Sono passati sette mesi dal giuramento al Quirinale dell’esecutivo Meloni, sette mesi di lavoro al Governo per la presidente del Consiglio che col suo partito può festeggiare ancora importanti traguardi anche dopo le elezioni. Una Giorgia Meloni che però non è mai soddisfatta e vuole di più, vuole migliorarsi e migliorare il Paese per lasciare la sua impronta nella storia come prima premier donna. Ma nell’aria c’è la volontà di “cambiare” lavoro?
Giorgia Meloni sbarca su LinkedIn
Da alcune settimane, infatti, la presidente del Consiglio Giorgia Meloni è sbarcata su LinkedIn, la piattaforma social utilizzata dai professionisti per diffondere contenuti relativi al mercato del lavoro. Chi sta su LinkedIn, di solito, sono i recruiter delle aziende e lavoratori a caccia di un impiego che utilizzano il social per mettersi in mostra.
E Giorgia Meloni? Attenzione, la premier non è alla ricerca di una avventura, un piano B nel caso in cui fallisse il mandato a palazzo Chigi, ma è sbarcata sul social dove c’è una fitta presenza del suo gruppo.
Visitando il profilo della leader di Fratelli d’Italia infatti, si può leggere, oltre alla carica di premier, che da nove anni è presidente di FdI, da quasi tre del partito dei conservatori e riformisti europei, da 17 addirittura deputato. Ma anche esperienze del passato, come i tre anni da presidente di Giovane Italia e gli altrettanti passati come ministro della gioventù, mentre il lavoro più vecchio è quello dal 1998 al 2002 come consigliere provinciale a Roma.
Sul profilo della presidente del Consiglio sono poi condivise pubblicazioni e aggiornamenti sul lavoro di Giorgia Meloni, come la recente commemorazione per la strage di Capaci e la visita in Emilia-Romagna nelle zone profondamente colpite dall’alluvione.
I politici presenti su LinkedIn
Una scelta, quella di Meloni, di posizionarsi nel social cercando forse di aprire la strada a tanti altri politici italiani. Infatti, al momento, sono davvero pochi quelli presenti sul LinkedIn.
Guardando al Parlamento, infatti, solo 207 su 606 sono presenti, meno della metà del totale. Secondo un’indagine realizzata da iCorporate sull’attuale legislatura a esser presenti sul social network sono 191 deputati su 404, ovvero il 14%, e 79 senatori su 206, il 38%.
Tra i partiti presenti in Parlamento, è Fratelli d’Italia ad avere il numero più alto di deputati e senatori presenti su LinkedIn, ovvero 83, seguito poi dal Movimento 5 Stelle con 43 e la Lega con 42.
Ma nonostante FdI sia il gruppo più numeroso sul social media, 4 dei 10 parlamentari più seguiti sono del Partito democratico: in testa c’è l’ex segretario Dem Enrico Letta, forte di oltre 87mila follower, seguito dall’ex sindaca di Torino Chiara Appendino del Movimento 5 Stelle, e poi il dimissionario Carlo Cottarelli.
Ma dall’analisi emerge come solo 78 parlamentari utilizzano LinkedIn in maniera continuativa, ovvero 55 deputati e 23 senatori. I più attivi sono Antonio De Poli di Noi Moderati con 574 post all’attivo, Erica Mazzetti di Forza Italia con 293 contenuti e Luigi Marattin di Azione/Italia Viva con 218 post.
Oltre a Meloni, va sottolineato, solo Giuseppe Conte del Movimento 5 Stelle, Matteo Renzi, Emma Bonino ed Elly Schlein sono presenti sul social. Mentre Meloni e Conte sono però attivi, gli altri citati sono presenti su LinkedIn, ma in maniera passiva.