Non tutti i pensionati potranno riscuotere il proprio assegno a dicembre: alcuni accrediti – anche quest’anno – saranno rimandati a gennaio (dopo le feste). Non si tratta di una disposizione nuova o di un provvedimento che ha a che fare con la situazione di emergenza che stiamo vivendo. Semplicemente, il pagamento in anticipo a dicembre delle pensione di gennaio non interesserà tutti.
Ma vediamo, nel dettaglio, quali versamenti saltano e quali invece no.
Pensioni, quali i pagamenti che verranno anticipati a dicembre
Nel mese di dicembre, nel rispetto delle disposizioni anti contagio, potranno ritirare l’assegno relativo alla pensione di gennaio (in anticipo) coloro che riscuotono presso Poste Italiane SpA.
Sulla base dell’ordinanza n. 816 della Presidenza del Consiglio dei Ministri, anche per questo mese è prevista l’anticipazione del pagamento che, rispetto alle normali scadenze, sarà distribuito su più giorni. In particolare, come comunicato dall’Inps, il versamento presso Poste verrà effettuato dal 27 al 31 dicembre 2021.
Nel caso di riscossione allo sportello, Poste Italiane – per evitare assembramenti – ha scaglionato le presenze dei pensionati in base alle iniziali del cognome del titolare della prestazione, secondo il seguente calendario:
- A-C: 27 dicembre, lunedì;
- D-G: 28 dicembre, martedì;
- H-M: 29 dicembre, mercoledì;
- N-R: 30 dicembre, giovedì;
- S-Z: 31 dicembre, venerdì (mattina).
Trattandosi esclusivamente di un’anticipazione del pagamento, il diritto al rateo di pensione si matura comunque, per gennaio, il secondo giorno bancabile del mese.
Pensioni, quali pagamenti vengono rimandati a gennaio
Dovranno attendere la fine delle feste, invece, i pensionati che riscuotono gli assegni mensili in banca. Il pagamento anticipato, infatti, coinvolgerà soltanto chi non possiede un conto corrente postale o bancario e ritira la pensione direttamente in contanti in Posta.
Per tutti i correntisti, ovvero quelli che si fanno accreditare la propria pensione sul conto corrente, i pagamenti sono rimandati al 4 gennaio.
Questo perché, come ha specificato l’Inps a seguito di numerose richieste di chiarimento arrivate dagli utenti, per disposizioni normative (art. 1, comma 184, della legge 27 dicembre 2017, n. 205), solo nel mese di gennaio di ogni anno, e non solo per il 2021, i pagamenti delle pensioni avvengono nel secondo giorno bancabile del mese, mentre negli altri 11 mesi nel primo giorno bancabile di ciascun mese.
Quest’anno, ricordiamo, il secondo giorno bancabile del mese di gennaio cade il martedì 4. È importante però notare che il pagamento delle pensioni avverrà con valuta al 4 gennaio, sia per i pagamenti accreditati presso Poste Italiane che per quelli effettuati presso gli istituti di credito. Questo significa che i beneficiari delle pensioni potranno usufruire dei fondi già da quel giorno, indipendentemente dal giorno effettivo in cui cade il secondo giorno bancabile del mese. Tale pratica mira a garantire un tempestivo accesso ai fondi e a facilitare il regolare svolgimento delle operazioni finanziarie da parte dei pensionati.
Alcuni, poi, nonostante l’attesa, potrebbero comunque vedere il proprio importo crescere. L’Inps ha infatti comunicato che la percentuale di variazione per il calcolo della perequazione delle pensioni per il 2021 è stata stabilita al +1,7% a partire dal 1° gennaio 2022. Questo valore, tuttavia, sarà soggetto a eventuale conguaglio durante il successivo processo di perequazione per l’anno seguente.