, economiche e di cronaca giudiziaria. Organizza eventi, presentazioni e rassegne di incontri in tutta Italia.

Nel mondo del calcio, una delle attività preferite è quella di mettere a confronto risultati e statistiche del nostro campionato con quelle degli altri Paesi europei. Nella patria del Totocalcio e di 90° Minuto, dove ogni giorno milioni di tifosi e appassionati organizzano discussioni interminabili su chi doveva scendere in campo nell’ultima partita e su come si è comportato l’arbitro, il paragone con quanto succede fuori dai confini nazionali ha sempre stimolato il dibattito interno alle redazioni, ai bar e ai circoli di tutta Italia.

E così, in questi giorni, il copione si sta ripetendo anche per quanto riguarda un argomento di strettissima attualità, ossia l’assegnazione dei diritti televisivi per la messa in onda dei match del nostro campionato. Difatti, nella serata di lunedì 23 ottobre, la Lega di Serie A ha raggiunto l’accordo con le due piattaforme che hanno monopolizzato il mercato negli ultimi anni (ossia Sky e DAZN) per quanto riguarda il quinquennio compreso tra il 2024 e il 2029.

Davvero in Italia gli abbonamenti per guardare il calcio in Tv sono più costosi che all’estero?

Il clima tra presidenti e dirigenti dei 20 club del massimo campionato non era proprio idilliaco: tra le minacce di Aurelio De Laurentiis di fare saltare il banco e le rassicurazioni sugli introiti di Luigi De Siervo (amministratore delegato della Lega), si è arrivati ad un accordo con le due emittenti, che verseranno nelle casse delle squadre oltre 900 milioni di euro (con grande potenziale di crescita, come vi spieghiamo in questo articolo).

Dal punto di vista dello spettatore, queste dinamiche risultano del tutto secondarie. Non vi saranno ripercussioni sul prezzo degli abbonamenti alle piattaforme, questo è ciò che conta nell’ottica di tifosi e appassionati che vogliono ammirare i propri beniamini comodamente seduti sul divano: DAZN non ha alzato il costo delle fatture – come vi abbiamo spiegato in questa disamina – e anche Sky può dirsi soddisfatta, visto che aumenteranno i big match visibili in diretta per gli abbonati durante ogni weekend (con la possibilità di risparmiare scegliendo di affiliarsi alla piattaforma web NOT TV).

Quanto costa guardare il calcio in Tv in Francia, Germania, Spagna e Inghilterra

Ma come funziona all’estero il circo dei diritti televisivi? Partiamo dalla Francia, dove chi ama il calcio deve avere un abbonamento ad Amazon Prime Video (che in Italia detiene l’esclusiva di una delle partite del mercoledì di UEFA Champions League): oltralpe l’abbonamento per 8 partite su 10 costa 14,99 euro al mese, oppure 99 euro in rata unica annuale, mentre gli altri due match di Ligue 1 li trasmette il canale satellitare Canal+ (che costa 25,99 euro al mese).

In Spagna invece le cose si complicano, perché gli attori in gioco sono 3 (ossia DAZN, l’agenzia Movistar e la compagnia di telecomunicazioni Orange) e i loro pacchetti di abbonamento per la visione de La Liga combinano la messa in onda delle partite con i servizi per la telefonia, la fibra mobile e la rete wifi (con prezzi che variano da un minimo di 14 euro fino ad un massimo di 105 euro al mese). In Germania invece il copione è molto simile al nostro, anche se c’è un maggior bilanciamento tra le partite trasmesse da Sky (200 in un anno) e quelle assegnate a DAZN (le rimanenti 106, con prezzi che cambiano da regione a regione).

Infine passiamo in rassegna la patria del football, ossia l’Inghilterra, dove la voce grossa continua a farla Sky (in partnership con NOW Tv), che da oltre 20 anni si pone come partner di maggioranza per l’assegnazione dei diritti: con sole 20 sterline al mese (circa 23 euro), è possibile vedere tutte le partite di Premier League. Molto più ridotta la quota di match disponibili su Amazon Prime Video (20 partite al mese per un costo di 8,99 sterline, ossia 10,34 euro) e sul canale TNT Sport (18 sterline al mese – equivalenti a 20,71 euro – per soli 50 incontri l’anno).

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