Pensioni, contributi prescritti per i dipendenti del settore privato

I chiarimenti sul regime transitorio in un documento dell'Inps

Pubblicato: 18 Febbraio 2020 09:47

QuiFinanza

Redazione

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Lo scorso 31 dicembre è scaduto il termine per regolarizzare la contribuzione omessa da parte dei datori di lavoro del settore privato che versano i contributi per i propri dipendenti presso una delle (ex) gestioni previdenziali INPDAP.

Dal primo gennaio 2020, i periodi di contribuzione caduti in prescrizione e relativi a prestazioni di lavoro nel settore privato non possono più essere regolarizzati. Pertanto, per renderli eventualmente utili in casse pensionistiche ex INPDAP (CTPS, CPDEL, CPI, CPS e CPUG), è necessario costituire una rendita vitalizia, versando il relativo onere economico.

La circolare

Lo ricorda l’INPS con Circolare n.25/2020 (prescrizione dei contributi pensionistici dovuti alla Gestione dipendenti pubblici), con cui si forniscono chiarimenti in materia di valorizzazione dei periodi relativi alla contribuzione prescritta e si forniscono le modalità di applicazione della rendita vitalizia di cui all’articolo 13 della legge 12 agosto 1962, n. 1338.

Per ottenere la rendita, si dovrà provare l’esistenza del rapporto di lavoro stesso, la sua durata e la continuità della prestazione (si veda la Circolare INPS 78/2019).

La domanda

La domanda si presenta direttamente, da parte del lavoratore o del datore di lavoro che ha omesso il versamento. I periodi o le differenze retributive così valorizzati saranno utili sia ai fini del diritto alla prestazione sia ai fini della misura.

Se la domanda è presentata dal lavoratore, la procedura è esclusivamente telematica:

In attesa della nuova procedura telematica, invece, il datore di lavoro presenta domanda utilizzando il modulo AP81, reperibile al seguente percorso: “Prestazioni e Servizi” > “Tutti i moduli” > “Assicurato/Pensionato”.

Contributi omessi nella Pa

Nel settore pubblico, invece, ricordiamo che è stata stabilita una proroga fino al 2022 per le pubbliche amministrazioni, che potranno quindi regolarizzare i versamenti omessi entro quella data per i periodi retributivi fino al 2015 di pertinenza di tutte le casse pensionistiche ex INPDAP, inclusa la CPI, compresi i contributi dovuti per le prestazioni di fine servizio.

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