Caso Alessandra Todde in Giunta, ipotesi nuove elezioni in Sardegna

La Giunta dovrà decidere in merito alla decadenza della presidente Alessandra Todde. La situazione è complessa e il rischio di nuove elezioni è dietro l'angolo

Pubblicato: 15 Gennaio 2025 08:17

Giorgia Bonamoneta

Giornalista

Nata ad Anzio, dopo la laurea in Editoria e Scrittura e un periodo in Belgio, ha iniziato a scrivere di attualità, geopolitica, lavoro e giovani.

Il caso Todde arriva in Giunta. Si tratta di una tappa fondamentale, ma anche piuttosto lunga. Giuseppe Frau, presidente della Giunta, ha già confermato che si prenderanno tutti i 90 giorni di tempo concessi per legge per decidere in merito alla decadenza della presidente della Regione.

Si tratta della conferma che sarà un caso lungo e complesso, ma soprattutto che porta a riflettere sulla legge elettorale a elezione diretta del presidente della Regione. Questo ruolo non può essere sostituito senza elezioni e anche la Giunta dovrebbe dimettersi, insieme al Consiglio regionale. Una catena di eventi che, a loro volta, sono in stallo fino all’espressione della decisione. Todde si è così detta “legittimata ad andare avanti” e ha il tempo per farlo, tra un ricorso e l’altro.

Come si è arrivati al caso di decadenza per Todde

Ripassiamo cosa è successo in Sardegna da inizio anno. Il caso è scoppiato quando il Collegio di garanzia ha imputato ad Alessandra Todde irregolarità nella rendicontazione delle spese per la campagna elettorale e violazioni delle norme sempre in fatto di rendiconto delle spese elettorali.

Il Collegio, composto da quattro magistrati, due commercialisti e un docente, ha così deciso per:

Inoltre, vista la ritrattazione di Todde — che in un primo momento aveva dichiarato circa 90mila euro di spesa, per poi sconfessare quanto detto e confermare l’uso di mezzi di propaganda del solo partito — gli atti sono stati trasmessi alla Procura.

Il Collegio si appella alla legge, che prevede la decadenza in due casi:

Il rendiconto, inoltre, doveva essere confermato dalla figura del mandatario, ma questa non è mai stata assegnata.

La Giunta ha 90 giorni di tempo per decidere

Le basi per il caso ci sono, ma è chiaro che il Collegio di Garanzia non possa decidere da solo per la decadenza. La parola passa quindi al Collegio regionale, di cui Todde è consigliera, e al vaglio della Giunta per le elezioni (organo del Consiglio regionale competente in materia). Sarà quest’ultima, in seguito alla decisione di accettazione o respingimento della decadenza, a riferire al consiglio (entro 90 giorni) quanto stabilito. Poi il consiglio si pronuncerà.

Ci sono da fare diverse valutazioni e non sarà semplice, a partire dalla “gravità” dei fatti. Sono abbastanza per esprimere la decadenza di Alessandra Todde? Secondo la legge sì, ma essa permette anche i passaggi sopra descritti e quindi una serie di paletti per arginare l’ordinanza stessa.

Secondo l’avvocato penalista Adriano Sollai, indipendentista e promotore del ricorso contro la legge elettorale sarda, Todde non può impugnare direttamente il provvedimento del Collegio, ma solo l’ingiunzione di pagamento. La dichiarazione di decadenza passa invece al Consiglio regionale, che potrebbe non accettarla. Sollai ricorda che in questo caso gli elettori potrebbero promuovere un’azione popolare diretta davanti al giudice.

Si attende nella giornata del 15 gennaio il primo passaggio in Giunta, che potrebbe portare a un’attesa senza svolte per i prossimi 90 giorni.

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