A un mese e mezzo delle elezioni gli equilibri e le preferenze degli italiani sui partiti al governo sono – ancora una volta – cambiati: l’ultimo sondaggio politico ci restituisce un quadro che vede salire alcuni e scendere altri.
Cosa pensano gli italiani del governo Meloni
L’ultima rivelazione di SWG – società che realizza ricerche di mercato, di opinione, istituzionali e studi di settore – vede ancora il partito di Giorgia Meloni in testa nei sondaggi politici. Del perché gli elettori che l’hanno votata probabilmente si rivedono e appoggiano il suo operato ve ne abbiamo parlato qui, ora parliamo di numeri.
Secondo gli ultimi orientamenti di voto, rilevati da Swg e resi noti durante il Tg La7 lunedì 7 novembre, Fratelli d’Italia è passato da una stima pari al 29,1 in data 31 ottobre 2022 al 29,4% in data 7 novembre 2022, registrando di fatto un trend in aumento delle preferenze di +0,3%.
Scendono invece i suoi alleati, nello stesso periodo:
- la Lega di Salvini è passata dal 7,9% al 7,7%;
- Forza Italia di Berlusconi invece dal 6,5% al 6,3%.
Entrambi i partiti, quindi, hanno visto le preferenze scendere dello 0,2% in una settimana circa.
Il sorpasso del Movimento Cinque Stelle, Pd in caduta
Continua a perdere consensi anche il Partito Democratico. Secondo i dati resi noti, nei sondaggi politici i dem perdono infatti terreno, passando dal 16,3% del 31 ottobre 2022 al 16% del 7 novembre 2022. In otto giorni le preferenze degli elettori sono cambiati, facendo registrare un -0,3% al partito di Letta.
Scende anche il Terzo Polo di Matteo Renzi e Carlo Calenda, nonostante l’esposizione e la chiara presa di posizione nell’appoggiare la candidatura di Letizia Moratti. Azione – Italia Viva registra un -0,2%, passando dall’8,6% all’8,4%.
Segue il partito di Giorgia Meloni, anche se con percentuali minori (ma comunque in ripresa) il Movimento Cinque Stelle. Negli ultimi otto giorni – che vanno sempre dall’ultimo sondaggio politico del 31 ottobre a quello del 7 novembre – i pentastellati guidati da Giuseppe Conte sono passati da una stima delle preferenze degli italiani pari al 16,3% al 16,8% (+0,5%). Rispetto ai risultati delle elezioni, che aveva visto il PD primeggiare sui Cinquestelle, adesso la situazione è cambiata.
Nel frattempo ci sono stati i tanti proclami di Fratelli d’Italia sulla riforma del Reddito di cittadinanza, sussidio su cui il M5S è intransigente nella difesa. Maurizio Leo ha però già annunciato un taglio di oltre un miliardo alla misura, mossa questa che dovrebbe far recuperare al governo parte delle risorse necessarie a contrastare il fenomeno del caro bollette.
Possibile che questo braccio di ferro, ancora una volta come era già successo in campagna elettorale, abbia influito sull’andamento dei sondaggi? Certo è che, adesso, questi numeri hanno sicuramente meno peso rispetto al periodo pre elezioni. Dopo il 25 settembre le cose sono cambiate, gli equilibri definiti, ma le alleanze restano ancora decisive e il continuo declino dei partiti di destra alleati di Meloni potrebbe aprire la strada alla prima spaccatura di Governo. I nodi da sciogliere e le crisi dietro l’angolo sono in agguato e non sarebbe la prima volta – dall’inizio della legislatura – in cui la maggioranza rischia di sgretolarsi.