Nella 46esima settimana del 2022 sono stati riportati 851 casi di scarlattina tra i pazienti inglesi rispetto a una media di 186 casi nello stesso periodo degli anni precedenti. La nota malattia che colpisce i più piccoli, con sintomi in genere non particolarmente gravi, è particolarmente contagiosa. Nel Regno Unito sono morti almeno sei bambini, e le autorità sanitarie nazionali stanno cercando di capire perché l’infezione sta colpendo un numero di piccoli britannici quattro volte più elevato della norma.
Incidenza di infezioni gravi da streptococchi 4 volte superiore a prima del Covid
La scarlattina è causata dai batteri di streptococchi di gruppo A, che sono responsabili anche di altre infezioni respiratorie e della pelle, che si manifestano in una moltitudine di forme, dal mal di gola alla impetigine. In casi particolarmente rari il patogeno responsabile della scarlattina causa una malattia definita come infezione da streptococco di gruppo A invasiva.
Tuttavia nei pazienti inglesi sembra essere aumentata a dismisura quest’anno, rispetto allo stesso periodo degli anni prima della pandemia (quelli presi in considerazione sono quelli che vanno dal 2017 al 2019), l’incidenza di questa patologia tra i bambini al di sotto dei 10 anni.
- Nei bambini tra 1 e 4 anni si è passati da un’incidenza di 0,5 casi ogni 100 mila a una di 2,3 casi.
- Nei bambini tra 5 e 9 anni si è passati da un’incidenza di 0,3 casi ogni 100 mila a una di 1,1 casi.
Contrarre il batterio della scarlattina sta diventando dunque particolarmente pericoloso, e le autorità sanitarie inglesi stanno cercando di capire cosa possa aver causato questo aumento dell’incidenza della forma grave dell’infezione.
Attualmente non ci sono prove del fatto che alla base possa esserci la circolazione di un nuovo ceppo batterico o di una nuova variante. Gli esperti ritengono piuttosto che i numeri attuali siano dovuti a un insieme di fattori, che riguarda anche la ripresa delle attività sociali dopo i lockdown e le chiusure.
Quali sono i sintomi della scarlattina e delle infezioni da streptococco di gruppo A
Ci sono molti virus che possono causare mal di gola, febbre e tosse, e circolano in particolare in questo periodo dell’anno. In genere non è necessario, neanche per i più i piccoli assumere dei farmaci appositi. Tuttavia i bambini e i soggetti fragili sono a rischio di sviluppare infezioni batteriche in contemporanee ad altre virali, con conseguente peggioramento delle condizioni di salute.
I sintomi della scarlattina e delle infezioni da streptococchi di gruppo A sono i seguenti.
- Febbre.
- Mal di gola.
- Mal di testa.
- Problemi gastrointestinali.
- Sfoghi sulla pelle.
Quando preoccuparsi per i sintomi della scarlattina e come prevenire le infezioni
I genitori, durante i mesi freddi, ma non solo, dovrebbero monitorare attentamente i sintomi dei propri figli ammalati, contattando il proprio medico davanti agli scenari che seguono.
- Il bambino ha un improvviso peggioramento.
- Il bambino non mangia o mangia molto meno del normale.
- Il bambino ha il pannolino asciutto per oltre 12 ore o mostra segni di disidratazione.
- Il bambino sotto i 3 mesi di età ha una temperatura corporea di 38° C o superiore. Sopra i 3 mesi di età ha una temperatura corporea di 39° C.
- Il bambino sembra più caldo del solito.
- Il bambino appare molto stanco o irritabile.
Meglio chiamare subito un’ambulanza o recarsi in un pronto soccorso davanti a questi altri scenari.
- Il bambino ha difficoltà a respirare.
- Il bambino non riesce a stare in piedi ed è debole.
- Il bambino ha la pelle, la lingua o le labbra blu.
Come nel caso della maggior parte delle malattie causate da patogeni, la prima forza di prevenzione è un’adeguata igiene. Il lavaggio delle mani con sapone per almeno 20 secondi uccide la maggior parte di virus e batteri, specie se effettuato ripetutamente durante la giornata e con detergenti disinfettanti.
Nel Regno Unito è in corso un’altra particolare epidemia, quella dei piccioni zombi di cui vi abbiamo parlato qua. Da questa parte della Manica la situazione non va meglio. In Italia è aumentato considerevolmente il numero di positivi al Covid nell’ultima settimana. Qua le 6 regioni più colpite da questa nuova ondata della pandemia. A proposito: non viviamo più dentro la pandemia. Ormai gli esperti parlando della triplendemia, con 3 virus che minacciano l’Italia, come spiegato qua.