Pensioni, aumenti in arrivo a marzo: le novità Inps

Nuova circolare Inps sui criteri e le modalità applicative della rivalutazione delle pensioni di importo superiore a quattro volte il trattamento minimo

Federica Petrucci

Editor esperta di economia e attualità

Laureata in Scienze Politiche presso l'Università di Palermo e Consulente del Lavoro abilitato.

Pensioni, aumenti in arrivo a marzo 2023. Con la circolare n. 20 del 10 febbraio 2023, l’Inps ha pubblicato nuove istruzioni – a integrazione delle informazioni già contenute nella circolare n. 135 del 22 dicembre 2022 – illustrando i criteri e le modalità applicative della rivalutazione delle pensioni di importo superiore a quattro volte il trattamento minimo introdotta dalla legge di bilancio 2023, e quindi valida da quest’anno.

Niente di nuovo, la perequazione delle pensioni e le attività a essa correlate vengono effettuate e concluse prima della fine di ciascun anno, per consentire ai beneficiari degli assegni di riscuotere, all’inizio dell’anno successivo, gli importi rivalutati nella misura prevista dalla legge.

Le pensioni interessate dalla rivalutazione

A seguito dell’approvazione del bilancio di previsione dello Stato per l’anno finanziario 2023, nella precedente (e già citata sopra) circolare di dicembre, sono stati esplicati interventi volti a rimodulare le modalità di attribuzione della rivalutazione per le fasce di importo dei trattamenti pensionistici superiori a quattro volte il trattamento minimo. Pertanto, al fine di evitare la corresponsione di somme potenzialmente indebite, la rivalutazione è stata attribuita ai soli beneficiari il cui importo cumulato di pensione non fosse superiore 2.101,52 euro.

Successivamente, sono stati rivalutati anche i trattamenti pensionistici cumulati superiori al predetto limite e la rivalutazione è stata riconosciuta:

Per le pensioni in totalizzazione e cumulo, la perequazione viene ripartita sulle singole quote nella misura percentuale di apporto di ciascuna quota all’intera pensione.

Come cambiano gli importi delle pensioni

Quindi, fatte le premesse di cui sopra, come cambieranno gli importi delle pensioni? La percentuale, come già detto, dipende dall’importo iniziale. Per cui:

Il pagamento nell’importo della pensione rivalutata sarà riconosciuto a partire dal mese di marzo 2023 (qui qualche informazione in più sui prossimi pagamenti), unitamente agli arretrati delle mensilità di gennaio e febbraio 2023 .

Gli assegni pensionistici esclusi

Per la determinazione dell’importo complessivo da prendere a base della perequazione, vengono considerate “le prestazioni memorizzate nel Casellario centrale delle pensioni, erogate da Enti diversi dall’Inps e per le quali è indicata l’assoggettabilità al regime della perequazione cumulata, e le prestazioni erogate dall’Istituto”, a esclusione delle seguenti:

Per i trattamenti degli Enti diversi dall’Inps, l’informazione relativa al cumulo della pensione ai fini della perequazione viene memorizzata nel Casellario centrale delle pensioni, nel campo “GP1AV35N” di ciascuna prestazione e assume valore 2 (SI PEREQUAZIONE) ovvero 1 (NO PEREQUAZIONE).

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