Covid, quali sono i gruppi sanguigni più a rischio: lo rivela lo studio italiano

Un gruppo sanguigno potrebbe essere il principale diffusore del contagio, mentre un altro si infetterebbe con più facilità, seguendo il modello delle compatibilità usato per le trasfusioni

Pubblicato: 20 Agosto 2021 08:45

Luca Incoronato

Giornalista

Giornalista pubblicista e copywriter, ha accumulato esperienze in TV, redazioni giornalistiche fisiche e online, così come in TV, come autore, giornalista e copywriter. È esperto in materie economiche.

Un nuovo studio condotto dall’Istituto Italiano di Tecnologia, da un’équipe del Center for Life Nano & Neuroscience guidata da Giancarlo Ruocco, ipotizza un legame tra l’infezione da Sars-Cov-2 e i gruppi sanguigni. I risultati del lavoro sono stati pubblicato sulla rivista scientifica PLoS One. Non si tratta della prima ricerca che va in questa direzione.

Già lo scorso anno gli scienziati dell’Università di Nantes, in Francia, hanno teorizzato che i virus, replicandosi all’interno del corpo dell’ospite, acquisiribbero delle molecole proprie dei globuli rossi e di altre cellule.

Con il passagio del virus a un altro individuo, il sistema immunitario reagirebbe attaccando l’intruso non compatibile e fermando l’infezione sul nascere.

Gruppi sanguigni, le compatibilità: chi può donare e chi può ricevere

Com’è noto, infatti, non tutti i gruppi sanguigni sono compatibili tra loro. Questo avviene a causa della presenza di diversi antigeni che scatenano la risposta immunitaria e la produzione di anticorpi nell’organismo del ricevente. La classificazione dei gruppi sanguigni avviene in base agli antigeni presenti nei globuli rossi e agli anticorpi presenti nel siero.

Per questo il sangue del gruppo 0 può essere donato a persone con qualsiasi altro gruppo. Chi appartiene al gruppo sanguigno AB può invece ricevere sangue di qualsiasi tipo.

Il modello teorico degli scienziati dell’IIT ha mostrato che l’infezione da Sars-Cov-2 potrebbe seguire lo stesso schema delle compatibilità di sangue che viene utilizzato per le trasfusioni.

Covid, quali sono i gruppi sanguigni a rischio: AB si infetta di più, 0 contagia di più

Gli individui appartenenti al gruppo sanguigno AB potrebbero dunque essere infettati da chiunque e infettare solo gli altri AB, mentre quelli del gruppo 0 sarebbero i principali vettori di contagio, riuscendo a infettare chiunque e ammalarsi meno.

A sostegno di questa ipotesi c’è anche l’alta incidenza del gruppo 0 nei territori con il maggior numero di contagi, come l’Italia e il Sud America.

Nei Paesi asiatici il virus si sarebbe diffuso in maniera meno esponenziale a causa della maggiore omogeneità dei gruppi sanguigni, che avrebbero ostacolato la sua diffusione.

Covid, quali sono i gruppi sanguigni a rischio: perché è importante saperlo

Gli scienziati sono arrivati a questa conclusione analizzando un’enorme mole di dati pubblici sulla distribuzione dei gruppi sanguigni e sull’andamento dei contagi in ben 78 Paesi prima della messa in atto delle misure anti Covid.

Se i risultati dello studio dovessero essere confermati da ulteriori analisi, avremmo un’ulteriore arma contro la diffusione del coronavirus e la prevenzione delle malattie infettive di questo tipo.

I risultati dello studio che mettere in correlazione Covid e gruppo sanguigno rappresentano una base teorica per nuove sperimentazioni in vitro e dal vivo per chiarire le modalità di trasmissione del Sars-Cov-2.

Inoltre potrebbero portare a pensare a nuovi tipi di misure di contenimento in caso di focolai in aree delimitate o addirittura a innovativi sistemi di organizzazione dei turni nei posti di lavoro e di composizione delle aule scolastiche.

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