Il ministero della Salute, nella sua funzione di monitoraggio dei prodotti che mettono a rischio la salute, ha richiamato un prodotto pericoloso. Si tratta di un piatto di pasta pronto.
I rischi legati al prodotto sono alti e lo definiscono come “non idoneo al consumo”. L’avvertenza è di non consumare il patto di orecchiette per colpa di un alto rischio di presenza di corpi estranei metallici.
Richiamo per pasta surgelata: rischio fisico
Con la nota dell’31 ottobre il ministero della Salute (presente anche sull’app dedicata) ha deciso il richiamo di un prodotto potenzialmente pericoloso. Si tratta di una pasta surgelata.
Il prodotto è del marchio “Italiamo“. Il nome di denominazione di vendita è Orecchiette alle Cime di Rapa. Il produttore è Industrie Rolli Alimentari s.p.a, l’indirizzo dello stabilimento è: via via Corradino D’Ascanio, 2, I-65020 Alanno (PE). Per identificare al meglio la confezione sotto richiamo si può controllare il numero del lotto accusato:
- LG271A
A far scattare l’allarme è la possibile presenza di corpi estranei metallici. Il richiamo, previsto dalla data 31 ottobre 2024 in merito al prodotto con data di scadenza 03/2026, ha un’avvertenza. Nella nota si legge: “Prodotto non idoneo al consumo. Si invitano i consumatori a non consumarlo e a riportarlo al punto vendita per il rimborso”.
Altri dettagli per riconoscere il lotto incriminato: la confezione
Per capire al meglio qual è la confezione incriminata da parte del ministero della Salute, sul quale pende il richiamo alimentare, ecco altri dettagli di riconoscimento:
- la confezione è blu con un piatto di orecchiette alle cime di rapa sopra;
- il nome del marchio “Italiamo”;
- sulla confezione si legge la scritta: “Orecchiette alle Cime di Rapa” e “Pronte in 7-8 minuti in padella”;
- la grammatura della vaschetta è da 500 g;
- è venduto nella catena di supermercati Lidl.
Quali sono i rischi di ingerire corpi metallici?
La possibile presenza di frammenti metallici negli alimenti rappresenta un rischio serio per la salute dei consumatori. Ingerire corpi estranei di questo tipo può causare danni che dipendono dalla grandezza e dalla forma del frammento, dal tipo di metallo e dalla sua eventuale tossicità. Tra i principali pericoli, vi sono i danni fisici all’apparato gastrointestinale, poiché i frammenti metallici possono causare lacerazioni, perforazioni o blocchi all’interno del tratto digestivo, portando a infiammazioni locali, infezioni e, in casi più gravi, richiedendo interventi chirurgici per rimuovere il corpo estraneo o trattare le lesioni.
Un altro rischio è legato alla possibilità di infezioni, soprattutto se il frammento rimane nell’organismo per un certo periodo prima di essere rilevato. Inoltre, alcuni tipi di metallo, come piombo o mercurio (comune nelle scatolette di tonno), risultano tossici per il corpo e possono causare effetti negativi anche a basse dosi, con potenziali danni neurologici, renali e al fegato o con l’aumento del rischio di sviluppare malattie croniche nel tempo.
Inoltre, l’ingestione di frammenti metallici può scatenare reazioni allergiche in individui particolarmente sensibili, causando eruzioni cutanee, gonfiori e, in casi estremi, difficoltà respiratorie. Anche l’aspetto psicologico gioca un ruolo importante: la consapevolezza di aver ingerito un corpo estraneo può generare stress e ansia, con possibili effetti sul benessere psicologico e sulla fiducia nel marchio o nel prodotto.